Dovrebbero bastare queste poche parole, riportate nel titolo e dette dal nostro Presidente del Consiglio, per chiudere la questione e dare la misura di quanto piccoli siano certi ragionamenti e certi personaggi, che la storia ci piazza distrattamente sotto al naso.
Purtroppo non è così semplice, quindi vorrei chiarire un paio di cose.
Purtroppo non è così semplice, quindi vorrei chiarire un paio di cose.
Parlo da uomo di sinistra, ma prima di tutto da cittadino, ed in quanto tale vorrei dichiararmi sperso in questo marasma confusionario che sono sempre le relazioni internazionali.
Da cittadino non posso essere pienamente d'accordo con Ban-Ki-Moon e l'Unhcr (alto commissariato per i rifugiati, organo dell'ONU), per il semplice fatto che, come troppo spesso accade, le Nazioni Unite predicano bene ma razzolano male.
Esiste un principio, e cioè quello di non respingimento, secondo cui, a valle di un accordo siglato nel 1951, nessuno stato appartenente all'ONU può rifiutarsi di accogliere dei rifugiati. Ebbene, condivisibile ed encomiabile, peccato che non si spieghi mai come questi rifugiati dovrebbero essere trattati.
Non vorrei correre il rischio di essere frainteso, ma quello che voglio dire è che le Nazioni Unite fanno presto a dire "accoglieteli tutti", tanto i bisognosi non bussano mica alla porta di Ban-Ki-Moon.
Lo stesso dicasi per l'Unione Europea: non mi risulta che ci sia un trattato di fraterno aiuto ed appoggio incondizionato fra gli Stati membri per risolvere la questione clandestini.
A sobbarcarsi il grosso del problema sono gli stati di confine, Italia, Spagna e Francia in prima linea.
Sento poi le dichiarazioni del Governo Italiano e ne vedo le azioni, e mi si accappona ancor di più la pelle. Accordi firmati in pompa magna con la Libia? non mi pare siano serviti a molto. Certo però chiudere le frontiere e sparare sui barconi sembra la soluzione più facile, al Governo come a milioni di italiani, che non si pongono il problema di trovare una soluzione alla questione: non ci provano nemmeno.
Ecco quindi che, da cittadino, mi sento preso fra due fuochi e nessuno dei due mi da delle risposte. Insomma, vedo persone martoriate dalla guerra e dalla povertà, donne stuprate e uomini torturati solo perchè esprimono idee contrarie ad un regime, tentare la fuga e la sorte per trovare pace. Le vedo arrivare sulla mia terra e le vedo vessate per l'ennesima volta.
Nemmeno uno che venga accolto a braccia aperte in Vaticano, diciamocelo pure, che resta ben chiuso e con la Guardia Svizzera dispiegata contro l'invasore.
Da cittadino vedo e constato tutto questo e mi chiedo: che soluzione è questa? chi sta davvero provando a risolvere il problema? fra le alte sfere, direi, nessuno.
Da un lato l'ONU accusa, dall'altro il nostro Governo respinge con la Lega a fare da porta colori, ma nessuno vuole davvero risolvere il problema: a nessuno gliene frega nulla, diciamocelo chiaramente, perchè è la realtà dei fatti. Nessuno cerca di creare reti di collaborazione fra gli Stati del bacino mediterraneo, nessuno cerca di instaurare rapporti commerciali sani, per intaccare i poteri delle mafie locali, cercando di dare lavoro a chi non ce l'ha e lo cerca in Italia. Solo piccoli gruppi di persone, associazioni non governative, anime perse che tentano l'impossibile, mentre la politica nazionale ed internazionale non muove un dito scaricando, come sempre, responsabilità e conseguenze sui cittadini.
Saluti
Da cittadino non posso essere pienamente d'accordo con Ban-Ki-Moon e l'Unhcr (alto commissariato per i rifugiati, organo dell'ONU), per il semplice fatto che, come troppo spesso accade, le Nazioni Unite predicano bene ma razzolano male.
Esiste un principio, e cioè quello di non respingimento, secondo cui, a valle di un accordo siglato nel 1951, nessuno stato appartenente all'ONU può rifiutarsi di accogliere dei rifugiati. Ebbene, condivisibile ed encomiabile, peccato che non si spieghi mai come questi rifugiati dovrebbero essere trattati.
Non vorrei correre il rischio di essere frainteso, ma quello che voglio dire è che le Nazioni Unite fanno presto a dire "accoglieteli tutti", tanto i bisognosi non bussano mica alla porta di Ban-Ki-Moon.
Lo stesso dicasi per l'Unione Europea: non mi risulta che ci sia un trattato di fraterno aiuto ed appoggio incondizionato fra gli Stati membri per risolvere la questione clandestini.
A sobbarcarsi il grosso del problema sono gli stati di confine, Italia, Spagna e Francia in prima linea.
Sento poi le dichiarazioni del Governo Italiano e ne vedo le azioni, e mi si accappona ancor di più la pelle. Accordi firmati in pompa magna con la Libia? non mi pare siano serviti a molto. Certo però chiudere le frontiere e sparare sui barconi sembra la soluzione più facile, al Governo come a milioni di italiani, che non si pongono il problema di trovare una soluzione alla questione: non ci provano nemmeno.
Ecco quindi che, da cittadino, mi sento preso fra due fuochi e nessuno dei due mi da delle risposte. Insomma, vedo persone martoriate dalla guerra e dalla povertà, donne stuprate e uomini torturati solo perchè esprimono idee contrarie ad un regime, tentare la fuga e la sorte per trovare pace. Le vedo arrivare sulla mia terra e le vedo vessate per l'ennesima volta.
Nemmeno uno che venga accolto a braccia aperte in Vaticano, diciamocelo pure, che resta ben chiuso e con la Guardia Svizzera dispiegata contro l'invasore.
Da cittadino vedo e constato tutto questo e mi chiedo: che soluzione è questa? chi sta davvero provando a risolvere il problema? fra le alte sfere, direi, nessuno.
Da un lato l'ONU accusa, dall'altro il nostro Governo respinge con la Lega a fare da porta colori, ma nessuno vuole davvero risolvere il problema: a nessuno gliene frega nulla, diciamocelo chiaramente, perchè è la realtà dei fatti. Nessuno cerca di creare reti di collaborazione fra gli Stati del bacino mediterraneo, nessuno cerca di instaurare rapporti commerciali sani, per intaccare i poteri delle mafie locali, cercando di dare lavoro a chi non ce l'ha e lo cerca in Italia. Solo piccoli gruppi di persone, associazioni non governative, anime perse che tentano l'impossibile, mentre la politica nazionale ed internazionale non muove un dito scaricando, come sempre, responsabilità e conseguenze sui cittadini.
Saluti
4 commenti:
La prima cosa che salta agli occhi è la marcata campagna elettorale che la destra ci costruisce sopra.
Che poi la politica pontifichi dall'alto e a parole è altrettanto evidente.
E mentre culturalmente si cerca disperatamente di capire cosa occorre per "integrare" queste persone, le stesse vivono una dipserazione ancora più grande di quella che le ha spinte all'esodo.
Ma dell'appoggio del PD in tutto questo? Ne vogliamo parlare? Ma siamo condannati ad essere sempre fascisti? E magari diffondere nuovamente questo germe in tutta europa?
Da donna di sinistra mi sto allontanando sempre di più dalla politica che orami non ha più fazione alcuna. Un blog interessante, davvero.
Poi la storia farà comunque il suo corso e non saranno questi omuncoli a fermarla. E purtroppo la storia ha sempre le sue vittime.
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