Sito denuclearizzato

martedì 30 aprile 2013

Governo Letta? Ci provo ma...

Ieri la fiducia alla Camera, oggi il passaggio al Senato. Pare che la Primavera stia arrivando finalmente anche sulla scena politica italiana con Brunetta che stringe convinto la mano a Letta, il quale cala un'amichevole pacca sulla spalla ad Alfano, mentre la De Girolamo chiacchiera e scherza con Saccomanni. 
Tutti sembrano soddisfatti, e probabilmente ne hanno ragione. Le larghe intese sono una realtà, senza stare a scomodare il Compromesso Storico, e Berlusconi gongola ricordando a gran voce che, finalmente, le istanze del PdL sono state prese in considerazione. E proprio il Cavaliere, ricordano i suoi, è colui il quale si è speso fin dal principio per la coesione, per l'armonia universale, per seppellire le varie asce di guerra e avanti per il bene del Paese.
Ci provo, dico davvero (soprattutto da elettore del PD), a convincermi che tutto questo non sia un brutto sogno. Ma non ci riesco. Mi tappo il naso nel vedere il verme Brunetta che saltella fra i banchi del Centro Sinistra e mi viene un tuffo al cuore nel vedere Mortimer Alfano sorridere compiaciuto. Non sopporto la Gelimini (posso dirlo? o non è politically correct?), così come preferirei vedere Lupi zappar campi e Quagliariello vendere pesce. Questo è il mio sentimento. Sono forse uno che non pensa al bene del Paese? Allora mi metto nuovamente d'impegno, cerco di leggere il programma del nuovo Governo, mi dico che tutto sommato alcune personalità sono davvero un bel vedere (politicamente parlando), che forse è davvero la svolta. Ma poi mi ricordo che Enrico Letta è nipote di Gianni Letta, che la Nunzia de Girolamo (PdL) è sposata con Boccia (PD), che il vero vincitore è Berlusconi e di nuovo inciampo in quel senso di orticaria diffusa. 
Basta, mi dico, pensiamo al nostro futuro e a quello dei nostri figli, non facciamo dietrologie e guardiamo avanti. Quando però tutto sembra essersi assestato nel mio ego sinistrorso, ecco che inciampo in un fatto, o meglio in un Think Tank (come si ama chiamarli oggi) dal nome VeDrò, che è stato nominato in uno dei tanti talk show politici delle nostre prime serate. Vado sul sito e leggo con sgomento (non lo nascondo) che non solo questo "think net nato per riflettere sulle declinazioni future dell’Italia", per citare il sito internet, è stato cofondato fra gli altri da Letta e Alfano (ma non erano avversari politici?), ma nella schiera dei "volti che lo rappresentano" ci sono, fra gli altri, Nunzia de Girolamo (PdL), Francesco Boccia (PD), Giulia Bongiorno (ex AN), Mara Carfagna (PdL), Luigi De Magistris (ma che ci fa?!?), Benedetto della Vedova (ex AN), Michele Emiliano (PD), Maurizio Lupi (CL), Giovanna Melandri (PD), Filippo Patroni Griffi, Renata Polverini (PdL), Matteo Renzi (?!?), Debora Serracchiani (?!??!?!), Flavio Tosi (Lega), Adolfo Urso (PdL),  Michel Martone, Giulio Napolitano (il figlio di Giorgio). La lista completa delle personalità potete trovarla sul sito.
Ma dico io: come si fa, in Parlamento, a fare gli opposti schieramenti, se poi si portano avanti a braccetto attività "collaterali" tese a declinare il nostro futuro comune?
Devo dire che questo è stato un pugno allo stomaco, accompaganto da un montante violento quando ho letto della nascita di una Convenzione per modificare la Costituzione, e che a capo di questo organo parallelo al Parlamento (già questo risulta piuttosto inquietante), ci potrebbe proprio Berlusconi.
Come dire, mi sento spaesato.

Saluti

sabato 27 aprile 2013

Il Governo Letta

Mentre Grillo si lamenta, urla, si dimena, grida i suoi improperi, nasce il Governo Letta, composto da 21 ministri con alcuni "tecnici", nove esponenti PD, cinque esponenti PdL e due di Scelta Civica. Staremo a vedere, anche se devo dire che alcuni nomi sono davvero nuovi. Detto questo, ci tengo a ribadire il mio assoluto dissenso contro il patto scellerato PD-PdL, un accordo con coloro i quali hanno portato questo Paese allo sfascio. Certo, una buona fetta di responsabilità la possiede pure il PD, ma in questo momento si poteva essere coraggiosi, fare la differenza, sfidare sia Grillo che Berlusconi su terreni a loro sconosciuti: il senso civico e le proposte politiche. Invece ha preso il via il Governo Letta. Perchè esprimere forte un pensiero e una ideologia deve essere anti italiano? perchè dire che Brunetta ha devastato la Pubblica Amministrazione, che certo andava riformata, non è "politically correct"? perchè in questo frangente ci siamo vestiti di un abito ipocrita al solo scopo di salvare la faccia? caro PD, come ho già avuto modo di scrivere, il popolo queste cose non le capisce. Cosa volete, noi siamo gente semplice, ci si accontenta di poco come un colpetto al falso in bilancio, qualche investimento per ripartire, l'ineleggibilità di Berlusconi. Poca roba, insomma, che però avrebbe fatto la differenza e ridato un po' di fiducia a questo nostro cuore sinistrorso duramente provato dagli ultimi vent'anni e dai tanti rospi ingoiati. Invece non c'è stata nemmeno questa soddisfazione. Noi, sempre per il solito senso civico, a far patti con il Diavolo, mentre il Diavolo se la ride gongolando perchè anche questa volta ce l'ha fatta, ne è uscito vincitore, con buona pace del senso comune e dello spirito nazionale.
Come detto, tuttavia, è ancora presto per fare commenti, voglio (devo) continuare ad avere fiducia, anche se è dura. E poi, diciamoci la verità, alcuni esponenti ciellini mi lasciano molto perplesso. Lupi alle infrastrutture? si pensa di far ripartire il nostro Belpaese con gli amici degli amici? mah, staremo a vedere.

Saluti

giovedì 25 aprile 2013

25 Aprile 2013

Buon 25 Aprile a tutti, buona Festa della Liberazione, per non scordare mai cosa ci hanno procurato individualismi ed estremismi vari. Buona giornata di Festa a tutti, perchè la Memoria si coltiva anche e soprattutto all'interno della Comunità, senza distinzioni o divisioni. Infine spero che questa giornata sia un momento di unità e non, come purtroppo spesso accade, di distinzione fra chi si sente più diverso e più puro di altri.
Un abbraccio a tutti i miei nonni, chi di loro fu partigiano, chi invece costretto a combattere o subire una guerra non sua, dal fronte russo a quello africano, in nome di follie colonialiste e razziste che non dovrebbero mai più turbare i nostri sonni.

Saluti

martedì 23 aprile 2013

Per un nuovo 25 Aprile del Centro Sinistra

Beh, direi che ormai è cosa fatta. La diatriba è tutta interna e sta esplodendo, e non ci saranno Berlusconi, Grillo o altri che possano fungere da capri espiatori o da bersagli per il dissenso: si tratta di uno scontro in casa PD e questo è quanto.
L'inconsulta figuraccia, che mi sono astenuto dal commentare, per l'elezione del Presidente della Repubblica ha evidenziato tutti i limiti della calsse dirigente del Partito che, come da etichetta (e direi anche con buon gusto, anche se sempre troppo tardi), ha optato per le dimissioni. Posso essere d'accordo sul fatto che sia colpa di un insieme di cose, che certamente alcune personalità andrebbero salvate e preservate dalla valanga, e vorrei invitare anche i militanti a non farsi prendere troppo la mano dal giustizialismo interno, ciononostante un fatto è certo: il Partito va riformato, e non possono essere le Bindi, i Fioroni o i D'Alema a farlo.
Ho sentito e apprezzato le (tardive) parole di Orfini, per quanto la candidatura di Renzi mi sembri un po' un rapido colpo di spugna più per far scordare in fretta che per porre rimedio ad una situazione che si trascina almeno da vent'anni, da quando cioè il Cavaliere ci ha messi di fronte a tutte le nostre debolezze e contraddizioni sfruttandole a suo piacimento: tant'è che ancora ieri era proprio lui il vincitore dei giochi. Sono invece assolutamente d'accordo con Debora Serracchiani (finalmente una donna che riesce a emergere): non cerchiamo in tutti i modi di formare un Governo, non tentiamo di infilarci dalla porta di servizio imponendo ministri, solo perchè pensiamo di aver perso le elezioni meno degli altri. Qui vi si chiede di fermarvi, ragionare a mente fredda e fare possibilmente un passo indietro per non dare l'ennesima impressionedi essere ancorati alla poltrona o ai giochini di palazzo. La gente non ha capito gli ultimi mesi e non capirebbe questa strategia (io non la capirei), quindi non giocate con il fuoco.
Ritengo, da inguaribile ottimista, che l'attuale situazione sia un normale scivolone in un momento storico che chiama a gran voce ricambio generazionale (storicamente mai facile, tutt'altro), e ritengo anche che il PD abbia tutte le personalità (i Renzi, le Serracchiani, i Civati, gli Orfini, ma anche i Fassino, i Chiamparino, gli Epifani), per tirarsene fuori. Certo, se ne usciremo, ne usciremo con le ossa molto rotte e probabilmente regaleremo il Paese ad altri (ahimè) cinque anni di Berlusconismo, ma se non altro con la prospettiva di riformare finalmente il Partito, allontanando con la dialettica di una sano confronto politico tutti coloro che sono palle al piede o remano contro.
Vi si chiede coraggio nello sfidare Berlusconi e Grillo su temi politici, per vedere poi chi davvero è favorevole al cambiamento al di là dei proclami in piazza o in televisione; vi si chiede lo slancio, quansi adolescenziale e quindi genuino e talvolta idealista, di affrontare davvero i problemi del Paese, senza doversi far dettare l'agenda da nessuno, imponendola anzi voi, proponendo i temi e testando sul campo politico le proposte alternative alla vostra. Sono certo che questo sia l'unico modo per ridare fiducia agli elettori, speranza al Paese e forza a un partito che non è mai riuscito davvero a crescere superando le divisioni interne dettate da giochi di potere più che da ideologia politica.
Trovo quasi mistico che tutto questo accada a ridosso del 25 Aprile. Non sono uno che crede nei segni, però sarebbe bello far coincidere questa fondamentale ricorrenza con una nuova rinascita del Centro Sinistra (non solo del PD, ma anche di SEL, del movimento ecologista, di quello spirito di sinistra che farebbe tanto bene al Paese), con una forma di Resistenza politica che porti a un reale rinnovamento.
Forza.

Saluti

giovedì 18 aprile 2013

Marini?!? Ma che cavolo fate?

Il titolo del post dice tutto. Settimane a discutere sul segnale di cambiamento che bisogna dare, sul fatto che gli elettori sono stufi, che la fiducia nella classe politica è ai minimi storici e poi cosa fate? Proponete Marini a Presidente della Repubblica accordandovi con l'unica persona con cui non vi dovevate accordare: Silvio Berlusconi. Mi chiedo: Bersani, ma che cavolo fai? cosa ti passa per la testa? qui non è questione che gli elettori non capiranno, è questoine che rischiate il linciaggio. Ma ti sembra una strategia vincente, in questo momento storico, dare segnali di questo tipo alla gente? Questo non solo è un regalo a Berlusconi, ma lo è anche a Beppe Grillo e all'anti politica, te ne rendi conto, vero?!?
Mi sembra evidente che il nome su cui convergere deve essere Rodotà (spero siamo ancora in tempo). Ma non tanto per accordicchi con il M5S ma proprio per dare quel segnale che la gente attende da 50 gg. Segnale che purtroppo dal PD, nonostante le tante belle parole, ancora non arriva.
Mi auguro solo che nel segreto dell'urna ci sia un forte moto di orgoglio nazionale.

Saluti

martedì 16 aprile 2013

Caro Segretario, dalla corsa al Quirinale sganciamoci da Berlusconi

Ormai siamo agli sgoccioli per le votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica, e lo spettro dell'accordo fra PD e PdL purtroppo è tutt'altro che scacciato.
Non c'è giorno in cui, in televisione, non passino esponenti dell'uno o dell'altro partito rimpallandosi accuse e responsabilità per l'attuale crisi, ma in merito al Presidente della Repubblica si continua a cercare "un nome largamente condiviso". 
Caro Segretario Bersani, mi chiedo e Le chiedo: è davvero sicuro che il "nome largamente condiviso" sia proprio quello che gli elettori e gli italiani vogliono? 
Faccio solo due considerazioni, di cui la prima su Renzi.
Non ho votato Renzi alle primarie, e trovo che alcune sue posizioni siano fin troppo filo berlusconiane, ma ultimamente ha il pregio (forse sta già correndo per le prossime elezioni?), di dire idelle verità: Finocchiaro, Amato e Marini, per quanto nomi rispettabilissimi, non sono segnali di discontinuità, e continuare a negare l'evidenza significa da un lato dare spalla a Berlusconi (cosa che siamo bravissimi a fare da almeno 20 anni) e dall'altra rischia di traformare Renzi da risorsa per il PD in un nuovo Grillo. Glielo dico schiettamente, state dando l'immagine di un partito sempre più rigido e ingessato, lontano dalla gente e dalle reali esigenze.
La seconda considerazione è in merito al PdL. Da dopo le elezioni il Centro Destra ha assunto la posizione del partito che si rende disponibile all'accordo in nome del bene del Paese, per senso di responsabilità, per amor di Patria. Posso essere franco? mi viene il voltastomaco a sentire 'ste cose, ma ancora di più mi viene il voltastomaco nel vedere gli esponenti del PD che non rispondono a tanta ipocrisia e nefandezza intellettuale. Siamo dove siamo per colpa del PdL, questo è un fatto, e per colpa di un modello politico plasmato da Berlusconi e a cui, negli anni, alcuni esponenti del PD si sono facilmente prestati (vedi D'Alema).
Allora mi chiedo: possibile che il PD non possa fare scelte coraggiose e tagliare i ponti con certa politica e certe figure politiche? cosa ha da perdere, caro Segretario? di questo passo, alle prossime elezioni, il panorama politico da tripolare rischia di diverntare miseramente bipolare... senza il PD.

Saluti