Oggi prendono ufficialmete il via i lavori del G8 ospitati, per l'occasione, a l'Aquila dove, in fretta e furia, è stata rimessa in sesto la scuola della GdF per dare accoglienza ai Grandi della Terra.
Inizia il G8 2009, forse nella sua ultima edizione sussurrano in molti, perchè è diventata un'istituzione ormai obsoleta, che rappresenta gli interessi solamente di alcuni Stati mondiali, gli interessi di un ricco Occidente contrapposto ai poveri ed ai Paesi in via di sviluppo.
Inizia il G8 segnato dalla clamorosa e quasi disordinata rimpatriata del Primo Ministro Cinese Hu Jintao, a causa del prolungarsi degli scontri nello Xinjiang (Turkmeninstan), con conseguenti morti e feriti: evidentemente la pillola volenta cinese non ha sortito l'effetto sperato.
Inizia il G8 e l'Italia continua a dare prova di sbattersene delle regole e degli altri, con certe forze politiche che, sul pacchetto sicurezza, non trovano requie ed accordo. Prima il pacchetto viene votato ponendo la fiducia, poi ci si accorge dell'errore e si cerca di riparare con una bella sanatoria contro il reato di clandestinità. Non sapendo dove stiano di casa i diritti umani, ovviamente, il nostro Governo ben si guarda dal chiedere ufficialmente alla Cina un rispetto degli stessi o a portare sul tavolo del G8 la questione, anche perchè qualcuno potrebbe far notare a Berlusconi che, prima di tutto, dovrebbe istruire la Lega sull'argomento. Ed infatti il Premier si sottrae ben volentieri al compito, chiedendo anzi anche ai giornalisti (televisivi e della carta stampata), di non fare domande imbarazzanti al Primo Ministro cinese, sia mai che si possa indispettire, visto che c'è in ballo con la Marcegaglia un accordo Italia-Cina su 38 accordi commerciali per circa 2 miliardi di dollari, e di fronte a tali cifre i diritti umani impallidiscono e possono essere per un attimo dimenticati.
Inizia il G8, insomma, ma l'Italia continua ad altalenarsi fra le scenografie incartapecorite e piene di sorrisi di Berlusconi, e le tensioni interne ad un Governo diviso, la protesta dei terremotati lasciati in coda, dietro ai Grandi della Terra, il desiderio di non mostrare tutto questo reprimendo ed arrestando chi vuol dare voce ad un'altra realtà, il senso di razzismo latente che sta scavando come un tarlo lo stato sociale del nostro Paese.
Saluti
Inizia il G8 2009, forse nella sua ultima edizione sussurrano in molti, perchè è diventata un'istituzione ormai obsoleta, che rappresenta gli interessi solamente di alcuni Stati mondiali, gli interessi di un ricco Occidente contrapposto ai poveri ed ai Paesi in via di sviluppo.
Inizia il G8 segnato dalla clamorosa e quasi disordinata rimpatriata del Primo Ministro Cinese Hu Jintao, a causa del prolungarsi degli scontri nello Xinjiang (Turkmeninstan), con conseguenti morti e feriti: evidentemente la pillola volenta cinese non ha sortito l'effetto sperato.
Inizia il G8 e l'Italia continua a dare prova di sbattersene delle regole e degli altri, con certe forze politiche che, sul pacchetto sicurezza, non trovano requie ed accordo. Prima il pacchetto viene votato ponendo la fiducia, poi ci si accorge dell'errore e si cerca di riparare con una bella sanatoria contro il reato di clandestinità. Non sapendo dove stiano di casa i diritti umani, ovviamente, il nostro Governo ben si guarda dal chiedere ufficialmente alla Cina un rispetto degli stessi o a portare sul tavolo del G8 la questione, anche perchè qualcuno potrebbe far notare a Berlusconi che, prima di tutto, dovrebbe istruire la Lega sull'argomento. Ed infatti il Premier si sottrae ben volentieri al compito, chiedendo anzi anche ai giornalisti (televisivi e della carta stampata), di non fare domande imbarazzanti al Primo Ministro cinese, sia mai che si possa indispettire, visto che c'è in ballo con la Marcegaglia un accordo Italia-Cina su 38 accordi commerciali per circa 2 miliardi di dollari, e di fronte a tali cifre i diritti umani impallidiscono e possono essere per un attimo dimenticati.
Inizia il G8, insomma, ma l'Italia continua ad altalenarsi fra le scenografie incartapecorite e piene di sorrisi di Berlusconi, e le tensioni interne ad un Governo diviso, la protesta dei terremotati lasciati in coda, dietro ai Grandi della Terra, il desiderio di non mostrare tutto questo reprimendo ed arrestando chi vuol dare voce ad un'altra realtà, il senso di razzismo latente che sta scavando come un tarlo lo stato sociale del nostro Paese.
Saluti
3 commenti:
38 accordi commerciali?.... Resto senza parole. Intanto a L'Aquila gli sfollati come scrive Miss Kappa vengono ancora un'altr volta.... sfollati.
E questo G8 dovrebbe aiutare tutti loro... ah ah ah mi fa quasi ridere se non fosse che c'é da avere forti conati di vomito per tutte queste bestialità che ci propinano.
PS: mi sono permesso di linkarti :-)))
Mai come di questi tempi la politica è apparire più che fare e questa farsa del G8 altro non è che l'apoteosi di tutto questo!
Stiamo assistendo ad un'altra pagliacciata che è servita ai fascisti per umiliare dinanzi al mondo intero la gente nelle tendopoli. Vergogna! Del resto questa è la faccia del nostro Paese: cumuli di macerie e occhi spenti! Scusa se sono pessimista ma non riesco a vedere di meglio.Credo ancora nell'unione delle nostre voci...dopotutto
P.S.: mi sono permessa di linkarti nel mio blog http://giunglaitalia.blogspot.com e aggiungermi tra i tuoi lettori fissi.
Posta un commento