Non solo.
Più in generale, un altro capitolo nell'infinita storia italiana, degli ultimi anni, in cui il rispetto per il cittadino da parte delle istituzioni, la sua possibilità all'autodeterminazione, è stato quotidianamente svilito. Un "solito" esempio di come l'autorità possa intervenire ufficialmente con una "nota", con un commento etico-morale all'apparenza legittimo e sensato, teso però a mascherare una minaccia ben più profonda: da un lato, come detto, l'attentato alla libertà del singolo, dall'altro l'ingerenza di campi e discipline tradizionalmente estranei alla politica, o anche solo all'intervento di un Ministro.
Come smuovere le coscienze, allora, sensibilizzando e tenendo viva l'attenzione su temi come questo? sul ruolo che la politica dovrebbe svolgere, e che viene fin troppo spesso confuso con quello che vorrebbe svolgere? come creare un'educazione civica, per cui di fronte a certi eventi, invece di accettare pedissequamente quel che accade e che (non sempre) riportano i giornali, ci si ponga quesiti del tipo "ma è corretto che il Ministro della Giustizia giudichi e stigmatizzi le decisioni della magistratura, intervenendo addirittura per modificare a forza tali decisioni?", oppure "è legittimo che il Ministro del Welfare minacci in maniera implicita (ma non troppo) una clinica e dei medici che, in piena libertà professionale, avevano preso una decisione riconosciuta addirittura dalla Legge?".
Insomma, c'è da chiarire un confine fra il giudizio o il commento, che sono legittimi ed addirittura auspicabili in un dibattito sano e maturo, e l'ingerenza (leggi minaccia più o meno velata) che emerge ormai quasi regolarmente dalle affermazioni del Potere Costituito.
Se non va bene, se non è coerente con la linea dettata, allora è da censurare, da nascondere, da denigrare agli occhi dell'opinione pubblica, da svuotare di ogni senso umano.
Per fortuna però, a volte queste azioni di forza da parte di chi si impossessa delle istituzioni vengono punite con forza, da coloro che ancora credono ad un ruolo leale dello Stato. Un ruolo di giudice rispettoso e super partes, che detti le regole del gioco, uguali per tutti, e lasci poi ai singoli professionisti la possibilità di decidere, giudicare ed operare nell'ambito di tali regole.
Ecco perchè trovo fondamentale quanto accaduto ai danni del Ministro Sacconi, perchè eventi come l'iscrizione di un Ministro nel registro degli indagati sono importanti precedenti, che possono dare forza ad azioni più diffuse e continuative in difesa di quella che, all'inizio di questo commento, ho indicato come "capacità all'autodeterminazione del singolo". Sono eventi che permettono al cittadino di identificarsi in un'idea sana di Stato, che punisca i colpevoli, indipendentemente dal ceto di appartenenza. Sono eventi che incitano a gran voce alla legalità.
Saluti
6 commenti:
In un altro blog ho postato un commento dove, in sintesi e non così brillantemente come hai fatto tu, dicevo esattemente quello che affermi tu.
Il govern(icchio, i mini(strucoli) e compagnia bella, non possono e non devono assolutamente mettere bocca in quelle decisioni così private, sia di Eluana che del padre.
Io credo nella Legalità quindi ho trovato indegno e da repubblica delle banane l'atto di Sacconi, volesse mai una volta la Giustizia fare il suo corso e condannare questo neo-bravo di manzoniana memoria...
Più che giusta l'iscrizione nel registro degli indagati, non poteva intervenire perchè è contro legge, va contro la legalità. Anche se sono dell'opinione che non è detto che siano giuste alcune azioni che rientrano nella legalità. In poche parole, giusto per fare un esempio, io reputo un ingiustizia il fatto che un ministro della giustizia(Mastella prima, Alfano dopo) interferisca nella magistratura e trasferisca alcuni magistrati scomodi. Ma, ahimè, lo possono fare. E' legale...
Scusami se sono andato un pochino fuori tema.
Un saluto!
Hai fatto benissimo,Incarcerato, ad andare un po' "fuori tema" perchè in effetti il senso del mio intervento era più generale, e legato alle ingerenze dei potenti su affari che non competono loro. Anche gli interventi dei Ministri della Giustizia con la Magistratura, non sono del tutto legittimi, non sempre per lo meno.
Saluti
Sono senz'altro d'accordo con quello che dici, solo che di strada da fare per avere una forte coscienza civile di fronte all'illegalità del potere ce n'è ancora molta. Sacconi è nel registro degli indagati ma sono sicuro che non sarà scalfito nemmeno da un graffietto.
Il comportamento di Sacconi oltre ad essere stato giuridicamente sconcertante è stato moralmente riprovevole e disgustoso.
Ma oggi questo ed altro no? E continuiamo così senza capire che questo di Sacconi è un atto gravissimo.
Sempre vicino alla Famiglia Englaro.
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