Sito denuclearizzato

mercoledì 5 gennaio 2011

Cesare Battisti: un'ipocrisia tutta italiana

Cesare Battisti, almeno per il momento, non tornerà in Italia. Questo lo sottolineo con una certa nota di rammarico, perchè la giustizia dovrebbe essere uguale per tutti e la certezza della pena una cosa scontata, non un tira e molla politico dettato esclusivamente da interessi di calsse o categoria.
Lo dico con una nota di rammarico, anche alla luce delle manifestazioni di ieri a Roma e Milano, delle dichiarazioni di fuoco di Ministri Ignoranti come Frattini e La Russa, e delle uscite propagandistiche del Premier, a caccia di voti e di credibilità per sè ed il suo circo governativo.
Se davvero tutti, indipendentemente dal colore politico o dall'appartenenza ideologica, fossero convinti che la Legge dovrebbe essere uguale per tutti, perchè Di Pietro, alla manifestazione di Roma di ieri, è stato apostrofato con epiteti quali "Terrorista" e "Buffone"? Le solite ragazzate dei camerati della Santanchè, donna tanto fascista quanto volgare e sguaiata, alle quali sono però sempre stato allergico. Perchè i manifestanti contro la riforma Gelimini vengono addirittura invitati a non perdere tempo e pensare a studiare o lavorare, mentre ai nostalgici repubblichini si fa un buffetto come a dei masclazoni un po' goliardi?
Ma non è questo il punto.
Il punto è che quella gente, Premier compreso, dovrebbe stare attenta alla selezione accurata che fa nel decidere chi dovrebbe essere punito e chi no, perchè si rischia di fare la fine di quei Padani, pronti a linciare il magrebino reo di aver assassinato Yara, fino a scoprire qualche giorno dopo la pubblicazione delle "intercettazioni", che non era stato lui, e che gli inquirenti avevano eseguito una traduzione sbagliata.
Cesare Battisti deve essere portato in Italia e deve pagare per quel che ha fatto? Certamente. Ma dovrebbero pagare anche il Premier e tutti i suoi amici collusi, così come gli ordinovisti (terroristi di Ordine Nuovo), che hanno prodotto le grandi stragi di piazza in quegli stessi anni in cui Cesare Battisti faceva il Proletario Armato.
Insomma, in Italia non si perde occasione per essere ipocriti e selettivi nei giudizi, tanto sia la nostra memoria collettiva che la nostra capacità di giudizio sono ormai ai minimi termini.

Saluti

2 commenti:

nonno enio ha detto...

la sola differenza che Battisti è stato condannato per 4 omicidi accertati e gli altri a cui tu, erroneamente li paragoni, debbono essere ancora giudicati Per adesso solo i Sinistri li hanno già condanneti e se potessero li impiccherebbero reintroducendo la pena di morte solo per questi casi. Svegliatevi ragazzi l'ideologia sinistra è fallita miseramente con la caduta del muro e adesso sono uguali ai Destri da cui differiscono per numero.

andreacamporese ha detto...

Mah, caro Nonno, innanzitutto ti auguro un buon anno. Per quanto riguarda il tuo intervento suona un po' propagandistico. E' ben vero che Battisti e' stato giudicato, ed infatti la Societa' Pensante non si e' mai detta contraria al suo ritorno in Patria per scontare la pena, ne' tanto meno ha mai appoggiato la violenza di una certa Sinistra. Quel che pero' tentava di sottolineare, invece, era la sottile differenza che certe persone attribuiscono alla colpa ed alla necessita' di essere giudicati. Ti e' mai passato per la testa che i Sinistri (come li chiami tu), siano stati giudicati e condannati perche' il Sistema lo ha permesso, mentre i Destri (sempre per citarti), sono tutt'ora impuniti perche' ancora protetti da quello stesso sistema?
Meditate gente, meditate.
Saluti