In Germania la CDU, il partito cristiano democratico della cancelliera Angela Merkel, ha subito forti colpi nelle elezioni regionali dei Land della Turingia, Saarland e Sassonia. Il vero exploit di queste consultazioni locali e' pero' quello del partito di sinistra Die Linke (nata dalla fusione fra i post comunisti e l'ala sinistra della SPD), il cui segretario Oskar Lafontaine porta a casa addirittura un + 18% rispetto alle precedenti consultazioni in Saarland. Die Linke e' il secondo partito nei land dove si e' votato.
Nel complesso anche la SPD tiene bene.
Nel frattempo, forse sull'onda emotiva dello "Yes We Can" di Obama, in Giappone dopo circa 50 anni di dominio liberaldemocratico, vincono i democratici di Yukio Hatoyama conquistando in Parlamento oltre 300 seggi su 480 (i numeri finali ballano fra 302 e 350). Da sottolineare come, in perfetto stile democratico, l'attuale Premier abbia dato spontaneamente le dimissioni assumendosi le colpe del tracollo elettorale: potere del rispetto delle regole del gioco e di un buon senso di etica pubblica.
Sordi ai richiami dell'estero che, forse, portano voci di leggera insofferenza verso le politiche neo liberiste e capitaliste, verso i guerrafondai e gli estremismi di destra, in Italia continuiamo a barcamenarci con un Premier che dichiara guerra alla stampa nazionale ed estera, nonche' addirittura all'Avvenire, la voce della CEI.
Manco a dirlo in Europa vedono il nostro Premier come il fumo negli occhi, e non certo per le sue doti e virtu', tanto che i quotidiani continuano a battere dichiarazioni di guerra, domandandosi come possa essere possibile che in un Paese come l'Italia il Presidente del Consiglio si permetta di querelare un quotidiano (La Repubblica) per aver posto delle domande di interesse pubblico.
Saluti
Nel complesso anche la SPD tiene bene.
Nel frattempo, forse sull'onda emotiva dello "Yes We Can" di Obama, in Giappone dopo circa 50 anni di dominio liberaldemocratico, vincono i democratici di Yukio Hatoyama conquistando in Parlamento oltre 300 seggi su 480 (i numeri finali ballano fra 302 e 350). Da sottolineare come, in perfetto stile democratico, l'attuale Premier abbia dato spontaneamente le dimissioni assumendosi le colpe del tracollo elettorale: potere del rispetto delle regole del gioco e di un buon senso di etica pubblica.
Sordi ai richiami dell'estero che, forse, portano voci di leggera insofferenza verso le politiche neo liberiste e capitaliste, verso i guerrafondai e gli estremismi di destra, in Italia continuiamo a barcamenarci con un Premier che dichiara guerra alla stampa nazionale ed estera, nonche' addirittura all'Avvenire, la voce della CEI.
Manco a dirlo in Europa vedono il nostro Premier come il fumo negli occhi, e non certo per le sue doti e virtu', tanto che i quotidiani continuano a battere dichiarazioni di guerra, domandandosi come possa essere possibile che in un Paese come l'Italia il Presidente del Consiglio si permetta di querelare un quotidiano (La Repubblica) per aver posto delle domande di interesse pubblico.
Saluti
7 commenti:
Finirà anche per noi questo scandalo, finirà. Sai, quando stai per toccare il fondo e ti senti perduto, succede che con un bel colpo di reni raddrizzi il tiro e ce la fai. Sarà così anche per noi.
Vorrei tanto, anche solo per un attimo, avere l'ottimismo che ha pia...ma non arrendiamoci, bisogna resistere!
A presto:)
Interessante il post di loris sul suo blog "a sinistra"...
In quei Paese la gente ragiona ancora con la propria testa. Qui oramai molti sono abbacinati dai media ed in più aggiungiamo che se l'esecutivo fa piangere l'opposizione non fa certo sorridere....
Attenzione però a come è composto il partito democratico giapponese, il nostro al confronto sembra democrazia proletaria...
Per il resto vediamo, certo i partiti conservatori di molte parti del mondo pagano una crisi da loro stessi avallata con certe politiche dissennate.
Speriamo sia un'inversione di tendenza, proprio sulla scia di Obama. Per quanto riguarda La CEI, il Giornale e Berlusca, a me pare tutta una pantomima per distrarre, come al solito, da problemi più seri.
Alla prima leggina che fa comodo al Vaticano tornerà la quiete.
Do ut des.
Purtroppo temo sia un po' come dice Lucien. Non sarebbe nè la prima nè l'ultima volta.
Saluti e grazie a tutti per i commenti e la partecipazione
Posta un commento