Sito denuclearizzato

giovedì 30 aprile 2009

Gossip Berlusconi: ecco la Fregatura

Ed ecco la fregatura che, come sempre e di soppiatto, ci scivola sotto al naso senza che alcuno la veda. Da un lato fuochi d'artificio a distrarre la platea, dall'altro gol di mano, insomma.
Mentre giornali ed opinione pubblica si dividono sullo scandalo già ribattezzato EuroVeline e sulla denuncia senza mezzi termini di Veronica Lario Berlusconi, nella notte di ieri Lega e PdL si dividono su una postilla fondamentale del Ddl Sicurezza. Dopo la rottura sulle ronde e sulla richiesta che i medici denuncino gli immigrati irregolari, ora il nodo della discordia è l'eliminazione dell'obbligo di un imprenditore di denunciare un'estorsione, pena la perdita dell'appalto pubblico.
Mi pare una cosa gravissima, che però non merita nemmeno una prima pagina.
Il Governo, per mano del sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo e del Guardiasigilli Angelino Alfano (diciamoli, nomi e cognomi!!!), ci stanno dicendo che un imprenditore non avrà più l'obbligo di denunciare un'estorsione, e quindi non rischierà più di perdere l'appalto vinto e vedersi ritirare la licenza. Penso che in questo momento la Mafia e la Camorra stiano brindando per l'ennesimo colpo andato a segno. Certo il Ddl Sicurezza non è ancora passato e non è ancora stato approvato del tutto, ma si profila già la richiesta di fiducia da parte del Governo per paura di uno scivolone e di uno spaccamento della maggioranza.
Il Ministero dell'Interno (Maroni con il Sottosegretario Mantovano), sono ovviamente furiosi, e questa volta mi viene da dar loro pianamente ragione (qui l'articolo).
Penso che, in definitiva, questo sia il senso del Gossip-Berlusconi e la strategia adottata negli ultimi quindici anni, che la sinistra non è stata in grado di contrastare: da una parte veniamo distratti dal Gossip, dall'altra si aiutano il malaffare, le cosche e gli amici degli amici, lontani da occhi indiscreti e sfruttando la Cosa Pubblica che tutti noi paghiamo. 
Alla luce del Sole, meglio di così.
Ed intanto anche il Federalismo Fiscale targato Lega è legge: le tasse resteranno sul territorio. Invece che spingere su una cultura di solidarietà (ma non di buonismo!!!) ed intensificare i controlli per evitare, per esempio, infiltrazioni di stampo mafioso negli appalti pubblici (grazie Ministro Alfano!!!), si diffonde la cultura del "Ognuno per se", o meglio, "Padroni a casa propria" come, con retorica barbara, sbraita la Lega da decenni.
Saluti

mercoledì 29 aprile 2009

Premier spudorati

Dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle candidature europee del PdL (veline, soubrette e donnette da avanspettacolo), e le stoccate di FareFuturo già segnalate in uno dei miei ultimi interventi, arriva quasi in sordina ma come un fulmine a ciel sereno la sfuriata di Veronica Lario Berlusconi. Già due anni fa la First Lady di casa nostra si era pesantemente dissociata dalle affermazioni e dalla politica del Premier, con una lettera a Repubblica. La goccia che fece traboccare il vaso allora furono le affermazioni che il Premier rivolse alla Carfagna ("Se non fossi sposato ti sposerei"), che giustamente fecero girare le palle a Veronica.
Ciò che oggi scatena una seconda sfuriata sono le domande poste dall'ANSA alla Sig.ra Berlusconi in merito proprio alle candidature PdL alle europee ed alle perplessità espresse da FareFuturo, anche se, personalmente, ritengo che anche l'apparizione del Premier alla festa di una diciottenne a Casoria (NA) l'altra sera non abbia giocato a favore degli equilibri familiari.
La ragazzina in questione è Noemi Letizia, che apostrofa scherzosamente il Premier con l'appellativo di "Papi". Certo, ormai Berlusconi è uno di noi, anzi, è "un mito" come lo descrive Letizia.
Queste sono le giovani leve italiane che porteranno il Paese verso un radioso futuro.
Nel frattempo il Gossip Berlusconi viene alimentato da sempre nuovi elementi e tutti noi partecipiamo della commedia degli equivoci perpetrata ad libitum.
Saluti


martedì 28 aprile 2009

Fra suini, mucche e polli

Mentre il Papa arriva in Abruzzo ed arringa le folle terremotate con "la fede dimostrata anche durante le avversità", che viene da chiedersi se Dio sia un sadico, che prima ti tira giù la casa e poi sta lì ad ascoltare le tue preghiere, nel mondo ed in Italia dilaga la psicosi suina. 
Dopo la mucca pazza ed i polli con il raffreddore ora arrivano i maiali febbricitanti.
A mio parere i veri polli siamo noi, che ora come allora ci faremo prendere da paranoie da fine del mondo, opportunamente diffuse ed alimentate dai media, e probabilmente smetteremo di mangiare braciole. 
Ovviamente nessuno sa o chiede come sia andata a finire la storia della Mucca Pazza o del Pollo Raffreddato perchè, come in uso nella società del gossip, dopo quindici giorni e qualche morto, si è smesso di parlarne. Resta quindi inteso che saremo bombardati di porcelli per una paio di settimane, verrà fatta strage dei corpulenti animali per bloccare il diffondersi dell'epidemia, ci verrà consigliato di non mangiare prosciutto crudo (così come anche la fiorentina fece una brutta, anche se immotivata, fine), finchè Madre Televisione non deciderà che la notizia avrà perso il suo potere incantatorio, ed allora si smetterà di parlarne.
Nel frattempo fior fiore di specialisti e zootecnici verranno ingrassati di soldi pubblici per presenziare a Porta a Porta, e fior fiore di politici si dimostreranno uomini d'azione proponendo di sparare ai barconi carichi di suini clandestini in arrivo sulle coste siciliane.
Prepariamoci alla battaglia.
Saluti

lunedì 27 aprile 2009

Sicurezza o Gossip?

E' notizia di questi giorni che la Lega voglia riprovare a giocare a braccio di ferro con il Governo e gli italiani, dimostrando di essere il vero ago della bilancia politica di una maggioranza ormai allo sbando ideologico. Gli obiettivi sono sempre i soliti: i barboni ed i senza fissa dimora che ora rischiano anche pene detentive o di perdere quel poco che hanno. E poi ci sono le reclusioni per gli immigrati nei Centri di Prima Accoglienza, per i quali Maroni recupera la norma bocciata sulle reclusioni per periodi superiori ai sei mesi.
Nel frattempo il Governo gioca la partita in solitario del Premier, totalmente disinteressato ai quelle teste calde della Lega e tutto intento a costruirsi un nuovo gossip, un motivo fresco fresco per piacere agli italiani, per diventare "uno di noi".
Peccato che il popolo, e non solo quello di sinstra, incominci a rumoreggiare. Ed allora a Napoli Berlusconi viene contestato in occasione dell'incontro con Bertolaso (sempre lui), ad un mese dall'inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra. I due giovani contestatori, abruzzesi trentenni ed incensurati, sono stati prontamente identificati ed interrogati dalla Digos: che non sia mai che si possa liberamente esprimere la propria opinione.
Nel contempo, però, anche in Abruzzo la protesta monta perchè le attività di ricostruzione, le promesse e gli aiuti sembrano sempre di più la solita propaganda inacidita di burocrazia e mazzette.

Questa è l'Italia.

Questa è l'Italia, dove a Milano si scoprono una sessantina di clandestini cinesi che vivevano nell' "Hotel Botola", nelle fogne della città, per la modica cifra di 100€ al mese. O a Roma, dove nella rete fognaria della stazione Ostiense sono stati trovati una trentinia di bambini afghani ed un centinaio di immigrati.
Continuiamo? vogliamo parlare dei circa 260 morti in arrivo dalle coste libiche naufragati al largo delle coste sicule la settimana scorsa? un'altra sessantina era morta qualche giorno prima mentre ancora echeggiavano le parole di Maroni che assicurava, che con l'accordo con Gheddafi, gli arrivi di clandestini dalla Libia sarebbero cessati. Quelli sì, in compenso sono iniziati quelli dall'Egitto.

Quando questo governo inizierà a guardare in faccia le emergeze sociali? quando chiuderà con il populismo e la facile propaganda? quando ci si renderà conto che, con le frontiere chiuse ed il pugno di ferro non si risolve nulla? magari bisognerebbe invece aumentare i fondi alle forze di Polizia regolari, in modo che le nostre città possano diventare davvero più sicure, eliminando l'esercito dalle strade e le bande di facinorosi che si credono sceriffi.

Ma questi problemi, quelli veri, non interessano il Premier, che proprio oggi incassa un'altra pesante stoccata da parte di FareFuturo, la fondazione di Fini. "Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse", si legge sul magazine della fondazione. Ed ancora si parla di "una pratica di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un'assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità" (chissà perchè mi viene da pensare alla Carfagna).
Parole dure, quindi, che sottolineano lo smarcamento, ormai in atto da tempo, del Presidente della Camera Fini dal Premier.
Ipocirisia o lungimiranza?

Saluti

sabato 25 aprile 2009

25 Aprile 1945 - 25 Aprile 2009

Sono passati 64 anni da quel giorno in cui il Popolo Italiano si risvegliò dall'assuefazione alla dittatura, dal torpore mentale che l'aveva prodotta, e culminò le sue azioni con la liberazione del nostro Paese. Non solo con una liberazione materiale ed istituzionale, ma anche e forse soprattutto con una liberazione mentale. La Resistenza, a mio parere, fu infatti un grande movimento spontaneo di popolo, che da solo (senza l'aiuto delle istituzioni), si organizzò ed impose una sveglia culturale contro l'ottuso oscurantismo fascista.
Un pensiero và, come ogni anno, ai miei miei nonni, che vissero anni di paura e terrore, con le retate della polizia, i bombardamenti di Padova, il timore di poter essere denunciati, le ristrettezze economiche.
Gastone Strukul, divenne partigiano negli ultimi anni di guerra, dopo una fuga dall'ospedale militare di Santa Giustina. Non uccise mai nessuno.
Vittorio Camporese, fu costretto ad arruolarsi per le minacce alla famiglia. Faceva parte dei reparti infermeria, per questo si salvò nella disastrosa Campagna di Russia. Partecipò anche alla Campagna d'Africa e, finchè visse, non perse occasione per raccontarmi della vergogna delle avventure colonialiste fasciste, che portarono un'intera generazione di giovani italiani alla morte.
Maria Ruzzante, moglie di Gastone, che lo andò a trovare e lo accudì in questura tutte le volte che venne arrestato, anche e soprattutto quando subì un interrogatorio dai tedeschi.
Giselda Altissimo, di famiglia ricca aveva scelto di sposare Vittorio: uno spiantato senza futuro, agli occhi della famiglia di mia nonna.

Queste sono le persone, come decine di migliaia di altre, che ci permettono oggi di vivere nella liertà di cui godiamo.
Dobbiamo a loro la nostra condizione ed ogni volta che sento parlare i beceri rappresentanti dell'attuale Governo che sguazzano nel revisionismo e tentano di equiparare Partigiani e Repubblichini, mi viene il volta stomaco.
La Memoria non Muore.

Saluti

giovedì 23 aprile 2009

Berlusconi: il Grande Comunicatore

Oggi ho aperto i giornali e la notizia è, in sintesi, questa: G8 non più alla Maddalena ma a l'Aquila.
Per qualche istante sono rimasto di stucco, cercando di focalizzare qualche cosa che mi disturbava. Alla fine ho messo a fuoco la cosa.
Come ricorderete, qualche giorno fa Berlusconi ha deciso di venire incontro alle richieste della Lega e di non accorpare il Referendum popolare con le elezioni europee e le amministrative (qui il mio intervento sul tema). In molti, me compreso, in quell'occasione si erano interrogati sui pro e sui contro della cosa. Da un lato, un sospiro di sollievo perchè con l'accorpamento Berlusconi avrebbe corso il serio rischio di sfondare il fatidico 51% necessario per accedere al Quirinale, dall'altro lo sdegno per la buona occasione persa di risparmiare più di 400 milioni di euro, buoni per la ricostruzione in Abruzzo.
Ma, si sa, Berlusconi è un pianificatore e non si è mai visto che abbia fatto qualche cosa per puro spirito altruistico. Quindi la domanda, la settimana scorsa, era: a che pro venire incontro alla Lega perdendo la possibilità di ottenere il 51% dei consensi? "La Lega avrebbe fatto cadere il Governo", così è stata motivata la scelta.
Eppure qualche cosa mi tormentava e mi sono riscoperto più preoccupato per il non-accorpamento che per il rischio 51%. Perchè? ancora non lo sapevo.
Oggi lo ho scoperto.
Berlusconi, da stratega ed imprenditore, aveva già previsto tutto, con una settimana di anticipo. Aveva la possibilità di salvare capra e cavoli, con la Lega soddisfatta e le vittime del terremoto sicuri elettori nonostante i 400 milioni di euro buttati via. Come? spostando il G8 a l'Aquila, ecco come. Un decreto legge da 8,5 miliardi di euro è già stato approvato dall'entusiastico Consiglio dei Ministri. Perchè accontentarsi di 400 milioni quando se ne possono spendere 20 volte tanti? i lavori in Sardegna già iniziati? semplicemente abbandonati.
A questo punto mi trovo quasi ad ammirare l'abilità con cui quest'uomo ci prende per il naso ogni volta, la semplicità con cui ci fotte. Chi mai avrebbe avuto il coraggio di sfruttare una tragedia come quella dell'Abruzzo per meri fini mediatici e di potere? chi mai avrebbe potuto pensare di spendere un mare di soldi per dare un futuro a migliaia di persone e ricavarne, al contempo, un tornaconto fenomenale?
Solamente lui.
E lo ha appena fatto.
Il PD? d'accordo, purchè i lavori per il G8 non interferiscano con i lavori di ricostruzione.
Ma cosa vuol dire, Franceschini? me lo spieghi, la prego, perchè l'unico senso che trovo in tutto questo è che Berlusconi ha vinto. Ha vinto e continua a vincere su tutta la linea, perchè non mischia l'etica con gli affari ed il potere.

In parallelo, quasi in sordina, il Premier propone i volti nuovi dell'Italia da portare alle europee: letteronze, troniste e veline. Attricette da avanspettacolo de "Incantensimo" o partecipanti al Grande Fratello. Tutte queste "signorine", circa una trentina, saranno selezionate ad un corso di formazione politica della durata di tre giorni in vista delle prossime europee.
Consiglio di leggere questo bell'articolo di Lidia Ravera, anche se secondo me la sua analisi è corretta ma sbaglia in un punto: Lidia denuncia l'infamia di considerare la donna come oggetto da esibire. Giustissimo! ma secondo me il sottile messaggio che Berlusconi manda è qualche cosa di più: belli e ricchi ce la si può fare. Il cervello? un optional di cui non si deve sentire la mancanza.
Saluti

martedì 21 aprile 2009

Shooting Silvio

Mentre Berlusconi confessa che quest'anno il 25 Aprile, lui, lo festeggierà anche se non sa ancora dove, scopro che Sky ha tolto dal palinsesto un film: Shooting Silvio. Si tratta di una pellicola low cost di Berardo Carboni, dove si narra la storia di Giovanni, detto Kurtz, che progetta il rapimento e l'assassinio del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Qualche giorno fa (a Pasquetta per la precisione) Sky ha trasmesso questo film in prima serata, sollevando un vespaio di polemiche da parte del PdL, non avvezzo a considerare la libertà d'espressione un diritto inalienabile.
Il film sarebbe dovuto andare in replica il 17 ed il 25 Aprile... dico sarebbe dovuto, perchè in verità è notizia di ieri che la replica è stata eliminata dai palinsesti. Che Berlusconi stesso abbia telefonata a Murdoch? o forse si sono mossi i suoi leccapiedi per zittire una voce così fuori dal coro?
Io ho visto il film, e ne consiglio vivamente la visione.
Qui e qui alcuni articoli sulla questione.
Ho fatto anche una piccola ricerca. Esiste in effetti un sito www.shootingsilvio.com, ma mi sembra una bufala, un dominio acquistato solamente per evitare il diffondersi di pericolosa informazione antagonista.
Saluti

lunedì 20 aprile 2009

Chi ha parlato di Dittatura?

In Rai non ne ha parlato nessuno, se ne sono ben guardati, ma ecco che l'Unità mi informa che fra YouTube e FaceBook gira e rigira un video di Berlusconi che minaccia apertamente una giornalista che, durante una conferenza stampa al G20 di Londra, si è resa colpevole di aver preso nota della seguente battuta del Premier "In compenso di ministri erano al cesso", rivolta con fare giocondo ad un Tremonti in piena conferenza. "Che scrivi tu. Non scrivere. Cosa scrivi. Guarda che ci sono le riunioni a casa mia per la Rai. Eh, stai attenta! Ripeto, stai attenta!", conclude Berlusconi con l'immancabile sorriso che, a questo punto e visti i precedenti, assomiglia molto di più ad un ghigno deformato.
Ormai è una strategia. Non si tratta solo di gaffe, battute, burlonate o scherzi, ma ritengo che sia una strategia ben precisa di un uomo che crede ancora ai totalitarismi, senza regole, dei grandi dittatori della storia.
Questo è solo uno degli ultimi tristi esempi di quel che può fare il nostro Premier, l'ultimo di una lunghissima serie. Distrae l'ascoltatore, minaccia più o meno apertamente, costringe a parlare di se per giorni, fra scandali e scandalizzati, ed intanto passano leggi e decreti abominevoli.
Sono quasi stanco di scrivere di queste cose, ma ritengo che non si possa tacere che, colui che ricopre un ruolo istituzionale di tale importanza, non può esismersi dal tenere un comportamento corretto ed etico, o quanto meno educato.

Nel frattempo Sacconi ci prova con la Norma salva Manager, con la quale questi ultimi non saranno più responsabili per gravi incidenti dovuti a carenze nella sicurezza.
Un pensionato di sessant'anni, superstite del terremoto, ad una visita della Gelimini chiede come mai non si accorpino in un sol giorno amministrative, europee e referendum: intervengono i Carabinieri e prendono le generalità... ma no, che avete capito, non della Gelmini per aver offeso il genere umano con la sua presenza, ma del povero sopravvissuto.
E poi si viene a sapere che è dal 2001 che i Governi spendono soldi , per la precisione 44,3 milioni di euro (nostri, come al solito), per le nuove carte d'identità, quelle a tesserino, che avrebbero dovuto sostituire le vecchie. Attualmente sono in circolazione circa 400.000 carte d'identità nuove su 43 milioni di documenti di identità complessivi.
Questa è l'Italia.
Saluti

sabato 18 aprile 2009

Chicche dal mondo

Questa mattina mi sono alzato presto, verso le sette e dieci. Qui a Padova la giornata si preannuncia splendida, non particolarmente ventosa come quella di ieri, ed il mio grande giardino chiama. Ora che sono un po' in ferie, nella fase di passaggio da un lavoro ad un altro, mi posso dedicare ad alberi e orticello: mi piace!
Dopo colazione, giusto per non imbracciare subito vanga e badile, mi dedico a dare un'occhiata a quel che succede nel mondo.
Apro subito con la segnalazione dell'amico Prefe (qui il suo intervento), che ci riporta alla tragica esistenza di una testata giornalistica come Libero: si accusa Saviano di essere un fissato sulla questione Camorra. Alcune persone, dotate di buon senso, sanno e capiscono che questa non è una colpa, ma a quanto pare Libero ed i suoi lettori si guardano bene dall'usare il cervello.
Come dicevo, sono in una fase di passaggio da un lavoro ad un altro e mi godo alcuni giorni di ferie residue. E a proposito di lavoro, bazzicando sul sito di PeaceReporter trovo questa notizia: "999.997 posti di lavoro". Incuriosito leggo le poche righe, scritte da La Rana Stanca, e scopro che del milione di posti di lavoro per gli italiani tre sono già stati assegnati: tutti e tre a Berlusconi. Avete capito bene, infatti, come dichiarato dal Premier al Secolo d'Italia "Io ho tre lavori: il primo è far uscire l'Italia dalla crisi, il secondo è ricostruire l'Abruzzo e il terzo è far fare bella figura all'Italia al G8". Per fortuna che c'è Silvio.
Sempre Silvio si incarica, suo malgrado, di ospitare la delegazione riunita per le nuove nomine RAI a casa sua: una scampagnata fra amici, giusto per non perdere il controllo della situazione e tenere tutto sotto controllo.
Nel frattempo, Maroni (Ministro dell'Interno), viene incaricato dal Premier di concordare con l'Opposizione la data per il Referendum sulla legge elettorale: o il 21 Aprile o il 2010. Non mi pare ci siano molti margini di manovra, e considerando che Maroni, leghista, è assolutamente contrario al Referendum le possibilità di Franceschini di trovare un accordo utile calano drasticamente.

Infine, dopo la costante barzelletta Berlusconi, sempre dal sito PeaceReporter vorrei segnalarvi un articolo serio. Si tratta di una breve fotografia del mercato delle armi che, a quanto pare, gode di ottima saluta in barba alla crisi, alle casse integrazioni, ai mutui ed alle bollette di fine mese. Nel mare del commercio mondiale, la Finmeccanica, finanziaria semi-pubblica che regola la costruzione e la vendita di armi italiane, se la passa piuttosto bene.
Qui l'articolo.

Saluti

giovedì 16 aprile 2009

La Lega chiama e la Destra di mette a novanta

Così, una delle poche cose buone che avrebbe potuto fare Berlusconi in questa legislatura, è andata in fumo. Il Referendum non si svolgerà lo stesso giorno delle elezioni amministrative (che non coinvolgeranno tutte le città italiane) e delle europee.
Si sarebbero potuti risparmiare un bel po' di quattrini (come detto in uno dei miei ultimi interventi, alcune centinaia di milioni di euro), ma si è invece preferito scegliere il ricatto del popolo padano, che per preservare la sua purezza (leggi presenza in parlamento e stipendi stellari ai deputati, quindi privilegi gentilmente concessi da Roma Ladrona), ha deciso di far saltare il referendum per paura che si raggiungesse il quorum. Gli italiani capiranno questa cosa? saranno d'accordo con il Premier riguardo alle concessioni alla Lega o penseranno invece che, forse forse, questa volta si poteva fare di più e meglio (soprattutto vista la situazione d'emergenza)?
E poi mi chiedo: in televisione e sui giornali grondano le richieste di donazioni per l'emergenza terremoto; ma se il governo italiano è il primo a non voler (e dico volere) risparmiare milioni di euro (nostri, fra le altre cose, nel caso qualcuno se lo scordasse) in un modo estremamente facile ed efficace, perché noi comuni cittadini (che già ci dobbiamo pagare almeno due fine settimana alle urne) dovremmo essere più solidali? in nome di quale sentimento o legame popolare?
Bell'esempio Silvio, ancora una volta hai perso una buona occasione per fare bella figura.
Saluti

mercoledì 15 aprile 2009

Solidarieta' per Vauro

Ho appreso, tramite un intervento di La Mente Persa, che Vauro e' stato sospeso dalla trasmissione Anno Zero per questa vignetta.





Riprendo e rilancio la richiesta di inviare una mail di protesta a

annozero@rai.it

come piccolo segno di dissenso civile ma deciso per questa ennesima presa di posizione da regime contro la satira. Puo' piacere o non piacere, apparire fuori luogo o perfettamente calzante, nessuno dice che ci si debba adagiare su di una generica liberta' di espressione ne', tantomeno, che chi fa satira o informazione abbia il diritto di dire cio' che vuole, come vuole. Quello che viene chiesto a gran voce e' invece una specifica liberta' di espressione, che implichi un confronto, anche aspro, un dibattito, quale solo una critica caustica ma sensata puo' generare. La censura non uccide solo la liberta' ma anche la plurilita' di posizione, il sano dibattito, la crescita intellettuale.

Ormai purtroppo e' diventata una triste usanza, un randello usato a sproposito anche da chi non potrebbe e non dovrebbe permetterselo. Proprio per questo si rende necessario un segno, una costanza nel difendere qualche cosa di cui, a volte, dimentichiamo la splendida bellezza: la liberta'.

Saluti

martedì 14 aprile 2009

Il Giornalista ed il Terremoto

Non sono solito scrivere due interventi nella stessa giornata, ma mi sono imbattuto in un bellissimo articolo di Roberto Saviano, sul terremoto abruzzese. L'articolo e' stato pubblicato da Repubblica, qui lo potete leggere.
Saluti

Referendum elettorale: ora vi spiego qualche cosa

In queste giornate di primaverile festa, mentre Berlusconi invita i terremotati ad andarsene al mare in cerca di un po' di svago, si fa sentire in sordina una piccola polemica, forse pero' destinata a montare a crescere fino a raggiungere dimensioni colossali: il referendum elettorale, in versione 2009.
Gia' qualche mese fa si era parlato della cosa, anche se a dire il vero televisioni e giornali si erano ben guardati dallo spiegare, a noi comuni mortali, di che cosa si trattasse. Ebbene, anche in questo anno domini 2009 alcuni politici italiani han deciso di sottoporre a noi, ignoranti cittadini, alcuni quesiti referendari in merito alla legge elettorale. Fin qui nulla di nuovo: in tempi non sospetti ci capitavano fino a dieci, quindici referendum a botta. Il punto chiave e' pero' un altro, un po' piu' sottile e mai chiarito fino in fondo: l'argomento del Referendum.
Questa consultazione, infatti, porterebbe a compimento un percorso gia' iniziato da Prodi nel 2006 (se non sbaglio), per trasformare l'Italia da Paese bipolare in bipartitico. Infatti, con due (uno per la Camera ed uno per il Senato) dei tre quesiti referendari si chiede sostanzialmente che il premio di maggioranza non sia piu' assegnato alla coalizione vincente (con la solita conta e redistribuzione dei voti), ma al partito che dovesse prendere piu' punti.
Notevole, eh? soprattutto perche', in questa maniera, i partiti dalla Lega in giu' sarebbero definitivamente spazzati via dallo scacchiere politico italiano.
Ed ecco il vero nodo della questione: siccome Berlusconi non puo' permettersi di rompere i rapporti con la Lega, che ovviamente e' assolutamente avversa a questo referendum e spinge per l'astensionismo, non si e' ancora deciso ad accorpare amministrative, europee e referendum, consentendo di risparmiare piu' di 400 Milioni di euro, che potrebbero andare (speriamo non a fondo perduto, come spesso accade in Italia), ad aiutare le zone terremotate.
Quindi la partita si fa dura: spingere per accorpare le tornate elettorali, risparmiando un mare di soldi, facendo cosi' incetta di voti, e puntando a quel 51% che offrirebbe al Premier il Quirinale, oppure tenere saldi i rapporti con la Lega e giocarsi una qualche combinazione (tipo europee e amministrative assieme, e referendum separato)? e' chiaro che, dall'accorpamento delle tre consultazioni in un unico giorno (cosa logica e sensata in un qualsiasi Paese sano di mente, dove i soldi non vanno ad ingrassare i soliti noti), il quorum al Referendum sarebbe raggiunto matematicamente.
Saluti

domenica 12 aprile 2009

Pasqua e dintorni

Sono in Polonia, dalla famiglia di mia moglie, per festeggiare la Pasqua. E' curioso ed interessante confrontarsi, come l'anno passato, con questa famiglia energica e colorata dalle tradizioni diverse dalle nostre. Non che io, nella mia famiglia, abbia particolari tradizioni per la Pasqua, non essendo religiosi, ma il senso di unione della famiglia, il gusto di stare insieme, la gioia dei bambini che cercano i piccoli doni nascosti sotto i divani o in giardino penso sia universale.
Certo, abbiamo una distanza "religiosa" notevole, ma come sempre con un po' di rispetto e di accondiscendenza, il tutto condito da un sano "vivi e lascia vivere" risolvono ogni problema.
Ed allora ci si rende conto che se al mondo ci fosse un po' di questo sano "vivi e lascia vivere" rispettoso delle tradizion "altro" dalle nostre, dei diversi modi di intendere le cose, sempre nel rispetto reciproco e dei fondamenti di base della vita sociale, allora le cose andrebbero molto meglio per tutti.
Per oggi la chiudo qui.
Un abbraccio a tutti quelli che, per caso o con intenzione, faranno un giro da queste parti in questi giorni. Non augurero' nulla di particolare, solamente che si riesca a trovare un po' di tranquillita' nel caotico urlare del mondo.
Saluti

lunedì 6 aprile 2009

Cassa Integrazione: bollettino di un'azienda fra migliaia

Continuo con la mia piccola cronaca della grottesca avventura Cassa Integrazione, che si sta svolgendo presso l'azienda per cui lavoro, l'ormai famosa C.
Dopo la disavventura con il delfino del mio direttore, giovedì scorso, il venerdì alle 17 c'è stato l'incontro con i sindacati, poichè a partire da oggi sarebbe dovuta iniziare la cassa integrazione.
Premetto che la C è una grossa holding, con numerose s.r.l., ma solamente quella per cui lavoro ed un'altra che si occupa di montaggi meccanici, progettazione meccanica e civile, hanno chiesto la cassa integrazione ordinaria.
Premetto anche che, storicamente, nella C il sindacato non è mai entrato. Questa cosa, al di là dei gusti della dirigenza, la motivo anche con il fatto che la C ha conosciuto un notevole boom economico negli ultimi 6-8 anni, con benefit e bonus un po' per tutti, con ricche trasferte, con sorrisi e soddisfazione di tutti. A chi poteva interessare, anche fra i lavoratori, di instaurare rapporti con il Sindacato? se le cose vanno bene, si è anche disposti a chiudere un occhio su qualche cosa.
Ma veniamo a noi.
Venerdì ci siamo presentati alla riunione.
Della mia società eravamo tutti (e questo mi ha colpito molto positivamente), tranne ovviamente i due tirapiedi del direttore.
Dell'altra società erano quasi quanto noi, nonostante i dipendenti siano quattro volte tanti: il direttore li aveva ricattati, costringendoli a timbrare, e quindi a chiedere un'ora di permesso, per venire all'incontro. Ha dell'incredibile ma è andata proprio così.
La riunione si è svolta molto bene: ci viene spiegato cosa sia la cassa integrazione, e sono molte le domande che si alternano ed accavallano, da parte dei dipendenti sempre più preoccupati.
Quello che è emerso, a mio avviso, è che la dirigenza della mia società sta gestendo la cassa integrazione in maniera fin troppo facilona: dilettanti allo sbaraglio. Nessuno sa di preciso di che cosa si tratti.
Si pensi solamente al fatto che è stata richiesta la cassa integrazione ordinaria per 10 unità (nella mia società) + 65 unità (nell'altra), prima ancora di chiedere ai dipendenti di terminare le ferie residue dell'anno scorso.
Ma è la prima regola, lo sanno anche i bambini!!! prima si terminano le ferie, poi si richiede la cassa integrazione, che è una soluzione estrema e che, soprattutto, paghiamo noi e non l'azienda. Invece i capi pensavano di poter risparmiare sulle ferie e passare subito la patata bollente alle casse dello stato, cioè alle nostre tasche. Per fortuna non gli sta andando come pensavano.
Altro elemento negativo che mi ha fatto davvero incazzare: moltissimi dipendenti, soprattutto i più giovani e, fra di loro, soprattutto quelli con un contratto a tempo determinato, si sono dimostrati del tutto ignoranti se non quasi completamente disinteressati a tutta la questione.
Dico, soprattutto i giovani con un contratto a termine che, non godendo della copertura della cassa integrazione, potrebbero essere lasciati a casa da un giorno all'altro senza preavviso.
Un mio collega, di alcuni anni più giovane, che lavora da noi da un annetto con un contratto di apprendistato, ha addirittura affermato "Tanto non mi possono mandare in cassa integrazione". No, certo, ma lo possono lasciare a casa anche domani.
Questa, secondo me, è la crisi. I dirigenti pensano di giocare con i soldatini come fossimo ancora negli anni '20, ed i dipendenti, a meno dei più anziani o dei più preparati, non conoscono nemmeno più i loro diritti.
Saluti

domenica 5 aprile 2009

'ndrangheta e criminalità organizzata

Mentre Berlusconi si fa ridere dietro dal mondo, mentre un popolo unito e coeso dietro ai simboli della CGIL attraversa Roma in maniera del tutto pacifica ma profondamente incazzata, mentre Brunetta non trova nulla di meglio da fare che definire tutto ciò una "scampagnata", mentre in Italia nasce la Guardia Nazionale, con la scusa di essere Onlus, movimento neo fascista e vivissimo, mentre tutto questo accade sotto i nostri occhi, vorrei segnalarvi l'ultimo intervento de l'Incarcerato, in merito alla 'Ndrangheta ed a Giuseppe Masciari, un imprenditore che dodici anni fa decise di denunciare un mal costune diffuso e che divenne, per questo, uno dei testimoni più importanti nei processo anti mafia. Da dodici anni, solo per aver fatto il suo dovere, vive nascosto con la moglie ed i due figli, vittime di uno Stato inesistente.
Un abbraccio a l'Incarcerato ed un incitamento a tutti a diffondere questa cosa e cercare di fare un pezzettino di più, nel nostro piccolo e non solo da dietro anonime tastiere (ma sarebbe già qualche cosa).
Saluti

giovedì 2 aprile 2009

La quotidianeità del Dipendente: nuovi soprusi

Non so se perchè sono uno che non riesce a stare zitto, o magari più sensibile a certi atteggiamenti, ma anche oggi mi sono ritrovato a dover affrontare un simpatico siparietto in ufficio, che andrò or ora raccontandovi.
Io lavoro nell'Ufficio Tecnico della solita azienda C, ma non dirò che mansioni svolgo perchè penso che, quanto accaduto, sia talmente privo di rispetto e stile che potrei essere l'ultimo barbone della strada, ed avere comunque il diritto/dovere di incazzarmi: ed infatti mi stanno ancora girando.
Ma veniamo all'accaduto.

Sono circa le 10 del mattino e nell'ufficio (un open space) sono al lavoro circa dodici persone. Io ed un collega siamo seduti ad un tavolo e stiamo verificando dei disegni tecnici. D'un tratto entra il delfino del Direttore, un ragazzo di circa trent'anni (mio coetaneo, ma anche questo dovrebbe essere un dato irrilevante), per parlare con un collega, ma riesce a muovere solo pochi passi, che gli suona il cellulare e lui risponde, con auricolare e microfono.
Si sa, questi ultimi due dispositivi costringono, talvolta, a parlare a voce un po' alta. Ad ogni modo A (lo chiameremo così), inizia la sua discussione con un cliente. Dopo pochi minuti il collega con cui sto lavorando di lamenta del fatto che A sta parlando a voce alta, mentre noi stiamo tentando di concentrarci per concludere il lavoro. Passano altri minuti ed A ancora non accenna a terminare, mentre altri colleghi iniziano a rumoreggiare, anche se in maniera molto sopita e timida.
Ad un certo punto mi stufo, anche solo per motivi basilari di educazione, e, attirata l'attenzione di A, gli faccio cenno di uscire per cortesia dall'ufficio.
A si blocca, impietrito, e prima mi fa una smorfia di disgusto come a voler dire "Ma come cazzo ti permetti di rompere le palle a me?", poi, non contento, si da un'abbondante sgrollata di pacco alla mia volta per sottolineare cosa pensi di me. Io, stupito dal comportamento, commento "Un Signore!", e torno al mio lavoro.
La telefonata si protrae ancora per qualche minuto, e quando A riattacca può finalmente dare sfogo a tutto il suo disappunto, per il fatto che un sottoposto (evidentemente ha una visione del lavoro ancora un po' fascista), abbia osato chiedergli, seppur cortesemente, di uscire.
Mi apostrofa con parole che qui non starò nemmeno a riportare, per circa cinque minuti, con tutti i miei colleghi presenti (per inciso, nessuno che si sia alzato a darmi man forte !!!), ma io che, come detto, sono un buono ma oltre un certo limite scoppio, non me ne sono stato zitto ed ho risposto a tono dicendogli "questo tuo atteggiamento strafottente del cazzo puoi anche risparmiartelo". Inoltre mi alzo dalla sedia e, mimandogli il gesto che lui mi aveva fatto, gli dico "a me, certi gesti, non li fai!".
Devo dire la verità, nonostante tutte le ragioni del mondo, avevo la pressione a mille, perchè a me 'ste situazioni mi stressano sempre un casino: non sono esattamente un guerriero. Ma alla fine, a ripensarci, la soddisfazione è stata grande, e sono sicuro che non finirà qui.
Sui prossimi sviluppi, vi terrò aggiornati.

Al di là della storiella, l'unica cosa che mi preme è far sapere in che accidenti di mondo del lavoro viviamo: diffondete questi fatti, e raccontatene altri, sempre di più, che si sappia che vince chi urla più forte e mostra i denti più lunghi.
Io però, per dirla chiaramente, ne ho le palle piene di giustificare e tollerare atteggiamenti di questo tipo. Se vogliamo uscire da questa cavolo di situazione ci vuole rispetto e serietà, non strafottenza e clientelismo.
La ciliegina sulla torta? domani ci sarà la riunione con il sindacato per via della Cassa Integrazione (sono sicuro che A non verrà, sicuro com'è di cadere sempre in piedi), e lunedì, senza alcun preavviso, alcuni miei colleghi saranno lasciati a casa. Nel frattempo, il Presidente della C da qualche giorno gira con un Mercedes nuovo da 200.000 €!!!
Questo è il rispetto, la classe e l'educazione della nostra classe dirigente.
Saluti