... la plastica con cui quotidianamente abbiamo a che fare (bottiglie, involuscri, contenitori, ecc), non è biodegradabile ma fotodegradabile. Cosa significa? che non esiste alcun processo biologico di "digestione" o scomposizione delle catene polimeriche (le "molecole" che costituiscono la plastica), per via biologica.
Quello che invece accade è una rottura di tali catene per esposizione ai raggi UV (e quindi alla luce del Sole), in segmenti sempre più piccoli. Quinid, oltre al classico "scolorimento" della plastica per esposizione prolungata alla luce del Sole, questa tende a infragilire e a sbriciolarsi, diventando quindi sempre più inquinante. Il limite di tale scomposizione? piuttosto avanzato, tant'è che spesso e volentieri in mare e sulla terra ferma molti organismi viventi muoiono soffocati per l'ingestione di queste scaglie di plastica, spesso molto piccole.
Saluti
Quello che invece accade è una rottura di tali catene per esposizione ai raggi UV (e quindi alla luce del Sole), in segmenti sempre più piccoli. Quinid, oltre al classico "scolorimento" della plastica per esposizione prolungata alla luce del Sole, questa tende a infragilire e a sbriciolarsi, diventando quindi sempre più inquinante. Il limite di tale scomposizione? piuttosto avanzato, tant'è che spesso e volentieri in mare e sulla terra ferma molti organismi viventi muoiono soffocati per l'ingestione di queste scaglie di plastica, spesso molto piccole.
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