Sono rimasto amareggiato per quello che è successo, ma forse più nello scoprire (ancora) che anche i miti dello sport possono inciampare in cose terrene, che non nel rendermi conto per l'ennesima volta come, in Italia, ci sia un'evasione diffusa. Non penso però che il punto sia che Josefa Idem abbia lasciato l'incarico di Ministro della Repubblica Italiana (gesto comunque dignitosissimo) o che, come ora diranno in molti, i politici (tutti) rubano. Josefa ha evaso non da Ministro, quindi gli sciacalli dell'antipolitica, questa volta, dovrebbero stare zitti. Il punto penso invece sia se, al giorno d'oggi e dopo vent'anni di "allegria istituzionale", il passo indietro della Idem abbia ancora un senso. In questi giorni, devo essere onesto, ho seguito tutta la faccenda con un solo orecchio, ma da tutto questo che insegnamento trarrà una consistente fetta del panorama politico? Quale esempio o quale redenzioni ci aspettiamo possa portare? Ho sentito alcuni commentatori gridare a gran voce alle dimissioni come dovute, per questione di integrità, per motivi di trasparenza e corretteza. Tutte argomentazioni condivisibilie che, negli anni, mi hanno trovato sempre d'accordo. In questi giorni però, complice forse la situazione generale (che per altro dovrebbe portarci a essere ancora più convinti sostenitori di un certo tipo di politica), mi sono posto la domanda che ho riportato. Insomma, mi pare che il dubbio possa essere legittimo, no? Qualcuno è ancora disposto a dare peso alla decisione presa dalla Idem? Qualcuno valuta ancora l'integrità morale di una personalità istituzionale come un imprescindibile valore aggiunto e non come un'inutile "arrendersi e scappare"? Inutile se non addirittura stupido, non tanto per una sorta di profitto furbesco, quanto semplicemente perchè tanto fanno tutti così e, in fin dei conti, l'errore della Idem è di ben bassa caratura rispetto ad altri. Non lo so, ma probabilmente la (lunga) strada dell'educazione italiana verso un senso civico mediamente corretto e positivo passa anche e soprattutto attraverso gesti di questo tipo, che trovo però siano gocce in un mare se non seguiti da azioni ben più incisive da parte di chi le cose le può (e le deve) cambiare da dentro. Josefa poteva, e con il suo gesto ha dato l'ultimo insegnamento istituzionale, ora tocca agli altri.
Saluti