E' notizia di questi giorni che la Lega voglia riprovare a giocare a braccio di ferro con il Governo e gli italiani, dimostrando di essere il vero ago della bilancia politica di una maggioranza ormai allo sbando ideologico. Gli obiettivi sono sempre i soliti: i barboni ed i senza fissa dimora che ora rischiano anche pene detentive o di perdere quel poco che hanno. E poi ci sono le reclusioni per gli immigrati nei Centri di Prima Accoglienza, per i quali Maroni recupera la norma bocciata sulle reclusioni per periodi superiori ai sei mesi.
Nel frattempo il Governo gioca la partita in solitario del Premier, totalmente disinteressato ai quelle teste calde della Lega e tutto intento a costruirsi un nuovo gossip, un motivo fresco fresco per piacere agli italiani, per diventare "uno di noi".
Peccato che il popolo, e non solo quello di sinstra, incominci a rumoreggiare. Ed allora a Napoli Berlusconi viene contestato in occasione dell'incontro con Bertolaso (sempre lui), ad un mese dall'inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra. I due giovani contestatori, abruzzesi trentenni ed incensurati, sono stati prontamente identificati ed interrogati dalla Digos: che non sia mai che si possa liberamente esprimere la propria opinione.
Nel contempo, però, anche in Abruzzo la protesta monta perchè le attività di ricostruzione, le promesse e gli aiuti sembrano sempre di più la solita propaganda inacidita di burocrazia e mazzette.
Questa è l'Italia.
Questa è l'Italia, dove a Milano si scoprono una sessantina di clandestini cinesi che vivevano nell' "Hotel Botola", nelle fogne della città, per la modica cifra di 100€ al mese. O a Roma, dove nella rete fognaria della stazione Ostiense sono stati trovati una trentinia di bambini afghani ed un centinaio di immigrati.
Continuiamo? vogliamo parlare dei circa 260 morti in arrivo dalle coste libiche naufragati al largo delle coste sicule la settimana scorsa? un'altra sessantina era morta qualche giorno prima mentre ancora echeggiavano le parole di Maroni che assicurava, che con l'accordo con Gheddafi, gli arrivi di clandestini dalla Libia sarebbero cessati. Quelli sì, in compenso sono iniziati quelli dall'Egitto.
Quando questo governo inizierà a guardare in faccia le emergeze sociali? quando chiuderà con il populismo e la facile propaganda? quando ci si renderà conto che, con le frontiere chiuse ed il pugno di ferro non si risolve nulla? magari bisognerebbe invece aumentare i fondi alle forze di Polizia regolari, in modo che le nostre città possano diventare davvero più sicure, eliminando l'esercito dalle strade e le bande di facinorosi che si credono sceriffi.
Ma questi problemi, quelli veri, non interessano il Premier, che proprio oggi incassa un'altra pesante stoccata da parte di FareFuturo, la fondazione di Fini. "Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse", si legge sul magazine della fondazione. Ed ancora si parla di "una pratica di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un'assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità" (chissà perchè mi viene da pensare alla Carfagna).
Parole dure, quindi, che sottolineano lo smarcamento, ormai in atto da tempo, del Presidente della Camera Fini dal Premier.
Ipocirisia o lungimiranza?
Saluti
Nel frattempo il Governo gioca la partita in solitario del Premier, totalmente disinteressato ai quelle teste calde della Lega e tutto intento a costruirsi un nuovo gossip, un motivo fresco fresco per piacere agli italiani, per diventare "uno di noi".
Peccato che il popolo, e non solo quello di sinstra, incominci a rumoreggiare. Ed allora a Napoli Berlusconi viene contestato in occasione dell'incontro con Bertolaso (sempre lui), ad un mese dall'inaugurazione del termovalorizzatore di Acerra. I due giovani contestatori, abruzzesi trentenni ed incensurati, sono stati prontamente identificati ed interrogati dalla Digos: che non sia mai che si possa liberamente esprimere la propria opinione.
Nel contempo, però, anche in Abruzzo la protesta monta perchè le attività di ricostruzione, le promesse e gli aiuti sembrano sempre di più la solita propaganda inacidita di burocrazia e mazzette.
Questa è l'Italia.
Questa è l'Italia, dove a Milano si scoprono una sessantina di clandestini cinesi che vivevano nell' "Hotel Botola", nelle fogne della città, per la modica cifra di 100€ al mese. O a Roma, dove nella rete fognaria della stazione Ostiense sono stati trovati una trentinia di bambini afghani ed un centinaio di immigrati.
Continuiamo? vogliamo parlare dei circa 260 morti in arrivo dalle coste libiche naufragati al largo delle coste sicule la settimana scorsa? un'altra sessantina era morta qualche giorno prima mentre ancora echeggiavano le parole di Maroni che assicurava, che con l'accordo con Gheddafi, gli arrivi di clandestini dalla Libia sarebbero cessati. Quelli sì, in compenso sono iniziati quelli dall'Egitto.
Quando questo governo inizierà a guardare in faccia le emergeze sociali? quando chiuderà con il populismo e la facile propaganda? quando ci si renderà conto che, con le frontiere chiuse ed il pugno di ferro non si risolve nulla? magari bisognerebbe invece aumentare i fondi alle forze di Polizia regolari, in modo che le nostre città possano diventare davvero più sicure, eliminando l'esercito dalle strade e le bande di facinorosi che si credono sceriffi.
Ma questi problemi, quelli veri, non interessano il Premier, che proprio oggi incassa un'altra pesante stoccata da parte di FareFuturo, la fondazione di Fini. "Le donne non sono gingilli da utilizzare come specchietti per le allodole, non sono nemmeno fragili esserini bisognosi di protezione e promozione da parte di generosi e paterni signori maschi, le donne sono, banalmente, persone. Vorremmo che chi ha importanti responsabilità politiche qualche volta lo ricordasse", si legge sul magazine della fondazione. Ed ancora si parla di "una pratica di cooptazione di giovani signore con un background che difficilmente può giustificare la loro presenza in un'assemblea elettiva come la Camera dei deputati o anche in ruoli di maggiore responsabilità" (chissà perchè mi viene da pensare alla Carfagna).
Parole dure, quindi, che sottolineano lo smarcamento, ormai in atto da tempo, del Presidente della Camera Fini dal Premier.
Ipocirisia o lungimiranza?
Saluti
3 commenti:
Occhio, perchè anche tu, in quanto "società pensante", sarai interrogato dalla digos come i 2 abruzzesi. Come ti permetti di pensare, e ancor più, scrivere... la verità?!
Penso proprio le ultime due che hai detto, insieme.
Fini si sta davvero smarcando dal ducetto di Arcore? Non saprei...ancora non ho capito a che gioco sta giocando MussoFini...
Cristian Belcastro Blogciao
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