Tangentopoli decreto' la fine della Prima Repubblica, quella partitocratica e statalista che aveva determinato (secondo alcuni), il declino morale ed economico del Paese. Ma Tangentopoli, come effetto collaterale non indifferente, consenti' la discesa in campo di Silvio Berlusconi e la sua ascesa al potere. Quella che si sarebbe dovuta distinguere dalla Prima Repubblica, per modi e contenuti, si rivelo' una delle creature piu' buie del secondo dopoguerra italiano. La completa perdita di senso dello stato, l'assoluto menefreghismo nei confronti di qualsivoglia regola del vivere sociale, il lassismo del mondo politico sulle note dei bunga bunga, hanno determinato, negli ultimi vent'anni, un pesante declino non solo ideologico ma anche e soprattutto sociale ed istituzionale nel Paese.
Poi e' arrivata la crisi, cui ci siamo dimostrati particolarmente vulnerabili anche per la tabula rasa politica che e' stata pianificata negli ultimi decenni, ed assieme ai problemi che tutti conosciamo, essa ha forse avuto o, per meglio dire, avra' l'importante effetto collaterale di spazzare via la Seconda Repubblica. Prima la totale sfiducia del Popolo nei partiti, poi le dimissioni di Berlusconi e la sua, speriamo duratura, uscita di scena, a seguire lo scandalo Lusi-Margherita ed ora la Lega. Insomma, un terremoto partitico a danno di quelle figure e personalita', che pensavano di poter trasformare impunemente le regole del gioco a loro escusivo vantaggio, in una cinica partita unilaterale al massacro sociale, condita da fastidioso disinteresse verso chi, come me e molti altri, si dovevano barcamenare ogni giorno fra iniquita' ed ipocrisie.
Beh, cara Seconda Repubblica, a mai piu' rivederci. L'unico rammarico e' che per ricostruire qualche cosa di significativo, ci vorranno diversi anni.
Saluti
1 commento:
speriamo allora nella terza repubblica, ma prima eliminiamo quest'esercito di ladroni dalla politica italiana
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