Allora, questa ve la devo raccontare perchè è tutta da ridere. Sarò un po' prolisso, ma vi chiedo di avere pazienza nella lettura, penso ne valga la pena. Se poi vorrete approfondire troverete tutti i link nel seguito.
Questa sera (ieri, ndr, perchè pubblicherò solo oggi questo intervento), ho tempo, e quindi mi siedo a guardare l'ultimo "Passaparola" di Travaglio del 2008.
Si parla del caso D'Alfonso e del caso Margiotta. Per quest'ultimo, deputato (quindi parlamentare) in quota PD, la magistratura di Potenza ha chiesto alla Giunta per le Autorizzazioni (un organo parlamentare) il permesso a procedere con gli arresti, e questa ha risposto con un lapidario NO.
Premetto che, come ho già avuto modo di dire, talvolta ascolto Travaglio con un orecchio un po' fra lo scettico ed il "non addetto ai lavori": il risultato è che molti suoi discorsi su atti giudiziari, processi, magistrati, ecc, mi lasciano distaccato, poichè non padroneggio la materia. Li prendo per buoni e tant'è.
Oggi però, come detto, ho tempo e decido di verificare quel che dice sul caso Margiotta. Travaglio richiama la Costituzione, il ruolo della succitata Giunta per le Autorizzazioni ed il verbale della seduta di quest'ultima per decidere sul destino del deputato (Margiotta, per l'appunto).
Partiamo dal principio.
A questo link potete trovare la definizione ed il ruolo della Giunta per le Autorizzazioni a Procedere. Si tratta di un organo del Parlamento, costituito da 21 deputati che deve rispondere ai magistrati che chiedano il permesso di arrestare o limitare in altro modo le libertà personali di un parlamentare (per esempio con i domiciliari) secondo l'art.18 della Camera. La Giunta per le Autorizzazioni non ha però potere di valutare e/o giudicare l'operato del Magistrato, poichè non è costituita essa stessa da giudici o avvocati. Sarebbe inoltre un'anomalia se un organo Parlamentare potesse valutare l'operato della magistratura contro i deputati stessi: ci sarebbe conflitto di interesse.
Detto questo vado sul sito della Camera e cerco la suddetta Giunta ed il richiamo della seduta in questione avvenuta in data 17 Dicembre 2008. Trovo il tutto senza grosse difficoltà proprio qui.
Quindi se non altro la seduta ha davvero avuto luogo: per la precisione si è tenuta presso l'Aula della Commissione Difesa (secondo piano).
Alla medesima pagina trovo anche il resoconto della seduta.
La riunione ha inizio alle 9.20.
La prima parte del verbale è costituita di 4 paginette in cui si riassume, sostanzialmente, quel che la magistratura ha scoperto e suppone ai danni di Margiotta. Leggendo tali pagine, a mio avviso, ci sono tutti gli estremi per richiedere l'arresto (anche solo ai domiciliari, ripeto), di Margiotta, solo in via cautelare, dato che la Magistratura teme che costui possa inquinare le prove a suo carico se lasciato a piede libero, come si legge a metà di pagina 18, prima dell'introduzione in aula di Margiotta stesso. Cito "... Per quanto riguarda le esigenze cautelari, il GIP di Potenza ritiene che il deputato Margiotta possa inquinare le prove ...". Si tratta quindi di una misura cautelare, quella richiesta, non è una dichiarazione di colpevolezza.
A parte questo il primo giorno di riunione non succede nulla di particolare, se non che Bringandì (Lega Nord) chiede a Margiotta se si senta vittima di fumus persecutionis, e questi, ovviamente, risponde affermativamente. Sarebbe stato sorprendente il contrario: eh beh, con i Parlamentari sono proprio soldi spesi bene.
La seduta viene tolta alle 9.50.
La seduta riprende il giorno dopo, 18 Dicembre 2008 ale 8.35, e qui trovate il resoconto sempre di quattro paginette.
In questo secondo resoconto brillano i parlamentari per inventiva e fantasia. Così come, nella chiacchiera da bar, tutti gli italiani sono migliori allenatori degli allenatori stessi, così i parlamentari (da noi pagati e nostri rappresentanti), sono migliori magisrati dei magistrati stessi, e si ritrovano a giudicare e commentare un lavoro che a loro non compete.
Nessun deputato appartenente alla Giunta ha saputo dire se esista o meno il fumus persecutionis, come ci dice, per esempio, Paniz (PdL) "... Quanto infine al consueto tema del fumus persecutionis, non saprebbe affermare se questo sussista o meno ...". Tutti però sono entrati nel merito della relazione presentata dalla Magistratura e da questa hanno tratto la conclusione che quest'ultima non può procedere per incostistenza delle accuse e delle prove. Leone (PdL) afferma addirittura "... Avanzò (la Magistratura, ndr) altresì domanda di utilizzo di intercettazioni telefoniche di conversazioni tra il medesimo Margiotta e la di lui moglie, in barba al motto popolare per cui «tra moglie e marito non mettere il dito ... ".
Stiamo scherzando?!? cioè, qui valgono i proverbi e non la professionalità.
La tesi imperante è che il Magistrato Woodcock non possa procedere, perchè in passato si è sbagliato in alcune occasioni. Ma io dico: se un Magistrato indaga su di una persona e poi questa si rivela innocente, meglio per tutti; quindi impedire a priori ad un Magistrato di indagare perchè in passato si è talvolta sbagliato mi sembra per lo meno fantasioso. Insomma, il suo lavoro non è trovare per forza un colpevole ma fugare ogni ragionevole dubbio a carico dei sospettati, no?!?
Vado avanti nella lettura.
Come dice Mantini (PD), non ci sono i presupposti per procedere poichè "... i fatti ipotizzati risalgono a un anno fa ...". Scusa?!? quindi c'è una data di scadenza dei reati? ed i processi che durano anni? sempre Mantini procede "... sull'anomalia italiana per cui un avviso di garanzia si trasforma immediatamente in una condanna definitiva ...". Ricordo che si chiede per Margiotta un periodo di limitazione delle libertà personali per evitare che egli possa inquinare le possibili prove a suo carico.
Anche Paoloni (Lega Nord) trova strano che si chieda un procedimento come questo in riferimento a fatti avvenuti fra il Dicembre 2007 ed il Gennaio 2008: "... Lo ha colpito l'incongruenza per cui viene chiesta oggi una misura cautelare per fatti avvenuti tra il dicembre 2007 e il gennaio 2008 ...". Mah, sarà.
L'unico che sembra muoversi nella giusta direzione è Formisano (IdV), che ricorda ai colleghi (sordi) che "... L'articolo 68 della Costituzione non autorizza la Giunta a giudicare nel merito dei fatti ...". Non è solo, ed infatti timidamente la Ferranti (PD) dichiata che "... Chi pensasse all'esistenza di un complotto o a trame eversive (della Magistratura contro la politca, ndr) sarebbe in errore ...", ma la redarguisce Leone (PdL) chiedendole "... se stia parlando in qualità di deputato o di magistrato ...": semplicemente fantastico!!! La Ferranti risponde a tono "... prega i presenti di abbandonare una preconcetta avversione per la magistratura e di attenersi al compito che oggi è assegnato alla Giunta, vale a dire quello di esaminare la documentazione pervenuta e di cercarvi, se possibile, gli elementi giustificativi della misura cautelare della cui esecuzione oggi si tratta ...": urla nel silenzio.
Secondo Lo Presti (PdL) "... il Parlamento dovrà pur tutelarsi dalle iniziative estemporanee di un magistrato che non è nuovo all'imbastire inchieste che si sono rivelate bolle di sapone ...": di nuovo, se un Magistrato dimostra che il suo imputato non è colpevole mi pare una bella cosa.
Come detto quindi, chi più chi meno, tutti entrano nel merito della questione ma nessuno arriva al dunque e cioè che, se c'è anche un solo ragionevole dubbio che il deputato Margiotta sia colpevole, è giusto sedarlo. Non si vuol però dare al Magistrato questa opportunità.
L'apice lo tocca però Belcastro (MpA), nell'affermare "... che ci si trova dinnanzi a una piaga nazionale, quella del protagonismo della giurisdizione penale, che quindici anni fa ha portato alla fine di un'era ...": siamo al nostalgico per l'era DC e per il pre-tangentopoli, capite?!?
Come ha da sottolineare ancora Leone non si può intendere "... la Giunta come una sede impropria per affrontare i temi del rapporto politica-giustizia. La Giunta non è un luogo esterno al Parlamento ma è anzi, forse, il suo luogo privilegiato ...": questo qui si sta arrogando un diritto che dovrebbe competere al Parlamento allargato: ma chi sono 'sti megalomani?!?
A chiudere Castagnetti (PD), Presidente della Giunta. Fra le altre cose, questi ricorda che "... È evidente poi che la sola affermazione del Ferrara fatta alla Zippo (altri indagati, ndr) di aver promesso al Margiotta 200 mila euro è insufficiente a provare la circostanza. Ricorda fra l'altro che l'importo dell'appalto era nientemeno che di 35 milioni di euro ...": cioè l'importo dell'appalto giustificherebbe, anche fosse, la mazzetta da 200.000 €... scusate, sto scoppiando dal ridere... ecco, lentamente mi sto riprendendo, anche perchè il bello arriva per ultimo. Sempre per bocca di Castagnetti "... Quanto da ultimo alle esigenze cautelari, il solo fatto che Salvatore Margiotta - a dire del Bochicchio e del Ferrara (altri indagati già agli arresti, ndr) - abbia adottato delle cautele telefoniche consente tutt'al più delle congetture ma non una convinzione circa il pericolo effettivo che la mancata limitazione della sua libertà personale possa incidere negativamente sul quadro indiziario e probatorio ...". Quindi Margiotta ha adottato delle cautele telefoniche, ma questo non sarebbe sufficiente a far venire anche solo il sospetto che sia meglio tenerlo chiuso in casa per evitare che inquini ulteriormente le prove a suo carico.
Va bene, ho finito.
Scusate se sono stato prolisso, ma per una sera mi sono sentito un detective.
Tremo all'idea che queste sedute avvengano ogni giorno, anche in altri ambiti parlamentari, ma sono contento che almeno si possa ancora risalire, nomi e cognomi, ai colpevoli di tanta offesa nei nostri confronti che li votiamo e li paghiamo.
Saluti
Questa sera (ieri, ndr, perchè pubblicherò solo oggi questo intervento), ho tempo, e quindi mi siedo a guardare l'ultimo "Passaparola" di Travaglio del 2008.
Si parla del caso D'Alfonso e del caso Margiotta. Per quest'ultimo, deputato (quindi parlamentare) in quota PD, la magistratura di Potenza ha chiesto alla Giunta per le Autorizzazioni (un organo parlamentare) il permesso a procedere con gli arresti, e questa ha risposto con un lapidario NO.
Premetto che, come ho già avuto modo di dire, talvolta ascolto Travaglio con un orecchio un po' fra lo scettico ed il "non addetto ai lavori": il risultato è che molti suoi discorsi su atti giudiziari, processi, magistrati, ecc, mi lasciano distaccato, poichè non padroneggio la materia. Li prendo per buoni e tant'è.
Oggi però, come detto, ho tempo e decido di verificare quel che dice sul caso Margiotta. Travaglio richiama la Costituzione, il ruolo della succitata Giunta per le Autorizzazioni ed il verbale della seduta di quest'ultima per decidere sul destino del deputato (Margiotta, per l'appunto).
Partiamo dal principio.
A questo link potete trovare la definizione ed il ruolo della Giunta per le Autorizzazioni a Procedere. Si tratta di un organo del Parlamento, costituito da 21 deputati che deve rispondere ai magistrati che chiedano il permesso di arrestare o limitare in altro modo le libertà personali di un parlamentare (per esempio con i domiciliari) secondo l'art.18 della Camera. La Giunta per le Autorizzazioni non ha però potere di valutare e/o giudicare l'operato del Magistrato, poichè non è costituita essa stessa da giudici o avvocati. Sarebbe inoltre un'anomalia se un organo Parlamentare potesse valutare l'operato della magistratura contro i deputati stessi: ci sarebbe conflitto di interesse.
Detto questo vado sul sito della Camera e cerco la suddetta Giunta ed il richiamo della seduta in questione avvenuta in data 17 Dicembre 2008. Trovo il tutto senza grosse difficoltà proprio qui.
Quindi se non altro la seduta ha davvero avuto luogo: per la precisione si è tenuta presso l'Aula della Commissione Difesa (secondo piano).
Alla medesima pagina trovo anche il resoconto della seduta.
La riunione ha inizio alle 9.20.
La prima parte del verbale è costituita di 4 paginette in cui si riassume, sostanzialmente, quel che la magistratura ha scoperto e suppone ai danni di Margiotta. Leggendo tali pagine, a mio avviso, ci sono tutti gli estremi per richiedere l'arresto (anche solo ai domiciliari, ripeto), di Margiotta, solo in via cautelare, dato che la Magistratura teme che costui possa inquinare le prove a suo carico se lasciato a piede libero, come si legge a metà di pagina 18, prima dell'introduzione in aula di Margiotta stesso. Cito "... Per quanto riguarda le esigenze cautelari, il GIP di Potenza ritiene che il deputato Margiotta possa inquinare le prove ...". Si tratta quindi di una misura cautelare, quella richiesta, non è una dichiarazione di colpevolezza.
A parte questo il primo giorno di riunione non succede nulla di particolare, se non che Bringandì (Lega Nord) chiede a Margiotta se si senta vittima di fumus persecutionis, e questi, ovviamente, risponde affermativamente. Sarebbe stato sorprendente il contrario: eh beh, con i Parlamentari sono proprio soldi spesi bene.
La seduta viene tolta alle 9.50.
La seduta riprende il giorno dopo, 18 Dicembre 2008 ale 8.35, e qui trovate il resoconto sempre di quattro paginette.
In questo secondo resoconto brillano i parlamentari per inventiva e fantasia. Così come, nella chiacchiera da bar, tutti gli italiani sono migliori allenatori degli allenatori stessi, così i parlamentari (da noi pagati e nostri rappresentanti), sono migliori magisrati dei magistrati stessi, e si ritrovano a giudicare e commentare un lavoro che a loro non compete.
Nessun deputato appartenente alla Giunta ha saputo dire se esista o meno il fumus persecutionis, come ci dice, per esempio, Paniz (PdL) "... Quanto infine al consueto tema del fumus persecutionis, non saprebbe affermare se questo sussista o meno ...". Tutti però sono entrati nel merito della relazione presentata dalla Magistratura e da questa hanno tratto la conclusione che quest'ultima non può procedere per incostistenza delle accuse e delle prove. Leone (PdL) afferma addirittura "... Avanzò (la Magistratura, ndr) altresì domanda di utilizzo di intercettazioni telefoniche di conversazioni tra il medesimo Margiotta e la di lui moglie, in barba al motto popolare per cui «tra moglie e marito non mettere il dito ... ".
Stiamo scherzando?!? cioè, qui valgono i proverbi e non la professionalità.
La tesi imperante è che il Magistrato Woodcock non possa procedere, perchè in passato si è sbagliato in alcune occasioni. Ma io dico: se un Magistrato indaga su di una persona e poi questa si rivela innocente, meglio per tutti; quindi impedire a priori ad un Magistrato di indagare perchè in passato si è talvolta sbagliato mi sembra per lo meno fantasioso. Insomma, il suo lavoro non è trovare per forza un colpevole ma fugare ogni ragionevole dubbio a carico dei sospettati, no?!?
Vado avanti nella lettura.
Come dice Mantini (PD), non ci sono i presupposti per procedere poichè "... i fatti ipotizzati risalgono a un anno fa ...". Scusa?!? quindi c'è una data di scadenza dei reati? ed i processi che durano anni? sempre Mantini procede "... sull'anomalia italiana per cui un avviso di garanzia si trasforma immediatamente in una condanna definitiva ...". Ricordo che si chiede per Margiotta un periodo di limitazione delle libertà personali per evitare che egli possa inquinare le possibili prove a suo carico.
Anche Paoloni (Lega Nord) trova strano che si chieda un procedimento come questo in riferimento a fatti avvenuti fra il Dicembre 2007 ed il Gennaio 2008: "... Lo ha colpito l'incongruenza per cui viene chiesta oggi una misura cautelare per fatti avvenuti tra il dicembre 2007 e il gennaio 2008 ...". Mah, sarà.
L'unico che sembra muoversi nella giusta direzione è Formisano (IdV), che ricorda ai colleghi (sordi) che "... L'articolo 68 della Costituzione non autorizza la Giunta a giudicare nel merito dei fatti ...". Non è solo, ed infatti timidamente la Ferranti (PD) dichiata che "... Chi pensasse all'esistenza di un complotto o a trame eversive (della Magistratura contro la politca, ndr) sarebbe in errore ...", ma la redarguisce Leone (PdL) chiedendole "... se stia parlando in qualità di deputato o di magistrato ...": semplicemente fantastico!!! La Ferranti risponde a tono "... prega i presenti di abbandonare una preconcetta avversione per la magistratura e di attenersi al compito che oggi è assegnato alla Giunta, vale a dire quello di esaminare la documentazione pervenuta e di cercarvi, se possibile, gli elementi giustificativi della misura cautelare della cui esecuzione oggi si tratta ...": urla nel silenzio.
Secondo Lo Presti (PdL) "... il Parlamento dovrà pur tutelarsi dalle iniziative estemporanee di un magistrato che non è nuovo all'imbastire inchieste che si sono rivelate bolle di sapone ...": di nuovo, se un Magistrato dimostra che il suo imputato non è colpevole mi pare una bella cosa.
Come detto quindi, chi più chi meno, tutti entrano nel merito della questione ma nessuno arriva al dunque e cioè che, se c'è anche un solo ragionevole dubbio che il deputato Margiotta sia colpevole, è giusto sedarlo. Non si vuol però dare al Magistrato questa opportunità.
L'apice lo tocca però Belcastro (MpA), nell'affermare "... che ci si trova dinnanzi a una piaga nazionale, quella del protagonismo della giurisdizione penale, che quindici anni fa ha portato alla fine di un'era ...": siamo al nostalgico per l'era DC e per il pre-tangentopoli, capite?!?
Come ha da sottolineare ancora Leone non si può intendere "... la Giunta come una sede impropria per affrontare i temi del rapporto politica-giustizia. La Giunta non è un luogo esterno al Parlamento ma è anzi, forse, il suo luogo privilegiato ...": questo qui si sta arrogando un diritto che dovrebbe competere al Parlamento allargato: ma chi sono 'sti megalomani?!?
A chiudere Castagnetti (PD), Presidente della Giunta. Fra le altre cose, questi ricorda che "... È evidente poi che la sola affermazione del Ferrara fatta alla Zippo (altri indagati, ndr) di aver promesso al Margiotta 200 mila euro è insufficiente a provare la circostanza. Ricorda fra l'altro che l'importo dell'appalto era nientemeno che di 35 milioni di euro ...": cioè l'importo dell'appalto giustificherebbe, anche fosse, la mazzetta da 200.000 €... scusate, sto scoppiando dal ridere... ecco, lentamente mi sto riprendendo, anche perchè il bello arriva per ultimo. Sempre per bocca di Castagnetti "... Quanto da ultimo alle esigenze cautelari, il solo fatto che Salvatore Margiotta - a dire del Bochicchio e del Ferrara (altri indagati già agli arresti, ndr) - abbia adottato delle cautele telefoniche consente tutt'al più delle congetture ma non una convinzione circa il pericolo effettivo che la mancata limitazione della sua libertà personale possa incidere negativamente sul quadro indiziario e probatorio ...". Quindi Margiotta ha adottato delle cautele telefoniche, ma questo non sarebbe sufficiente a far venire anche solo il sospetto che sia meglio tenerlo chiuso in casa per evitare che inquini ulteriormente le prove a suo carico.
Va bene, ho finito.
Scusate se sono stato prolisso, ma per una sera mi sono sentito un detective.
Tremo all'idea che queste sedute avvengano ogni giorno, anche in altri ambiti parlamentari, ma sono contento che almeno si possa ancora risalire, nomi e cognomi, ai colpevoli di tanta offesa nei nostri confronti che li votiamo e li paghiamo.
Saluti
9 commenti:
Margiotta come qualsiasi altro impunito protetto dai soliti noti.
Il parlamento si unisce in queste (non) rare occasioni. Si unisce per prendere il posto della magistratura e decidere le sorti di un'indagine.
http://cristianbelcastro.blogspot.com
ciao
beato te che ci trovi da ridere...a me fa solo incazzare come una bestia... :P
Prima di tutto benvenuto! e ci aggiungo pure una frase fatta"più siamo e meglio stiamo". Quello che mi rende euforico (anche a quest'ora della notte) è il fatto che la pensiamo allo stesso modo e che quanto al "caso margiotta" l'avevo già sentito e letto, come anche te, lunedì alle 14 quando il Marco va sul suo blog =Voglio scendere= con il suo passaparola. E' gia da molto tempo che lo seguo.
p.s. circa un'ora fa ti ho visto nella lista di chi segue il mio blog e allora son passato a trovarti. Tieni presente però, se già non lo sai, che pratico il mondo dei blogger soltanto dal 18 dicembre u.s. Ciao, aldo il monticiano.
...anche se l'ora è tarda sono voluto passare a lasciare un segno.
Mi sono letto sia il post Margiotta sia quello precedente sul nucleare e li ho trovati estremamente precisi e acuti. Quello sul nucleare in particolare l'ho trovato molto interessante.
Penso che in seguito avremo la possibilità di condividere discussioni in rete. ciao, Loris
Ringrazio Il Monticiano e Ioris per essere passati a trovarmi e per i complimenti. Fa sempre piacere riceverne, anche se, specialmente nel caso del Margiotta, si tratta di complimenti legati all'aver spiegato un malaffare... se non ci fosse malaffare, non ci sarebbero i complimenti... quindi preferirei non riceverne (simpatico gioco di logica, eh?!?).
Saluti
Perché l'Italia deve essere la terra del malaffare, della "furbizia", della disonestà, dei mafiosi, dei stragisti, dei raccomandati...?
Perché?
Non lo so Progvolution, ma sono convinto che con la cultura, quella che noi cerchiamo di diffondere, le nuove generazioni possano essere educate.
Saluti
Per il caso "pietoso" brunetta vedi quello che dice Visco sul suo blog ed anche il mio commento. Non aggiungo altro.
Per l'energia nucleare o per quelle alternative, eoliche fotovoltaiche etc. mi ha sorpreso una notizia: e vero o no che sono state eliminate o lo saranno, le agevolazioni fiscali per tutti coloro che le vorranno impiantare e usare?
Caro Monticiano, questa era la proposta, ma per non dire stupidaggini, come già detto a Ioris, mi in informo e poi dedicherò un intervento sia alla faccenda incentivi, sia all'idroelettrico ed alle microturbine.
Saluti
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