Dall'estero sembra sempre tutto molto piu' grigio di come non si percepisca a casa propria. Sono da due settimane in Polonia e non c'e' giorno in cui, alla radio, non si parli della crisi italiana e di come il nostro Paese tanto assomigli alla Grecia. Certo ci sono banche piu' solide, certo il Paese appare comunque pieno di potenziale, anche se sopito, certo gli italiani tirano fuori il meglio di se' nei momenti di crisi, eppure qui all'estero sembra che il Patatrack italiano sia cosa gia' scritta. E con questo leit motiv nelle orecchie leggere della riforma varata dal nostro Parlamento suona davvero come l'ennesima presa in giro, terminata a tarallucci e vino. Piu' tasse per le famiglie, i poveri pagheranno piu' dei ricchi, meno auto blu ma solo dalla prossima legislatura, tagli ai benefit dei parlamentari ma solo dalla prossima legislatura, rimborsi elettorali ridotti... ma solo dalla prossima legislatura. Perche' i nostri governanti ci fanno sempre fare la figura degli imbecilli, fingendo di risolvere i problemi ma posticipando solamente (ed in maniera piuttosto plateale), le soluzioni? ed intanto il solito Berlusconi continua a promettere "taglieremo le tasse". Forse, ma magari dalla prossima legislatura.
Saluti
1 commento:
finchè saranno dei cialtroni a governarci, non ci sara' mai speranza che le cose si risolvano...
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