Ci voleva un Sarkozy nel bel mezzo del ciclone sull'immigrazione per proporre un'idea tanto semplice quanto avversata dall'immenso (e ricchissimo) mondo finanziario e (ahimè) non solo. Un'idea che oramai da diversi anni gira negli ambienti più innovativi ed "alternativi" ma che, per esempio da noi, non ha mai trovato terreno fertile, per il semplice motivo che va a toccare interessi miliardari: l'idea in questione è la tassazione delle transazioni finanziarie.
Con poche ma semplici parole il Presidente francese afferma:
"La tassazione delle transazioni finanziarie - ha detto Sarkozy all'Assemblea dell'Onu - possiamo deciderla adesso. Perché aspettare? La finanza si è mondializzata, in nome di cosa noi non dovremmo chiedere alla finanza di partecipare al riequilibrio del mondo prelevando su ciascuna transazione una tassa? ... Io cercherò - ha proseguito Sarkozy - durante il mio anno di presidenza al G20 e al G8, di promuovere l'idea dei finanziamenti innovativi. Voglio ribadire la mia convinzione secondo la quale dal momento che tutti i paesi sviluppati sono in deficit, è necessario trovare nuove fonti di finanziamento per la lotta contro la povertà, per l'istruzione e per la cura delle grandi pandemie del pianeta ... Noi non abbiamo il diritto di nasconderci dietro la crisi economica per fare di meno. Auspichiamo che l'insieme dei paesi sviluppati decida di fare di più e naturalmente di farlo prioritariamente per l'Africa"
(da Repubblica del 20/09/2010).
Che sia l'inizio un segnale positivo, un effettivo desiderio di tentare (per lo meno) di riequilibrare le sorti del Mondo, o solamente propaganda? io sono uno che tende a fidarsi, e devo dire che, vista la situazione in cui versa anche la Francia, un fondo di verità potrebbe anche esserci. E' ben vero, d'altro canto, che con le polemiche sull'espulsione dei Rom dalla Francia, Sarkozy si trovava un po' in deficit di immagine mondiale.
Saluti
Con poche ma semplici parole il Presidente francese afferma:
"La tassazione delle transazioni finanziarie - ha detto Sarkozy all'Assemblea dell'Onu - possiamo deciderla adesso. Perché aspettare? La finanza si è mondializzata, in nome di cosa noi non dovremmo chiedere alla finanza di partecipare al riequilibrio del mondo prelevando su ciascuna transazione una tassa? ... Io cercherò - ha proseguito Sarkozy - durante il mio anno di presidenza al G20 e al G8, di promuovere l'idea dei finanziamenti innovativi. Voglio ribadire la mia convinzione secondo la quale dal momento che tutti i paesi sviluppati sono in deficit, è necessario trovare nuove fonti di finanziamento per la lotta contro la povertà, per l'istruzione e per la cura delle grandi pandemie del pianeta ... Noi non abbiamo il diritto di nasconderci dietro la crisi economica per fare di meno. Auspichiamo che l'insieme dei paesi sviluppati decida di fare di più e naturalmente di farlo prioritariamente per l'Africa"
(da Repubblica del 20/09/2010).
Che sia l'inizio un segnale positivo, un effettivo desiderio di tentare (per lo meno) di riequilibrare le sorti del Mondo, o solamente propaganda? io sono uno che tende a fidarsi, e devo dire che, vista la situazione in cui versa anche la Francia, un fondo di verità potrebbe anche esserci. E' ben vero, d'altro canto, che con le polemiche sull'espulsione dei Rom dalla Francia, Sarkozy si trovava un po' in deficit di immagine mondiale.
Saluti
2 commenti:
Adesso vediamo se dall'Italia sono ancora "in linea" con il governo di Parigi!?!? :-D
Già, staremo a vedere :)
Saluti
Posta un commento