Ormai le "escort" non fanno più notizia. Forse non l'hanno mai fatta molto, si trattava solamente di gossip estivi, ed in fin dei conti Berlusconi stesso ha ammesso di non essere un Santo: lode all'onestà.
Non si tratta più nemmeno di sparare sulla Croce Rossa della morale politica (e non solo) italiana, perchè a questo punto ne rimane poco o niente e, di quel poco, a quasi nessuno interessa più.
Sono invece molto più sentiti i temi internazionali, come le missioni di pace all'estero (Afghanistan primo fra tutti), dove all'inseguimento dello Zio Sam ci siamo impantanati con la storiella dell'esportazione della Democrazia: cosa che, ovviamente, nessun indigeno, autoctono o locale ha mai richiesto, e che sarebbe stata tanto più efficace quanto, sconfitto il cattivo di turno, ce ne fossimo in fretta tornati a casa, lasciando così al popolo il vero potere decisionale, magari aiutandolo con ong o associazioni civili. Questo mito della pace imposta con presidio militare proprio non lo ho mai capito, ma tanto anche queste cose si sono perse nella memoria storica. Nessuno ricorda più i perchè ed i percome della guerra in Afghanistan (rammentate? un gasdotto che doveva passare proprio per quelle terre fino al Mar Nero, i cui lavori sono stati appaltati a multinazionali americane poco dopo la "caduta" dei Talebani, che da allora ad oggi continuano indisturbati a coltivare oppio e a fare morti), nè quelli delle mille altre guerriglie che ci vedono impegnati, non ultimo l'Iraq.
Però, quando Calderoli si arrabbia e dichiara, in perfetta sintonia con il suo Essere politico, che ce ne dovremmo andare da quei fronti caldi e dovremmo mollare le missioni umanitarie, allora scoppia il parapiglia. Naturalmente tutti contro, perchè lede l'immagine dell'Italia all'estero, perchè partecipare al club di coloro che esportano la Democrazia paga, e molto anche.
Non si può certo negare che l'Italia abbia fatto del gran bene su alcuni fronti ed in alcuni casi (soprattutto con ong ed organizzazioni civili ed umanitarie), che però, guarda caso, vengono sempre omessi dalle dichiarazioni ufficiali, e così noi sentiamo sempre e soltanto Afghanistan ed Iraq.
Mah, a volte in questa nostra Italia, sempre all'inseguimento di qualcun altro, facciamo fatica a trovare una nostra dimensione, ma forse è meglio così, perchè quando ciò accade poi son festini a Villa Certosa e Palazzo Grazioli.
Saluti
1 commento:
Come giustamente dici tu, si sono rapidamente rimossi i perchè ed i percome l'Italia è in guerra in Afghanistan. Ora siamo addirittura al semplice patriottismo. Che squallore!
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