Sito denuclearizzato

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sabato 27 aprile 2013

Il Governo Letta

Mentre Grillo si lamenta, urla, si dimena, grida i suoi improperi, nasce il Governo Letta, composto da 21 ministri con alcuni "tecnici", nove esponenti PD, cinque esponenti PdL e due di Scelta Civica. Staremo a vedere, anche se devo dire che alcuni nomi sono davvero nuovi. Detto questo, ci tengo a ribadire il mio assoluto dissenso contro il patto scellerato PD-PdL, un accordo con coloro i quali hanno portato questo Paese allo sfascio. Certo, una buona fetta di responsabilità la possiede pure il PD, ma in questo momento si poteva essere coraggiosi, fare la differenza, sfidare sia Grillo che Berlusconi su terreni a loro sconosciuti: il senso civico e le proposte politiche. Invece ha preso il via il Governo Letta. Perchè esprimere forte un pensiero e una ideologia deve essere anti italiano? perchè dire che Brunetta ha devastato la Pubblica Amministrazione, che certo andava riformata, non è "politically correct"? perchè in questo frangente ci siamo vestiti di un abito ipocrita al solo scopo di salvare la faccia? caro PD, come ho già avuto modo di scrivere, il popolo queste cose non le capisce. Cosa volete, noi siamo gente semplice, ci si accontenta di poco come un colpetto al falso in bilancio, qualche investimento per ripartire, l'ineleggibilità di Berlusconi. Poca roba, insomma, che però avrebbe fatto la differenza e ridato un po' di fiducia a questo nostro cuore sinistrorso duramente provato dagli ultimi vent'anni e dai tanti rospi ingoiati. Invece non c'è stata nemmeno questa soddisfazione. Noi, sempre per il solito senso civico, a far patti con il Diavolo, mentre il Diavolo se la ride gongolando perchè anche questa volta ce l'ha fatta, ne è uscito vincitore, con buona pace del senso comune e dello spirito nazionale.
Come detto, tuttavia, è ancora presto per fare commenti, voglio (devo) continuare ad avere fiducia, anche se è dura. E poi, diciamoci la verità, alcuni esponenti ciellini mi lasciano molto perplesso. Lupi alle infrastrutture? si pensa di far ripartire il nostro Belpaese con gli amici degli amici? mah, staremo a vedere.

Saluti

mercoledì 22 agosto 2012

Meeting, Kermesse e prezzi bollenti

Eh sì, anche quest'anno ci siamo. A dire il vero ci siamo già da qualche giorno con il Meeting di Rimini ad infiammare gli animi in questa Estate fin troppo bollente. Gli animi proprio oggi si sono infiammati per Roberto "il Celeste" Formigoni, tornato fra la sua gente a cercare una spalla su cui sfogare mesi di frustranti controlli e richieste di giustificazioni. Com'è difficile la vita in uno Stato democratico, in cui, ad un certo punto, alle funzioni pubbliche viene chiesto di rendere conto di determinati operati. 
Ad ogni modo Formigoni sarà giudicato, colpevole o innocente lo stabiliranno i giudici. Il Meeting, invece, è diventato ormai da qualche anno una necessaria e quasi obbligata passerella per uomini politici e di affari. Chi conta e chi vuole contare calca i tappeti dei padiglioni della Fiera di Rimini, in questo periodo, perchè il popolo ciellino è da cullare e corteggiare, se si vuole combinare qualche cosa. 
Chissà perchè, però, al Meeting non si proferisce verbo sul come l'Italia dovrebbe uscire dalla crisi. L'Italia, questa strana democrazia cui tutti noi apparteniamo e nella quale ci riconosciamo (o dovremmo riconoscerci), e non solo la quota parte d'Italia facente capo ad un movimento per pochi.

Saluti

lunedì 10 gennaio 2011

Una Chiesa Medievale

Papa Ratzinger, nel discorso di inizio anno al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, esprime concetti a dir poco oscurantisi. Innanzitutto dipinge come una minaccia l'educazione sessuale e civile, che la Scuola Statale propone (mai abbastanza) agli studenti poichè, secondo il Pontefice, questi insegnamenti minaccerebbero la libertà religiosa. Altro e forse maggior pericolo per la libertà religiosa sarebbe il monopolio statale in fatto di educazione, e di scelte e decisioni etiche, come per esempio il fine vita e l'aborto.
Questa Società Pensante non ha mai posto preclusioni particolari contro la religione (qualsiasi), a patto che questa sapesse e potesse convivere con alcuni concetti base come la laicità dello Stato e la facoltà di ogni uomo di poter decidere del proprio futuro. Si può quindi dire che le preclusioni siano non tanto contro la religione in sè, ma contro le istituzioni umane che diffondo il credo. Ebbene, i modi con cui il Pontefice ha espresso le posizioni vaticane sui temi sopra citati direi che sono piuttosto preoccupanti, perchè la logica conseguenza che qualcuno potrebbe trarre è la seguente: o lo Stato cambia rotta o serve che qualche organo o organismo inserito nella società sviluppi forme antagoniste per arginare i rischi, che la religiosità corre. Di più: meglio le scuole private (cattoliche) delle pubbliche. Parola d'ordine: sussidiarietà.
Non so se è perchè sto conducendo un'appassionata lettura de "La Lobby di Dio" di Ferruccio Pinotti, ma quelli sopra descritti mi sembrano proprio alcuni terreni tanto cari a Comunione e Liberazione ed alla Compagnia delle Opere, che nel sociale fanno soldi a palate con la scusa di portare la parola di Cristo fra la gente.

Saluti

venerdì 31 dicembre 2010

Moralismo e Sussidiarietà: parole chiave di CL

Come ho già avuto modo di raccontare (qui) in questa Società Pensante, è uscito il libro di Ferruccio Pinotti "La Lobby di Dio", il primo libro inchiesta su Comunione e Liberazione e la Compagnia delle Opere. 
Babbo Natale ha letto la mia letterina, ed ha ben pensato che fosse il caso mi documentassi in proposito, e così ho trovato sotto l'albero il volume, acquistato rigorosamente da Feltrinelli.
Non ho letto che le prime pagine, ma fin da subito le due parole chiave per raccontare e capire il mondo ciellino sono morale e sussidiarietà, che per altro tornano perfettamente con taluni comportamenti di mie colleghi vicini al movimento.
"Non mi importa che il Premier sia un mafioso o un massone", mi disse fuor dai denti un collega, con il quale un giorno ci trovammo a discutere del concetto di Presidente del Consiglio, "se fa bene il suo lavoro e ha buone idee per me va bene". Evidentemente questa idea è profondamente sbagliata, perché getta completamente in secondo piano la questione morale ed il fatto che un determinato comportamento sia giusto o sbagliato; è però perfettamente coerente con il totale superamento, per l'appunto, della morale nel movimento ciellino, così come ben documentato da Pinotti. Quest'ultimo cita alcuni passi di un articolo di Gad Lerner, apparso su Repubblica il 28 Agosto 2010 ed incentrato sul Meeting di Rimini, dal titolo "La crociata di CL contro il moralisti", proprio sulla questione morale internamente a CL. 
Il secondo concetto fondante è sussidirietà, cioè l'affidamento della gestione di servizi sociali (e non) a livelli istituzionali sempre più vicine ai cittadini, o ai privati. In questo meccanismo lo Stato delega alle Regioni, che delegano alle Province, che delegano ai Comuni: lo Stato in definitiva non fornisce servizi (come avviene nelle sue strutture tipo INPS, per fare un nome), ma aiuta a garantirli con aiuti ad una rete fortemente radicata sul territorio. In questo meccanismo in cascata CL ha posto la sua forza imprenditoriale, grazie soprattutto al fatto che, negli anni, è riuscita a insediare suoi uomini in ruoli chiave dei diversi stadi di questa piramide. Dal Parlamento Europeo (Mario Mauro, presidente dei deputati del PdL al Parlamento Europeo), al Governo (Lupi è forse il punto di riferimento più chiaro ed evidente), dai Presidenti di Regione (Formigoni su tutti), ai Sindaci (per esempio, qui a Padova, Flavio Zanonato), dai Banchieri (Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo), alle cooperative (ahimè la COOP, con Vincenzo Tassinari suo Presidente per l'Italia). Questo per citare solo alcuni nomi, che compaiono nelle pagine di Pinotti. 
Da queste poche righe, si può già intuire come la struttura ciellina (sia organizzativa interna che come presenza sul territorio), sia tale da consentire un sistema di deleghe e, per l'appunto, sussidiarietà ad imprese amiche, a persone fidate, e società vicine al movimento, in quasi ogni ambito della vita civile. Certo questo non accade dappertutto, e forse l'esempio più chiaro e lampante è la Regione Lombardia, dove Formigoni ha costruito il suo impero su queste basi.
Per citare Pinotti "in Lombardia, per esempio, non si privatizza il pubblico ma si statalizza il privato, centralizzandone il controllo" ("La Lobby di Dio", pag. 30).

Saluti

martedì 23 novembre 2010

La Lobby di Dio

Rilancio su questo blog l'uscita del libro "La Lobby di Dio: affari e politica, la prima inchiesta su Comunione e Liberazione", un libro di 480 pagine di Ferruccio Pinotti e Giovanni Viafora, sulle fortune e gli intrighi che vedono come protagonista Comunione e Liberazione, la cratura di Don Giussani e braccio "spirituale" della Compagnia delle Opere.
Per quanto riguarda i due autori, il primo è un giornalista padovano di lungo corso e già autore, fra gli altri, de "L'unto del Signore", un libro inchiesta sulle fortune di Berlusconi, il secondo un giovane laureato in giurisprudenza con già un notevole bagaglio di esperienza sulle spalle.
Vi consiglio la lettura dell'articolo comparso il giorno 22 Novembre su "Il Mattino di Padova", decisamente interessante e tale da fa venire l'acquolina in bocca.

Saluti