E' di nuovo lunedì.
A Venezia si scherza, si ride, ci si traveste dopo che ieri ha preso il volo la colomba, sancendo così l'inizio uffciale del Carnevale: per una settimana avrà luogo quel che in Parlamento accade, ahimè, ogni giorno per tutto l'anno. Mascherati da buoni propositi, i nostri scherzosi rappresentati vorrebbero ora approvare in tutta fretta un Ddl in materia di "direttive anticipate". Detta così sembra che si tratti di una qualche clausola assicurativa o di un particolare movimento finanziario, ma si tratta invece del cosiddetto testamento biologico. Con un passaggio alle camere molto rapido, quasi in sordina, e poche discussioni l'esecutivo vorrebbe correre spedito verso l'impossibilità, per ognuno di noi, di poter decidere del suo destino.
Mi fermo per un istante e mi torna in mente cosa accadde qualche anno fa, per la precisione nel febbraio 2005, quando ci fu proposto il Referendum sulla fecondazione assistita. Ricordo che andai a votare con un Sì convinto in testa, perchè credo che alla base di una Repubblica democratica ci sia la libertà di ogni cittadino di poter scegliere in totale autonomia con le forme e le regole prescritte dallo Stato, esattamente come avevano deciso di fare i nostri genitori in materia di aborto e divorzio.
Nel 2005 il Referendum si spense in una bolla di sapone, dimostrando non tanto l'ignoranza degli italiani, quanto l'ottusità di certi poteri che in ogni modo avevano messo i bastoni fra le ruote alla consultazione popolare, andando contro uno dei pilastri della nostra Repubblica e cioè quello del popolo sovrano.
Aggiungo che la stessa sinistra diffuse fumo e scarsa informazione, con il risultato che solo il 25,9% degli aventi diritto votò (il quorum necessario era il 50 + 1%), con percentuali del Sì attorno all'80%.
Ho aperto questa parentesi solo per riportare la memoria su di un triste episodio, che dimostra come in Italia ci sia la volontà di tenere la cittadinanza lontana da certe tematiche.
Torno a leggere quel che ci accade attorno e scopro che, fra le tantissime iniziative sorte in memoria di E.E. ed ora tese a sensibilizzare la gente sul tema del testamento biologico, anche Micromega si è pronunciata ieri con un documento estremamente interessante stilato da alcuni docenti di diritto civile e già sottscritto da numerose personalità. Il documento è una chiara denuncia contro il Ddl che il Governo Berlusconi vorrebbe approvare in tutta fretta.
Nel frattempo anche Ignazio Marino (PD) si pronuncia contro il Ddl del Governo e, dichiara, se il testo sarà approvato così com'è "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo".
Sorge addirittura un nuovo sito internet (www.fammiscegliere.it), per la difesa dei più elementari diritti di ognuno di noi, dove ognuno di noi è chiamato ad aderire alla campagna di sensibilizzazione e dimostrare la sua partecipazione esponendo "... una X che rappresenta la scelta, con due linee di diverso colore che si incrociano, perché ognuno è libero di prendere la strada che preferisce ...".
Sono tempi duri, nei quali la miglior risposta alla violenza è la castrazione chimica e nei quali il moralismo e la fede si fanno pericolose armi d'occorrenza. Non voglio però credere che gli italiani siano così assuefatti a quello che li circonda, da accettare supinamente oltre i limiti delle libertà personali. Non si tratta di fare una crociata contro qualcuno o qualche cosa ma, credo, semplicemente di diffondere la cultura della libertà e dell'autodeterminazione del singolo per quanto regolamentata dallo Stato.
Saluti
A Venezia si scherza, si ride, ci si traveste dopo che ieri ha preso il volo la colomba, sancendo così l'inizio uffciale del Carnevale: per una settimana avrà luogo quel che in Parlamento accade, ahimè, ogni giorno per tutto l'anno. Mascherati da buoni propositi, i nostri scherzosi rappresentati vorrebbero ora approvare in tutta fretta un Ddl in materia di "direttive anticipate". Detta così sembra che si tratti di una qualche clausola assicurativa o di un particolare movimento finanziario, ma si tratta invece del cosiddetto testamento biologico. Con un passaggio alle camere molto rapido, quasi in sordina, e poche discussioni l'esecutivo vorrebbe correre spedito verso l'impossibilità, per ognuno di noi, di poter decidere del suo destino.
Mi fermo per un istante e mi torna in mente cosa accadde qualche anno fa, per la precisione nel febbraio 2005, quando ci fu proposto il Referendum sulla fecondazione assistita. Ricordo che andai a votare con un Sì convinto in testa, perchè credo che alla base di una Repubblica democratica ci sia la libertà di ogni cittadino di poter scegliere in totale autonomia con le forme e le regole prescritte dallo Stato, esattamente come avevano deciso di fare i nostri genitori in materia di aborto e divorzio.
Nel 2005 il Referendum si spense in una bolla di sapone, dimostrando non tanto l'ignoranza degli italiani, quanto l'ottusità di certi poteri che in ogni modo avevano messo i bastoni fra le ruote alla consultazione popolare, andando contro uno dei pilastri della nostra Repubblica e cioè quello del popolo sovrano.
Aggiungo che la stessa sinistra diffuse fumo e scarsa informazione, con il risultato che solo il 25,9% degli aventi diritto votò (il quorum necessario era il 50 + 1%), con percentuali del Sì attorno all'80%.
Ho aperto questa parentesi solo per riportare la memoria su di un triste episodio, che dimostra come in Italia ci sia la volontà di tenere la cittadinanza lontana da certe tematiche.
Torno a leggere quel che ci accade attorno e scopro che, fra le tantissime iniziative sorte in memoria di E.E. ed ora tese a sensibilizzare la gente sul tema del testamento biologico, anche Micromega si è pronunciata ieri con un documento estremamente interessante stilato da alcuni docenti di diritto civile e già sottscritto da numerose personalità. Il documento è una chiara denuncia contro il Ddl che il Governo Berlusconi vorrebbe approvare in tutta fretta.
Nel frattempo anche Ignazio Marino (PD) si pronuncia contro il Ddl del Governo e, dichiara, se il testo sarà approvato così com'è "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo".
Sorge addirittura un nuovo sito internet (www.fammiscegliere.it), per la difesa dei più elementari diritti di ognuno di noi, dove ognuno di noi è chiamato ad aderire alla campagna di sensibilizzazione e dimostrare la sua partecipazione esponendo "... una X che rappresenta la scelta, con due linee di diverso colore che si incrociano, perché ognuno è libero di prendere la strada che preferisce ...".
Sono tempi duri, nei quali la miglior risposta alla violenza è la castrazione chimica e nei quali il moralismo e la fede si fanno pericolose armi d'occorrenza. Non voglio però credere che gli italiani siano così assuefatti a quello che li circonda, da accettare supinamente oltre i limiti delle libertà personali. Non si tratta di fare una crociata contro qualcuno o qualche cosa ma, credo, semplicemente di diffondere la cultura della libertà e dell'autodeterminazione del singolo per quanto regolamentata dallo Stato.
Saluti
5 commenti:
"Non voglio però credere che gli italiani siano così assuefatti a quello che li circonda (...)".
Spero tu non debba farlo.
Blogger
ITALY ITALIA
Non essere cinico Blogger, in fin di conti qualche volta bisogna essere ottimisti :)
Saluti
Purtroppo ormai di italiani che ragionano con la propria testa, dopo i quotidiani lavaggi del cervello, ne sono rimasti pochi. Il senso critico generale rispetto alle panzane che fuoriescono dai teleschermi è arrivato al minimo storico. Non vedo allo stato una via d'uscita, e non ti dico il mio stato d'animo. Ciao.
bel post! grazie x i link interessanti ...continua così !
Romeo
Veramente interesante tuo blog. Sono qui a leggere tutto.
Ciao.
Sill
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