Sito denuclearizzato

domenica 16 ottobre 2011

HANNO ROVINATO TUTTO... ANCORA!!!

Grazie, chiunque voi siate, per essere riusciti a rovinare tutto, ancora una volta. Grazie, chiunque voi siate, per essere riusciti a fare il gioco dei potenti, ancora una volta.
Grazie, chiunque voi siate, per essere riusciti a fare il gioco di quello stesso sistema che dite di voler combattere, ancora una volta.
E' da Genova 2001 che vi infiltrate laddove il Movimento è più debole e meno strutturato, e colpite usando il Movimento come una sorta di tuta di protezione. Tutti sanno chi siete, ma nessuno vuole fermarvi. Che ci sia anche una logica di utilizzo verso di voi? forse a qualcuno fa comodo che andiate in giro a spaccar vetrine, per poter delegittimare la protesta e nascondere i veri motivi? Chi si ricorda i motivi di Genova alzi la mano. Chi si ricorda a memoria l'omicidio Giuliani alzi la mano. Ecco, avete vinto di nuovo.
La cosa che lascia perplessi è che, laddove la manifestazione è forte e strutturata (sia essa organizzata dal Sindacato, da un partito o da un Social Forum, come a Firenze nel 2003), non accade nulla, perchè il virus Black Block non riesce ad infiltrarsi e a trovare terreno fertile. Laddove invece la Manifestazione è debole e forse fin troppo ideale piuttosto che pratica, ecco che trovate un'involontaria spalla, un'assenza totale di servizio d'ordine interno, e vi sfogate... lasciano che vi sfoghiate e mettiate a ferro e fuoco le nostre città.
Che tristezza, forse dovremmo essere proprio noi, i pacifici, a sentirci sotto attacco per primi e ad organizzarci con dei servizi d'ordine interni, una sorta di red (o white) block, per spezzare le gambe a questa banda di disgraziati. Violenza, ma solo in regime difensivo per le proprie idee.

Saluti

2 commenti:

Bastian Contrario ha detto...

Ottima la tua proposta di un servizio d'ordine: direi che è l'unica.
Attenzione, però, a considerare la violenza "senza se e senza ma".
Vieni a leggere il mio post di oggi.

Bastian Contrario ha detto...

ERRATA CORRIGE: condannare, non considerare