Papa Ratzinger, nel discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, esprime concetti a dir poco oscurantisi. Innanzitutto dipinge come una minaccia l'educazione sessuale e civile, che la Scuola Statale propone (mai abbastanza) agli studenti poichè, secondo il Pontefice, questi insegnamenti minaccerebbero la libertà religiosa. Altro e forse maggior pericolo per la libertà religiosa sarebbe il monopolio statale in fatto di educazione, e di scelte e decisioni etiche, come per esempio il fine vita e l'aborto.
Questa Società Pensante non ha mai posto preclusioni particolari contro la religione (qualsiasi), a patto che questa sapesse e potesse convivere con alcuni concetti base come la laicità dello Stato e la facoltà di ogni uomo di poter decidere del proprio futuro. Si può quindi dire che le preclusioni siano non tanto contro la religione in sè, ma contro le istituzioni umane che diffondo il credo. Ebbene, i modi con cui il Pontefice ha espresso le posizioni vaticane sui temi sopra citati direi che sono piuttosto preoccupanti, perchè la logica conseguenza che qualcuno potrebbe trarre è la seguente: o lo Stato cambia rotta o serve che qualche organo o organismo inserito nella società sviluppi forme antagoniste per arginare i rischi, che la religiosità corre. Di più: meglio le scuole private (cattoliche) delle pubbliche. Parola d'ordine: sussidiarietà.
Non so se è perchè sto conducendo un'appassionata lettura de "La Lobby di Dio" di Ferruccio Pinotti, ma quelli sopra descritti mi sembrano proprio alcuni terreni tanto cari a Comunione e Liberazione ed alla Compagnia delle Opere, che nel sociale fanno soldi a palate con la scusa di portare la parola di Cristo fra la gente.
Saluti
Questa Società Pensante non ha mai posto preclusioni particolari contro la religione (qualsiasi), a patto che questa sapesse e potesse convivere con alcuni concetti base come la laicità dello Stato e la facoltà di ogni uomo di poter decidere del proprio futuro. Si può quindi dire che le preclusioni siano non tanto contro la religione in sè, ma contro le istituzioni umane che diffondo il credo. Ebbene, i modi con cui il Pontefice ha espresso le posizioni vaticane sui temi sopra citati direi che sono piuttosto preoccupanti, perchè la logica conseguenza che qualcuno potrebbe trarre è la seguente: o lo Stato cambia rotta o serve che qualche organo o organismo inserito nella società sviluppi forme antagoniste per arginare i rischi, che la religiosità corre. Di più: meglio le scuole private (cattoliche) delle pubbliche. Parola d'ordine: sussidiarietà.
Non so se è perchè sto conducendo un'appassionata lettura de "La Lobby di Dio" di Ferruccio Pinotti, ma quelli sopra descritti mi sembrano proprio alcuni terreni tanto cari a Comunione e Liberazione ed alla Compagnia delle Opere, che nel sociale fanno soldi a palate con la scusa di portare la parola di Cristo fra la gente.
Saluti