Sito denuclearizzato

venerdì 25 ottobre 2013

Società Pensante per Civati

Il dado è tratto. Questa Società Pensante, dopo lungo ragionare, si è decisa ad appoggiare la candidatura di Pippo Civati (classe 1975), quale candidato Segretario del PD l'8 Dicembre 2013. Per quel che vale, visto che questa Società Pensante è costituita da un sol uomo e da quelle poche decine che leggono i deliranti post, Pippo Civati sembra essere quel tono di sinistra che da troppo tempo manca al PD, eccessivamente preso fra antichi dissapori DS-Margherita, spartizione di poltrone, larghe intese centriste e Sindaci supereroi.
Mi convince (mi fa sperare), il manifesto di Civati, anche se lo slogan "cambiare cambiando" appare un po' retorico ed eccessivamente poetico (insomma, un po' ridicolo), perchè chiede di tornare a radici più sociali, ma fuori dai soliti schemi della vecchia nomenklatura (cui Cuperlo appartiene), a radici più democratiche, ma fuori dalle logiche del Sindaco d'Italia, bipolare ma non all'americana (inutile insistere, l'Italia non è un Paese bipolare, non lo è mai stata e non lo sarai mai). Questo affannarsi per appiattire le diversità delle correnti, dei movimenti, dei partiti è irrispettoso della variegata scena nazionale, cosa che è sempre stata un tratto distintivo della Sinistra, capace di fare sintesi fra tanta ricchezza. Civati sembra voler intercettare questi sentimenti, tornare a una sinistra che parla alla gente e al territorio, assieme a SEL, a Rodotà, a quel M5S che ormai si agita inconsulto senza una guida o un fine.
Forse non vincerà Civati, ma questo non importa: la politica va avanti per idee e ideali, nonostante negli ultimi vent'anni abbiano provato a stuprare la nostra coscienza convincendoci che le ideologie sono morte e i partiti con loro. Per fortuna c'è ancora qualcuno che non la pensa così, e prova a far valere un'idea, piuttosto che un pragmatico piano strategico.

Saluti

venerdì 18 ottobre 2013

Servizio Pubblico e l'intervista alla Bonev

Dico la verità: ieri sera ho iniziato a guardare l'intervista di Santoro alla Bonev, in onda all'interno di Servizio Pubblico. 
Dico la verità: dopo dieci minuti ho spento e sono andato a dormire, stanco e infastidito di dover sentire per l'ennesima volta sempre le stesse cose.
Penso che nessuno possa dubitare dell'essere antiberlusconiana di questa Società Pensante, ma credere ancora che interviste come quella di ieri possano in un qualche modo miglioare (perchè è questo il punto) la situazione nazionale, a vantaggio di un senso più critico verso certi comportamenti, mi pare utopico.
Non che non sia importante rilevare e presentare il malaffare in Italia, ma se l'intento di trasmissioni come quella di ieri è quello di risvegliare le coscienze... beh, vent'anni di tentativi hanno clamorasamente fallito. 
Il berlusconismo va combattuto dalla politica (assente), dallo stato sociale (ormai stremato) e forse dal centro destra stesso. Avete tuttavia notato come, dopo il clamoroso colpo di scena sulla fiducia al governo di qualche settimana fa, ora il PdL sia nuovamente compatto attorno a Silvio? beh, credo che trasmissioni come quella di ieri non facciano altro che agevolare la resurrezione del Caimano.
Aggiungo inoltre che il gossip non fa altro che spostare l'attenzione su altro, rispetto ai problemi reali della gente. Perchè Santoro non ha utilizzato il tempo della trasmissione per spiegare, per filo e per segno, cosa comporterà la manovra di stabilità? Credo che la gente abbia bisogno di essere nuovamente presa per mano, per poter uscire dalla situazione in cui versa il Paese, e ognuno dovrebbe dare il suo contributo.
Questo, ovviamente, non significa che tutti i contributi siano egualmente utili, perchè le visioni del mondo e della realtà sono evidentemente differenti. Ma è proprio su questo terreno che il Centro Sinistra e tutti i sostenitori di un modello sociale e democratico dovrebbero fare fronte comune.

Saluti

martedì 15 ottobre 2013

Voto segreto o voto palese?

La classe politica continua a ciarlare senza concludere nulla, e anzi aumentando il divario fra sè stessa e la gente. Il voto palese non è una questione "contro" Berlusconi (troppo semplicistico e riduttivo considerarla tale), ma una forma di chiarezza del lavoro dei parlamentari che noi paghiamo (non li votiamo ancora direttamente, speriamo presto). Quindi trovo squallida tutta la discussione nata perchè ha il solito sapore di difesa di posizione di rendita piuttosto che di onestà intellettuale. 
Spero che il Centro Sinistra non perda un'altra buona occasione per dimostrare di aver davvero deciso di tagliare i ponti con 20 anni di berlusconismo di cui (a fasi alterne, ben inteso), si è reso complice.

Saluti

mercoledì 9 ottobre 2013

Petizione per abolire la Bossi-Fini

Dopo l'ennesima vergognosa strage di Lampedusa, finalmente pare si stia muovendo qualche cosa anche a livello europeo, per fare fronte a un fenomeno (quello dell'immigrazione) che per troppo tempo è stato lasciato a carico dei singoli Stati interessati (Italia, Grecia, Spagna).
Ovviamente qui da noi si risvegliano mai sopiti venti razzisti, come la Lega che, per bocca principalmente di Salvini, spara a zero su tutto e tutti. Certo si capisce la situazione del partito celodurista: alle elezioni ormai si collezionano buchi nell'acqua, quindi si cerca di riallacciare un rapporto (ormai perso) con quella base istintiva e "di stomaco" che vuol solo sentirsi traquillizzata nel suo orticello.
Al di là delle note folkloristiche, volevo segnalare la petizione rilanciata da Repubblica per la proposta di abolazione della Bossi-Fini.
Qui il link.

Saluti

mercoledì 2 ottobre 2013

19 anni di Berlusconi, e poi?

In questi giorni si sta consumando un bel dramma all'italiana.
Il Centro Destra è spaccato perchè di colpo si è svegliato da 19 anni di sogni a occhi aperti, e si è reso conto che, ben presto, il leader Maximo non sarà più tra noi (in senso politico, è ovvio): si apre quindi un grosso problema di successione, visto che nel suddetto periodo temporale nessuno ci ha mai pensato. 
Da questo punto di vista le "larghissime" intese, magari con orizzonti temporali al 2015, sembrano la soluzione meno peggio per scongiurare l'altrimenti inevitabile estinzione politica: chi voterebbe mai un Alfano o un Cicchitto, se non si accodassero al carro di Letta?
Ed ecco il secondo interessante punto: Letta sta raccogliendo attorno al PD (o sarebbe meglio dire attorno a sè?!?), tutti quei moderati che, assieme al Partito Democratico, possano far proseguire il Governo e dare una parvenza di stabilità italiana al Mondo intero. Da qui a sospettare (temere) il ritorno in tempi più o meno brevi a nuova forma di DC il passo è corto.
Quindi resta il Centro Sinistra, il PD, contento della forse-fine del Caimano ma teso per scenari che lo metterebbero a dura prova: entrare nel Partito Popolare Europeo? accordarsi con i transfughi del PdL-Forza Italia? fondersi con una componente troppo centrista e troppo liberista?
Quello che non è riusciuta a fare la Sinistra in 19 anni è riuscito a realizzarlo il partito stesso di Berlusconi (e forse era prevedibile che le cose sarebbero andate così), e quindi dovremmo essere tutti contenti del fatto che, a breve, si tornerà finalmente a fare politica. Di contro la fine di un'era, come sempre, lascia un vuoto: che faranno ora i peones dell'antiberlusconismo?
Un altro interessante punto sarà vedere quanto tempo ci metteranno i tanti volti ignoti della politca a saltare sul carro dei vincitori.
C'è un bellissimo film sulla Grande Guerra e i partigiani italiani "I Piccoli Maestri", tratto dall'omonimo libro autobiografico di Luigi Meneghello. Nel finale si vedono due dei protagonisti che si fumano una sigaretta e chiacchierano del futuro nella Padova liberata (già, la mia Padova), mentre alcuni Alleati portano via un fascista. Improvvisamente, da una bottega, esce un uomo che gridando "fascista!" spara alle spalle dell'arrestato. I due giovani partigiani intervengono, inorriditi per la viltà del gesto, e bloccano l'assassino urlandogli in faccia, con tutta la frustrazione del caso, "Dov'eri tu, quando c'era da combattere?".
Questa trovo che sia una delle più celebri scene del cinema italiano, perchè in pochi istanti condensa l'essenza del trasformismo e dell'opportunismo nazionale.

Saluti

martedì 1 ottobre 2013

Paese che vai, Stupidità che trovi

Fra ieri e oggi si è consumato il cosiddetto "shut down" americano. Tutti i servizi di pubblica utilità non essenziali sono stati sospesi, perchè l'erogazione degli stipendi dei rispettivi dipendenti è stata bloccata.
Come mai tutto ciò? Un ricatto. O Obama rinuncia alla riforma del sistema sanitario (che, lo ricordo, garantirebbe copertura a 30-40 milioni di americani al momento completamente scoperti), oppure la destra americana non approva l'aumento della tassazione proposto dal Presidente.
Non si trova l'accordo e la destra blocca i lavori determinado, per l'appunto, lo "shut down".
Ormai è evidente (come se ce ne fosse stato bisogno) che destra e sinistra, in qualsiasi angolo del Pianeta, hanno visione del mondo differenti. Liberale la prima, più socialista la seconda; maggiormente orientata verso gli interessi di pochi la prima, decisamente più dedita alla comunità la seconda; servizi pubblici solo per chi può pagarli la prima, servizi pubblici di base garantiti per tutti la seconda.
Negli ultimi vent'anni queste fondamentali differenze sono state smarrite, anche e soprattutto per colpa dei politici di entrambe gli schieramenti che, nel disperato tentativo di accaparrarsi i voti dei moderati e degli indecisi, hanno smesso di parlare chiaro. Al contrario, hanno provato a spiegarci che i partiti erano morti e hanno provato a convincerci che perfino le ideologie erano scomparse. 
Secondo me questi discorsi sono una marea di stupidaggini, e quanto sta accadendo in America, in Italia e nel resto del mondo ne è una chiara riprova.
Speriamo solo che anche i politici se ne accorgano.

Saluti