Sito denuclearizzato

lunedì 7 agosto 2017

My personal Zebra




Padova, Via Tibuno - 06/08/2017

mercoledì 2 agosto 2017

An IKEA-Bomb Chamaleon

 Before...

... and after the Cure...

venerdì 16 dicembre 2016

Fedeli: Ministro senza laurea

Il nuovo esecutivo è in carica da nemmeno una settimana e già si scopre che la Fedeli, Ministro dell'Istruzione, avrebbe mentito sul curriculum e non sarebbe laureata.
Secondo me questo apre due temi.
Il primo di opportunità: ha senso nominare a Ministro dell'Istruzione una persona priva di laurea? Me lo chiedo non tanto per il titolo di studio (sono il primo a sostenere che "il titolo non fa il monaco"), quanto per le migliaia di precari (e non solo insegnanti), che si sono fatti un mazzo quadro fra studi, corsi, esami e concorsi vari: ecco, trovo sia una mancanza di rispetto nei loro confronti!
Il secondo tema che si apre è la qualità della nostra classe dirigente (in ogni settore, non solo governativo). Nei Paesi anglosassoni alcuni ruoli professionali sono accessibili solo a fronte di un titolo di studio e (aggiungo) di una dimostrata esperienza. In Italia purtroppo questo non accade e così, per fare alcuni esempi, ci sono schiere di architetti che si vedono soffiare la professione dai geometri ed eserciti di ingegneri surclassati dai periti. Non voglio togliere nulla a queste figure professionali, ma ruoli come il capo commessa (o Project Manager) o addirittura del Responsabile Produzione o Amministratore Delegato sono spesso occupati da persone, che non hanno fatto un percorso di studi adeguato: questo non significa, evidentemente, che non ci siano in Italia migliaia di persone preparate e di grande esperienza, però apre una criticità (un'altra!!!) nel sistema Universitario e meritocratico italiano.

lunedì 26 settembre 2016

Referendum in Canton Tcino: le Regole dell'Europa devono cambiare!

Il Canton Ticino, per la seconda negli ultimi due anni, ha approvato a maggioranza un referendum promosso dalla destra populista, con cui si chideva una maggior regolamentazione dei lavoratori stranieri (italiani transfrontalieri) a favore dei lavoratori svizzeri. In altre parole prima gli svizzeri, poi gli altri... a parità di curriculum... e questo come modifica alla costituzione.
Ebbene, nonostante il voto popolare si sia espresso per la seconda volta in tal senso (lo ripeto), dato che il 9 Febbraio 2014 un analogo referendum chiedeva un tetto al numero di lavoratori stranieri (italiani), il Governo ticinese ha messo le mani avanti, dichiarando che purtroppo l'esito del referendum e le conseguenze del voto dovranno essere letti dal Governo centrale di Berna in chiave europea, verificando cosa si possa o non si possa fare per non ledere qualche trattato internazionale o accordo comunitario.
Mi spiace signori ma questo non è il modo giusto di procedere, e lo dico da cittadino europeista convinto. Da almeno un decennio assistiamo a una perdita di credibilità delle istituzioni europee, cui l'immigrazione ha dato una sonora ulteriore batosta. Da tutte le parti si moltiplicano le destre populiste e nazionaliste, con i loro muri e fili spinati. Ogni giorno ci diciamo che serve più umanità in questa nostra Europa, e la miglior risposta che sappiamo dare a un voto popolare è "Grazie per aver partecipato, ma tanto non cambierà nulla perchè Bruxelles non lo permetterà"? Ma stiamo scherzando? Per quanto populista possa essere il quesito, per quanto di destra, per quanto sgradito, il Parlamento Europeo ha il dovere di ascoltarlo e di rispondere politicamente, non con stupide regole che non fanno altro che esasperare gli animi.
Questo per lo meno quello che penso.
Saluti

Referendum in Canton Tcino: le Regole dell'Europa devono cambiare!

Il Canton Ticino, per la seconda volta quest'anno, ha approvato a maggioranza un referendum promosso dalla destra populista, con cui si chideva una maggior regolamentazione dei lavoratori stranieri (italiani transfrontalieri) a favore dei lavoratori svizzeri. In altre parole prima gli svizzeri, poi gli altri... a parità di curriculum.
Ebbene, nonostante il voto popolare si sia espresso per la seconda volta in tal senso (lo ripeto), dato che a Maggio un analogo referendum chiedeva un tetto al numero di lavoratori stranieri (italiani), il Governo ticinese ha messo le mani avanti, dichiarando che purtroppo l'esito del referendum e le conseguenze del voto dovranno essere letti dal Governo centrale di Berna in chiave europea, verificando cosa si possa o non si possa fare per non ledere qualche trattato internazionale o accordo comunitario.
Mi spiace signori ma questo non è il modo giusto di procedere, e lo dico da cittadino europeista convinto. Da almeno un decennio assistiamo a una perdita di credibilità delle istituzioni europee, cui l'immigrazione ha dato una sonora ulteriore batosta. Da tutte le parti si moltiplicano le destre populiste e nazionaliste, con i loro muri e fili spinati. Ogni giorno ci diciamo che serve più umanità in questa nostra Europa, e la miglior risposta che sappiamo dare a un voto popolare è "Grazie per aver partecipato, ma tanto non cambierà nulla perchè Bruxelles non lo permetterà"? Ma stiamo scherzando? Per quanto populista possa essere il quesito, per quanto di destra, per quanto sgradito, il Parlamento Europeo ha il dovere di ascoltarlo e di rispondere politicamente, non con stupide regole che non fanno altro che esasperare gli animi.
Questo per lo meno quello che penso.
Saluti

venerdì 1 luglio 2016

Il M5S impara in fretta

Il Movimento 5 Stelle sta imparando in fretta l'ars politica e nonostate i procalmi di "duri e puri", in realtà da qualche tempo si stanno comportando in maniera non esattamente coerente. Innanzitutto sull'Italiacum, che il PD ha deciso (tardivamente?) di riportare alla Camera. Di Battista & Co. si erano detti prontissimi a modificare la legge, tanto a loro non interessano le poltrone ma il popolo italiano. Eppure, adesso che c'è la possibilità di introdurre qualche modifica, si tirano indietro sostenendo che "la modifica della legge elettorale non è una priorità". I sondaggi però li danno fortemente in testa e forse le vittorie alle comunali li hanno gasati al punto da far loro (casualmente) cambiare idea?
E poi la Raggi, che poverina adesso si trova con la gabola di dover governare Roma: beh, hai voluto la bicicletta? Ebbene, tuttavia nella formazione della giunta arrivano le "nomine". La Lombardi spinge per De Vito mentre Di Maio ha ottenuto un posto per Laura Baldassarre. Certo, casualità, ne sono sicuro, anzi peggio: stampa collusa e complottista, come sempre... sarà, ma a me sembra che il M5S abbia imparato molto bene le regole di quel gioco che hanno sempre detto di voler giocare da outsider: la Politica.

mercoledì 9 marzo 2016

PD Napoli: Compravendita voti alle Primarie

A essere onesto sono un po' stanco degli atteggiamenti qualunquisti e politicanti. Il tema del momento sono le primarie del PD, in testa Napoli dove c'è stata (stando ai video) una compravendita di voti verso la canditata Valeria Valente. Posto che sono un difensore delle primarie, ma non certo di come vengono gestite, mi sembrerebbe decoroso fare alcune considerazioni per lo meno da parte di giornalisti e politici.
In primis trovo essenziale fare una verifica e appurare se davvero ci sono state irregolarità di questo tipo. Un grande partito nazionale non dovrebbe mai temere la verifica e il confronto, e atteggiamenti arroganti e spocchiosi (come quelli della direzione nazionale), che sembrano sottintendere "indipendentemente dagli esiti delle indagini, i risultati delle primarie non si toccano" mi sembrano sciocchi.
In secondo luogo starei molto attento ad additare tutto il PD come marcio e colluso, a fronte di alcuni episodi isolati. Il M5S non mi pare esente da errore nè, tantomeno, può permettersi la destra berlusconiana di fare la morale a chicchessia. 
Detto questo, ritengo che le primarie (come correttamente ho sentito da Cacciari e altri) aprono di per sè un problema, ovvero la selezione della classe di dirigente di un partito. Renzi avrà anche tanti meriti, ma uno dei suoi demeriti è certamente quello di aver impostato il partito in maniera personalistica, stile Berlusconi per intendersi. Questo mi pare vada a discapito di una classe dirigente formata e consapevole (altro tema è "l'allineamento al Partito"): quando sento parlare in televisione gli esponenti PD ascolto dei comunicati e non delle interviste o dei pensieri. Ahimè va detto che è un problema generale dato che il M5S non è molto diverso nè tantomeno lo è il Centro Destra.
Ad ogni modo, tornando al tema delle Primarie, credo rappresentito un momento di democrazia partecipativa fondamentale e personalmente sono uno di quelli che spendono volentieri un paio di euro per poter dire la propria. Alcune mele marce non possono inquinare tutto il raccolto ma vanno in ogni caso individuate ed eliminate. Purtroppo al giorno d'oggi la tendenza è quella di gettare la spugna alle prime avvisaglie di problema, senza assumersi le resposanbilità del caso.
Saluti