Buon Santo Stefano a tutti, buon Natale e buone Feste, catalizzate dal Papa che cade, ora rockstar anche lui, come il nostro Premier, ed oggetto delle attenzioni di qualche Grupy.
Ma in questo Natale 2009, come ogni anno, ci sono anche altre cose, oltre alle cene ed ai bagordi, che sarebbe bene ricordare. Per dirne una l'alluvione in Toscana e Liguria, che ha coinvolto centinaia di persone, fra cui (ahime') i miei zii di Lucca.
Il Serchio (il fiume di Lucca, per l'appunto), ha rotto gli argini proprio all'altezza di Santa Maria a Colle (dove vivono i miei parenti), verso le 5 di mattina del 25 Dicembre, costringendo qualche centinaio di famiglie a lasciare le case. I miei zii erano da noi a Padova per le Feste ma se ne sono dovuti tornare a casa di corsa, non appena appresa la notizia dell'alluvione. La loro casa e' una vecchia casa della campagna toscana, che loro con sforzi e sacrifici hanno rimesso in sesto. Consta di una splendida cantina con volte a botte in mattoni a vista, e tre piani sopraterra. Inizialmente un vicino aveva parlato di acqua fino al primo piano poi, fortunatamente, nel corso della giornata le notizie sono arrivate piu' precise: circa trenta centimetri di acqua a piano terra. Il che, tuttavia, significa cantina completamente allagata, gran parte del mobilio quanto meno da risistemare ed elettrodomestici da buttare, per non parlare della seconda auto e del camper.
Un dramma, nel quale abbiamo cercato un minimo di luce attraverso questa nostra rete italiana lenta ed obsoleta, e trovata solo in qualche sporadica notizia nei blog e nelle pagine di privati. Non un cenno all'emergenza sul sito del Comune di Lucca, non uno sul sito della Provincia di Lucca ne', tantomeno, della Protezione Civile della Toscana, se non in tarda serata allo scadere ormai dello stato d'emergenza che era stato prolungato fino alle 18 di ieri sera.
Queste sono le vacanze di Natale, talvolta, in questo nostro Paese dimentico del terremoto dell'Abruzzo, per dirne una, e di tutte quelle crisi ed emergenze alle quali, una volta spenti i riflettori (talvolta non si accendono nemmeno), nessuno pensa piu'.
Saluti
Ma in questo Natale 2009, come ogni anno, ci sono anche altre cose, oltre alle cene ed ai bagordi, che sarebbe bene ricordare. Per dirne una l'alluvione in Toscana e Liguria, che ha coinvolto centinaia di persone, fra cui (ahime') i miei zii di Lucca.
Il Serchio (il fiume di Lucca, per l'appunto), ha rotto gli argini proprio all'altezza di Santa Maria a Colle (dove vivono i miei parenti), verso le 5 di mattina del 25 Dicembre, costringendo qualche centinaio di famiglie a lasciare le case. I miei zii erano da noi a Padova per le Feste ma se ne sono dovuti tornare a casa di corsa, non appena appresa la notizia dell'alluvione. La loro casa e' una vecchia casa della campagna toscana, che loro con sforzi e sacrifici hanno rimesso in sesto. Consta di una splendida cantina con volte a botte in mattoni a vista, e tre piani sopraterra. Inizialmente un vicino aveva parlato di acqua fino al primo piano poi, fortunatamente, nel corso della giornata le notizie sono arrivate piu' precise: circa trenta centimetri di acqua a piano terra. Il che, tuttavia, significa cantina completamente allagata, gran parte del mobilio quanto meno da risistemare ed elettrodomestici da buttare, per non parlare della seconda auto e del camper.
Un dramma, nel quale abbiamo cercato un minimo di luce attraverso questa nostra rete italiana lenta ed obsoleta, e trovata solo in qualche sporadica notizia nei blog e nelle pagine di privati. Non un cenno all'emergenza sul sito del Comune di Lucca, non uno sul sito della Provincia di Lucca ne', tantomeno, della Protezione Civile della Toscana, se non in tarda serata allo scadere ormai dello stato d'emergenza che era stato prolungato fino alle 18 di ieri sera.
Queste sono le vacanze di Natale, talvolta, in questo nostro Paese dimentico del terremoto dell'Abruzzo, per dirne una, e di tutte quelle crisi ed emergenze alle quali, una volta spenti i riflettori (talvolta non si accendono nemmeno), nessuno pensa piu'.
Saluti
3 commenti:
è incredibile come la vita sia così stronza.Mentre tante famiglie pranzavano beate e molte persino ignare di ciò che stava accadendo a pochi km da loro tanta gente era costretta ad abbandonare le loro case.Ho una pena sul cuore.E mi domando il xkè di tutto ciò,senza trovare risposta.Dio ha forse chiuso gli occhi e non ci guarda più? Mi stavo chiedendo se in questo giorno di festa potrei essere di aiuto a qualcuno.Qualcuno me lo dica per piacere...mi basterebbe percorrere pochi km da Cecina...ma non vorrei essere di intralcio.C'è un qualcosa che posso fare?
Paese dalla memoria corta ed a volte, in relazione al presente media dalla capacità d'attenzione assai labile....
Mi spiace molto per i tuoi zii. Per quel che vale, sono davvero con il cuore loro vicino.
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