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mercoledì 21 maggio 2014

Il motivo per cui ritengo che il M5S non sarebbe in grado di governare

Ieri, in prima serata, è andato in onda uno speciale di Bersaglio Mobile, programma di La7 diretto da Mentana, che aveva come tema tre interviste secche e separate ai rappresentati dei tre maggiori partiti italiani: PD, Forza Italia e M5S.
Per il PD era presente Renzi, che con la sua solita verve (che può piacere o non piacere, e a me personalmente non piace sempre, perchè mi pare di ascoltare un bravo boy scout), ha snocciolato i risultati del Governo e la visione futura dei prossimi mesi: ha presentato una strategia politica. 
Una volta alzatosi dalla poltrona, il Premier in carica ha lasciato il posto a Berlusconi, che con i suoi soliti vaneggiamenti fra passato e passato, a mio giudizio non ha detto nulla di nuovo nè, tanto meno, ha presentato una prospettiva per le europee e per l'Italia. 
In ultima, sulla poltrona di Mentana, ha preso posto Di Battista.
Ascoltando il rappresentante del M5S, inizialmente, avevo l'impressione di ascoltare un esponente di sinistra, o per lo meno di quella sinistra che a volte manca, che parla chiaro, che dell'antiberlusconismo fa un valore, che ha una strategia sociale a supporto dei più deboli. Devo dare atto a Di Battista di aver imparato come muoversi davanti alle telecamere e, al di là di questo, di aver presentato anche lui una strategia politica. Tale strategia risulta tuttavia zoppa, e questo mi si è palesato nel prosieguo dell'intervista. 
Di Battista raccontava dei suoi primi mesi in Parlamento, del fatto che lui interloquiva spontaneamente con i rappresentati giovani del PD (ha citato più volte Civati), perchè lui ha votato sempre a sinistra e gli sembrava logico comportarsi in questo modo. Quando però, con i suoi colleghi, ha visto cosa combinava il PD sotto il Governo Letta e assieme a Berlusconi, allora ha capito tutto, e si è vergognato e ha iniziato la sua guerra (proprio così l'ha definita).
Primo aspetto che mi ha riportato alla realtà delle cose: vorrei ricordare a Di Battista e (soprattutto) a tutti quelli che votano M5S, che a Febbraio dell'anno scorso, quando il PD vinse le elezioni privo tuttavia di una maggioranza assoluta, Bersani chiese per primi ai 5Stelle di formare un Governo, ma questi risposero a rutti e scoregge. Solo a valle di quell'episodio Bersani rimise il mandato, Letta fu scelto da Napolitano e, ahinoi, iniziò il Governo delle larghe intese.
Quindi, secondo me, prima di confermare sornione che il M5S voterebbe ogni buon provvedimento, Di Battista dovrebbe spiegare agli elettori perchè se ne sta all'opposizione quando sarebbe potuto essere al Governo da più di 12 mesi.
Secondo. Di Battista accusa Renzi di togliere legittimità al voto europeo, affermando che non si tratta di un test interno. In parte gli dò ragione: Renzi è sotto pressione e ha perso la spavalderia di qualche mese fa. Dall'altro, però, è corretto dire che il voto europeo non deve intaccare in alcun modo gli equilibri interni, ci mancherebbe altro. Inoltre fino a qualche mese fa Grillo (e il suo Movimento), sbraitavano a percentuali superiori al 50%, oggi definiscono "una vittoria" riconfermare il 25%. Anche il M5S si sta rendendo conto che una cosa è giocare allo sfascia tutto e altro è fare i conti con i numeri delle elezioni? Non saranno pure loro preoccupati?
Terzo. Il rappresentante pentastellato afferma che, se le europee sanciranno percentuali superiori al 25% per il M5S si dovrà andare al voto in Italia, e quando Mentana lo incalza chiedendogli se per caso gli italiani non li vedano ancora come dei ragazzi pieni di buona volontà ma privi di esperienza, lui risponde, che da Febbraio dell'anno scorso hanno studiato e imparato molto, e si sentono assolutamente nella condizione di poter governare questo Paese. Un anno è sufficiente per poter governare? dovrei fidarmi un un "ho studiato molto"? Mi spaventa. Ma il passaggio che mi ha colpito non è tanto questo quanto il seguito. In caso di vittoria del M5S a delle ipotetiche elezioni politiche lo stesso Di Battista ammette che sarebbe difficile arrivare a percentuali da maggioranza assoluta (curioso come uno studio televisivo possa cambiare prospettive rispetto a una piazza), e quindi sarebbe necessario fare delle alleanze. Fatemi capire: quando ci provano gli altri non va bene (è Mafia, dice Di Battista testualmente), ma se lo fanno i 5S allora tutto a posto? inoltre Di Battista afferma che per fare le alleanze andrebbero in Parlamento con 3 proposte (reddito di cittadinanza, ripristino del reato di falso in bilancio, introduzione di una legge che non permetta ai condannati di entrare in Parlamento), e che sarebbe a quel punto responsabilità delle altre forze politiche rifiutarsi di fare quelle riforme che l'Italia aspetta. Ma non fu la stessa cosa che accadde, alla rovescia, con Bersani? il M5S si rifiutò di fare un Governo con il PD e si assunse la responsabilità di lasciare il Paese nella melma in cui è stato finchè non è arrivato Renzi.
Ecco, l'intervista di Di Battista mi ha fatto riflettere e mi ha dato l'ennesima conferma che, a fronte di tanti proclami, il M5S non sarebbe ancora in grado di governare e invece continua a presentarsi come completamente scollegato dalla realtà contingente in cui ci viviamo.

Saluti

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