Sito denuclearizzato

domenica 15 aprile 2012

L'Oceano della Volta: Parte Prima

In questa domenica uggiosa ed umidiccia, con le solite questioni politiche ed economiche, che sembrano non avere mai fine, in un continuo ripetersi ed inseguirsi di scandali e difficoltà, vorrei iniziare a raccontare una storia. Questa storia riguarda un muro, come tanti se ne vedono in giro per le nostre città, grigio e decadente, che circonda il campetto da calcio della parrocchia, qui nel mio quarterie Voltabarozzo, a Padova. A Gennaio, stanco di passare davanti a questo accozzaglia di mattoni ed intonaco, sono andato a parlare con il parroco per chiedere l'utilizzo del muro e poter fare dei graffiti. L'iniziale scetticismo del prete si è trasformato in uno scetticismo finale un po' meno marcato, dopo che gli ho mostrato alcuni bozzetti e lavori, anche se lui e la perpetua avevano un'idea del tutto diversa: avrebbero preferito immagini dal Libro della Jungla, per gli scout. Ad ogni modo, alla fine mi hanno concesso carta bianca (piuttosto che lasciare il muro lì, grigio, avranno pensato che sarebbe stata comunque meglio qualsiasi cosa ci avessi disegnato su). A Gennaio ho disegnato il mio "Sogno di un Inverno nel mezzo della Crisi", che trovate su un post di quel periodo.
Questo mese, invece, ho terminato il muro (nel complesso circa quaranta metri per un'altezza di, a occhio, due metri e sessanta), con un'ambientazione marina.
Quello che più mi è piaciuto dell'avventura, durata nel complesso quattro giorni (solo per quest'ultimo pezzo e fondo bianco escluso), è stato il contatto con la gente che, incuriosita dall'attività, si è fermata numerosa per osservare, complimentarsi o dare consigli. Non solo residenti, che mediamente si distinguevano dagli altri per frasi del tipo "Finalmente quando aprirò le finestre non vedrò più questo muro grigio", ma anche gente del tutto estranea che, passandomi davanti (o sarebbe meglio dire alle spalle, visto che davo la schiena alla strada), accostavano con la macchina e scendevano per curiosare.
Insomma, una grande soddisfazione, che mi ha dimostrato (non che ce ne fosse bisogno), come la gente sia più matura delle istituzioni. Che difficoltà sarebbe stato ottenere i permessi per un muro comunale.
Qui e nei prossimi post, per concludere, vorrei lasciare qualche foto del pezzo.

Saluti


2 commenti:

pink ha detto...

Devo dire che ci passo davanti quasi ogni giorno e mi giro sempre a guardare questo disegno..è magnifico..complimenti!;)

andreacamporese ha detto...

mi fa molto piacere :) grazie Pink. Sei anche tu della zona? se hai un muro libero, basta battere un colpo :)

Saluti