Sito denuclearizzato

martedì 28 giugno 2011

Manovra Fiscale

Il tormentone dell'Estate 2011, almeno in queste prime settimane, sembrano essere la manofra fiscale, che Tremonti presenterà in questi giorni, e la sorte (ad essa strettamente collegata), dello stesso Ministro.
Taglio dell'Irap a partire dal 2014, aumento di un punto percentuale dell'IVA, semplificazione a sole tre aliquote (20%, 30% 40%) dell'Irpef, a seconda del reddito.
Bossi tuona che mai dovranno essere aumentate le tasse ai padani, Tremonti difende la sua scelta, Berlusconi è convinto di trovare la quadra del cerchio, le opposizioni (ma quante sono... non ne basterebbe una?!?), si dichiarano assolutamente contrarie.
Al di là dei polveroni politici, la perplessità del cittadino medio è forse molto più semplice e banale, come è giusto che sia dovendosi preoccupare, questo soggetto, solamente di arrivare a fine mese. Sentendomi io un cittadino medio, mi pongo allora il seguente quesito: ma in tempo di austerity (termine che piace tanto ed è di moda), con una crisi economico-finanziaria (distinguiamo sempre i due livelli), galoppante, un precariato sempre più incisivo, un mercato del lavoro allo sbando, regole e prospettive future, soprattutto per i giovani, praticamente inesistenti, non sarebbe il caso che la classe dirigente desse il buon esempio e pensasse, prima di tutto, a tagliare i costi della politica?
Non voglio fare il solito ideologo del complotto massonico, che tedia i lettori con i bonus cinema, treno e dentista del parlamentare medio, ma davvero non sarebbe ora che questa politica si desse una regolata? insomma, come fanno a chiedere sempre più sacrifici alla gente ed alle imprese se sono loro i primi ad alzarsi gli indennizzi ed i vitalizi una volta al mese? la politica, in Italia, costa circa 1 miliardo di euro l'anno. Possibile che questi soldi non possano essere in parte recuperati? non esiste proprio più la coscenza civica sopra un certo livello?
Qualcuno potrà commentare questo mio intervento con la solita frase fatta "sono attacchi alla poltrona e non la mollano". D'accordo, ma che si rendano conto che, fra poco, il popolo sradicherà quella stessa poltrona dagli scranni del Parlamento per bruciarla pubblicamente.
A onor del vero, bisogna pur dirlo, la Manovra Tremonti contiene misure che vanno in questo senso. Una su tutte? Il personale che cessa i suoi ruoli istituzionali perde tutti i suoi benefit. E c'è bisogno di fare una legge apposta? o meglio: non era scontato? evidentemente nel nostro Belpaese nulla è scontato.
Sarà forse proprio per questo che così tanti si stanno scagliando con Tremonti? quest'ultimo signore, ben inteso, non incontra certamente il mio favore in quanto uomo di Berlusconi, ma se non altro sembra si muova con una certa autonomia e con alcune buone idee.

Saluti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il sistema collasserà...

@enio ha detto...

in Italia, secondo il mio parere siamo messi molto male... questa riforma è solo una perdita di tempo che ritarderà l'inevitabile per qualche tempo.