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lunedì 26 settembre 2016

Referendum in Canton Tcino: le Regole dell'Europa devono cambiare!

Il Canton Ticino, per la seconda negli ultimi due anni, ha approvato a maggioranza un referendum promosso dalla destra populista, con cui si chideva una maggior regolamentazione dei lavoratori stranieri (italiani transfrontalieri) a favore dei lavoratori svizzeri. In altre parole prima gli svizzeri, poi gli altri... a parità di curriculum... e questo come modifica alla costituzione.
Ebbene, nonostante il voto popolare si sia espresso per la seconda volta in tal senso (lo ripeto), dato che il 9 Febbraio 2014 un analogo referendum chiedeva un tetto al numero di lavoratori stranieri (italiani), il Governo ticinese ha messo le mani avanti, dichiarando che purtroppo l'esito del referendum e le conseguenze del voto dovranno essere letti dal Governo centrale di Berna in chiave europea, verificando cosa si possa o non si possa fare per non ledere qualche trattato internazionale o accordo comunitario.
Mi spiace signori ma questo non è il modo giusto di procedere, e lo dico da cittadino europeista convinto. Da almeno un decennio assistiamo a una perdita di credibilità delle istituzioni europee, cui l'immigrazione ha dato una sonora ulteriore batosta. Da tutte le parti si moltiplicano le destre populiste e nazionaliste, con i loro muri e fili spinati. Ogni giorno ci diciamo che serve più umanità in questa nostra Europa, e la miglior risposta che sappiamo dare a un voto popolare è "Grazie per aver partecipato, ma tanto non cambierà nulla perchè Bruxelles non lo permetterà"? Ma stiamo scherzando? Per quanto populista possa essere il quesito, per quanto di destra, per quanto sgradito, il Parlamento Europeo ha il dovere di ascoltarlo e di rispondere politicamente, non con stupide regole che non fanno altro che esasperare gli animi.
Questo per lo meno quello che penso.
Saluti

Referendum in Canton Tcino: le Regole dell'Europa devono cambiare!

Il Canton Ticino, per la seconda volta quest'anno, ha approvato a maggioranza un referendum promosso dalla destra populista, con cui si chideva una maggior regolamentazione dei lavoratori stranieri (italiani transfrontalieri) a favore dei lavoratori svizzeri. In altre parole prima gli svizzeri, poi gli altri... a parità di curriculum.
Ebbene, nonostante il voto popolare si sia espresso per la seconda volta in tal senso (lo ripeto), dato che a Maggio un analogo referendum chiedeva un tetto al numero di lavoratori stranieri (italiani), il Governo ticinese ha messo le mani avanti, dichiarando che purtroppo l'esito del referendum e le conseguenze del voto dovranno essere letti dal Governo centrale di Berna in chiave europea, verificando cosa si possa o non si possa fare per non ledere qualche trattato internazionale o accordo comunitario.
Mi spiace signori ma questo non è il modo giusto di procedere, e lo dico da cittadino europeista convinto. Da almeno un decennio assistiamo a una perdita di credibilità delle istituzioni europee, cui l'immigrazione ha dato una sonora ulteriore batosta. Da tutte le parti si moltiplicano le destre populiste e nazionaliste, con i loro muri e fili spinati. Ogni giorno ci diciamo che serve più umanità in questa nostra Europa, e la miglior risposta che sappiamo dare a un voto popolare è "Grazie per aver partecipato, ma tanto non cambierà nulla perchè Bruxelles non lo permetterà"? Ma stiamo scherzando? Per quanto populista possa essere il quesito, per quanto di destra, per quanto sgradito, il Parlamento Europeo ha il dovere di ascoltarlo e di rispondere politicamente, non con stupide regole che non fanno altro che esasperare gli animi.
Questo per lo meno quello che penso.
Saluti