Sito denuclearizzato

martedì 21 dicembre 2010

Vanno in scena gli italiani

Sono stanco di dire "questa è l'Italia". Quante volte ci siamo trovati davanti al malaffare, all'inciucio, allo svicolare le regole e la legge e, quasi sornioni e con una piccola punta d'orgoglio, abbiamo commentato "Questa è l'Italia"? Ebbene, trovo che questa affermazione non sia corretta. L'Italia è un bel paese, io amo il nostro stivale che si incunea nel Mediterraneo, ed amo la gente che lo popola, ricca di tradizioni, culture e colori. Quello che non mi va giù sono alcuni italiani, quelli della peggior specie. Casini e molti dei nostri politici attuali fanno parte di questa categoria, sempre pronti a balzare sul carro del vincitore, senza troppe remore, come quei fascisti che, dopo la caduta del Duce, sono saltati al fianco del CLN dicendo che loro sì, erano contrari fin dall'inizio al regime. Ora Casini apre a Berlusconi, dopo aver tentato la spallata e dopo che si apre davvero la possibilità di un'alleanza allargata, da FLI a SEL, per cambiare le regole del gioco, prima fra tutte la legge elettorale. Da buon democristiano della peggior specie, Casini non ci sta e ritratta, sempre in bilico fra due posizioni, valutando di momento in momento la più vantaggiosa.
Al gruppo dei pessimi italiani fa parte anche il Ministro Matteoli, dalle dichiarazioni del quale si capisce che il super vertice d'emergenza, con cui ha convocato ieri ANAS, Ferrovie dello Stato e Autostrade per l'Italia, per rispondere dei problemi sorti a causa della neve, si è concluso in un nulla di fatto. Nessuno pagherà, come sempre, e a farne le spese saranno i soliti cittadini, vittime di un sistema clientelare e di amicizie, che dispensa solo delusioni. Come al solito non è colpa di nessuno.
Grazie a questi italiani, che rovinano l'immagine del nostro paese all'estero e che, invariabilmente, deprimono i cittadini e la vita sociale del nostro stivale.

Saluti

1 commento:

nonno enio ha detto...

si vede che i soldi non cisono! E inutile fare proclami in TV, nessuno aveva creduto che i cittadini sarebbero potuti essere risarciti.