Sito denuclearizzato

mercoledì 11 febbraio 2009

Vergogna? No, grazie!

Dopo le discariche di scorie radioattive (qui) e la mia piccola incursione (qui) in merito al trattameto riservato dai media e dai politici, nelle ultime settimane, a E.E. che ci ha lasciato un paio di giorni fa (in linea con molti altri preferisco non nominarla nemmeno più, tanto si è abusato di lei), vorrei oggi parlare di vergogna.

Sì, perchè fa bene ricordare cosa possa essere, come ci si possa sentire quando commettiamo qualche errore o qualche gaffe ritrovandoci con gli occhi di tutti (magari solo un paio di persone, ma ci sembrano il mondo intero), puntati contro. Occhi che ci scansione, ci radiografano, ci bucano, mentre noi ci sentiamo piccoli piccoli e vorremmo sparire per sempre dalla faccia del Pianeta.
Ebbene, siamo degli stupidi.
Sì, siamo degli stupidi nel sentirci così, perchè ultimamente abbiamo quotidianamente esempi di persone o società che la vergogna la hanno combattuta e sconfitta, riuscendo in un impresa quasi epica: proporre frasi e slogan senza oggettivamente senza senso o offensive per il comune sentire senza arrossire o scomporsi di una virgola.

Agip (sì, esatto, quella dei distributori di benzina), ha da qualche tempo timidamente lanciato una pubblicità su un nuovo carburante che promette performance leggendarie!!! di che entità? ebbene, con questo nuovo prodotto potrete risparmiare 500 km ogni 20.000 km. Giuro, parole testuali e se avessi avuto la prontezza di fotografare lo striscione vi appiccicherei la foto su questo intervento, seduta stante.
Ma dico io: 500 km ogni 20.000 km non è che il 2,5%... il DUEVIRGOLACINQUEPERCENTO!!! e l'Agip ha il coraggio di pubblicizzare una cosa così? la maggior parte della gente non fa 20.000 km nemmeno in un anno, che cosa dovrebbe quindi rappresentare questo giochino matematico?
Non da meno Shell che, ho sentito per radio, promette sconti di 20 millesimi di euro.
Penso che l'Italia sia l'unico Paese in Europa dove dal benzinaio di trovano i millesimi di euro sul prezzo dei carburanti. Ma perchè non promettere un risparmio di 200 decimillesimi di euro? suonerebbe molto meglio e ben più invitante. Rido per non piangere.

Queste le compagnie petrolifere che, si sa, quanto ad etica e serietà hanno gettato la spugna da tempo.
Ma veniamo a persone, quattro in particolare, per le quali avrei una proposta da fare che vi spiegherò inchiusura. Prima i fatti.
Le persone in questione sono Quagliariello, Gasparri, Alfano e Berlusconi. I quattro, se non accomunati dal peso della materia grigia, sono invece accomunati da alcune accuse e pesanti illazioni lanciate contro Napolitano, poichè costui non ha alla fine firmato il Ddl varato dal Governo per impedire che si interrompesse l'alimentazione artificiale a E.E.
Gasparri, il 9 Febbraio 2009, a chiusura dei lavori in Senato e dopo la notizia della morte di E.E. ha annunciato, come un anatema, che "In questa vicenda peseranno le firme messe e quelle non messe", dopo che Quagliariello aveva dichiarato che "Per quanto mi riguarda Eluana Englaro non è morta, è stata ammazzata".
Addirittura Fini, a stretto giro, ha definito Gasparri "un irresponsabile che dovrebbe imparare a tacere".
Sempre in serata Berlusconi afferma che è prevalsa "la cultura della morte e non la cultura della vita" (in riferimento al comportamento del Quirinale).
In ultima, Alfano ha dichiarato a Ballarò che "Eluana è morta di sentenza. Non possiamo dire che sia morta nell'incidente stradale di cui è stata vittima nel '92 perchè a quell'incidente ha sopravvissuto 17 anni; e non possiamo dire che sia morta di protocollo perchè di protocolli non si muore, nè alcun medico avrebbe potuto applicare a lei quel protocollo se non vi fosse stata specifica possibilità giuridica".
Cosa si evince da questa affermazioni? che lo Stato è un assassino e, con esso, il Presidente della Repubblica che non ha firmato il Ddl presentato dal Governo.
Premesso che il Ddl era assolutamente incostituzionale, poichè tentava di annullare una sentenza chiara della Corte di Cassazione, premesso questo, io direi di fare una bella cosa.
Di Pietro, durante la manifestazione di Roma del 28 Gennaio 2009 contro il Lodo Alfano è stato accusato di aver vilipeso alla figura di Napolitano (qui il mio intervento sull'argomento), e per questo è stato denunciato (o per lo meno ce lo hanno fatto credere). Queste le sue parole che tanto clamore hanno suscitato "... Lei (Napolitano, ndr) dovrebbe essere l'arbitro, a volte il suo giudizio ci appare poco da arbitro e poco da terzi. Noi la rispettiamo ma lo possiamo dire o no, rispettosamente, che non siamo d'accordo che si lasci passare il Lodo Alfano, che non siamo d'accordo nel vedere i terroristi che fanno i sapientoni mentre le vittime vengono dimenticate? ... Il silenzio è mafioso, e per questo non voglio rimanere in silenzio ... Dica che i mercanti devono andare fuori dal tempio, dal Parlamento e noi lo approveremo...".
Faccio notare che in quell'occasione Berlusconi usò parole al limite del compassionevole per l'insopportabile attacco subito dal Capo dello Stato.
Ma torniamo a noi.
Visto il precedente di Di Pietro e considerate le frasi che si sono udite da Gasparri, Quagliariello, Alfano e Berlusconi, la mia proposta è semplice: che vengano denunciati anche loro, poichè hanno dato dell'assassino al Capo dello Stato.
Lo ripeto: Io propongo una bella denuncia per questo quartetto, lo ripeto, costituito da Gasparri, Quagliariello, Alfano e Berlusconi per le accuse mosse al Capo dello Stato.
Che ne dite? io un paio di commenti su articoli a Repubblica e l'Unità li ho lasciati per lanciare la proposta, e voi?
Saluti

6 commenti:

Sarah ha detto...

La proposta può partire da ognuno di noi, ma servirà a qualcosa? Non ci ascoltano, non ci vedono, non esistiamo, o meglio... esistiamo solo quando diventiamo "pericolosi" (rivoluzionari, comunisti, istigatori di risse). Che si deve fare?

il monticiano ha detto...

Riguardo la pubblicità benzinara ho l'impressione che molti abbiano dimenticato la non bella storia delle 7 sorelle 7.
Per i quattro "Cavalieri dell'Apocalisse" non solo una denuncia ma una condanna severa. Qualcuno tra loro è già al riparo con il lodo (che lodo non è)
alfano.
Bella giustizia!

Dario (Italianoallestero.com) ha detto...

E' una denuncia sacrosanta, ovvio!
Ma qui stiamo parlando di gente che vuole cambiare la Costituzione mica di me e te che scriviamo su un blog.
Io sono di un disilluso che metà basta, scusami.
Servirebbe la presa di posizione di un parlamentare, di qualcuno influente per essere chiari.
Una denuncia di un cittadino non vale nulla, lo sai.
Io stesso vorrei, ma devo trovare il modo, denunciare il vaticano per
istigazione al genocidio (no anticoncezionali), qualcosa del genere.
Se trovo il modo lo faccio, non scherzo.
Ma serve un modo strutturato, un organismo potente (i DS, un Partito, un Giornale, un'organizzazione o delle figure di spicco).
Un saluto, concordo al 100%, in un Paese normale Berlusconi sarebbe in galera anche dopo l'intercettazione con sacconi (dove afferma velatamente di poter comprare "con la figa" un senatore dell'opposizione).

pia ha detto...

Non ce ne libereremo più, nè di loro, nè della loro vergogna che non li scalfisce, nè di questa dimensione di merda in cui ci costringono a vivere da impotenti.
Non sono pessimista di natura, ma saranno tempi lunghi e duri.
Ciao, Andrea, bel blog e bel post.

andreacamporese ha detto...

Per Blogger: i DS non esistono più ;)
Per Tutti: io mi collego al sito del Senato, tiro giù gli indirizzi mail, e mando un paio di mail con la proposta, magari a Di Pietro, per dirne uno.
Poi mi collego al Blog di Grillo, a quello della Guzzanti e a quello di Travaglio, e lancio la medesima proposta.
Magari se diffondiamo la parola, il movimento, l'idea, prima o poi qualcuno si sveglia.
Scusate, ma io sono un po' un idealista su queste cose, convinto ancora che il Popolo sia Sovrano e possa decidere di defenestrare chicchessia quando questo vuol minare le libertà base di ognuno di noi.
Saluti

Damiano Aliprandi ha detto...

Io sono d'accordo. E comunque sicuramente questa affermazione non è soggetta a nessuna interpretazione come nel caso di Di Pietro.