Sito denuclearizzato

martedì 9 dicembre 2008

Don Chisciotte e le Pale Eoliche

E' storia nota ed arcinota quella di Don Chisciotte che si batteva, in singolar tenzone, contro i mulini a vento, mentre il povero Sancho Panza se ne stava sconsolato in disparte e tentava, invano, di dissuaderlo.
Ebbene, questa novella ha una versione molto più moderna che pochi conoscono e che si svolge e snoda ai giorni nostri, coniugata in un passato recente così come al presente e, temo, anche in un prossimo futuro. La storia di cui sto parlando è quella dei vari e diversamente vestiti Don Chisciotte del XXI secolo che, armati di alabarde di ignoranza ed ottusi scudi di disinformazione, si cimentano in tenzone analoga a quella del loro nobile avo. Non cavalcano un ronzino ma giornali e televisioni, non vestono un'armatura di ferro ed acciaio ma doppio petti e cravatte inguradabili, non combattono i mulini a vento ma i Mulini Eolici, una fra le soluzione tecnologiche, a oggi, più produttive dal punto di vista energetico (e, quindi, economico), e meno invasive per l'ambiente che ci circonda.
Ma andiamo con ordine.
Non voglio fare un intervento per raccontare la storia delle pale eoliche, nè per indagare le noiose lungaggini burocratiche che stanno dietro all'installazione di un moderno Mulino a Vento: vorrei solamente riportare due numeri, per tentare di arricchire il quadro di conoscenze che stanno dietro a questa tecnologia.
Si parla di crisi energetica. Si parla di inquinamento e caro carburante. Si parla di ambiente.
Queste sono le premesse, i dati di fatto.
Pochi sanno che, quando si parla di "energia", in realtà si intende "petrolio", ma non perchè il petrolio sia in ogni ambito la fonte primaria, ma perchè è semplicemente diventato un'unità di misura (tpe o tep, in inglese, ovverosia Tonnellata di Petrolio Equivalente).
Pochi sanno che, quando si parla di energia, in realtà si intendono tre forme di energia: Energia Calda (per riscaldare le case, per esempio), Energia Fredda (per raffrescare i nostri appartamenti in estate, per esempio), ed Energia Elettrica.
Pochi sanno che nella maggior parte dei casi la prima forma di energia citata (Calda) si ottiene per combustione (gas naturale, carbone, nafta, biomasse, ecc), la seconda si ottiene tramite macchine che usano Energia Elettrica (grossi gruppi frigo), la terza di ottiene in minima parte da fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico, eolico), ed in massima parte da grosse centrali con turbine o motori, principalmente che bruciano gas naturale.
Oltre ai combustibili fossili (benzina e gasolio), nei trasporti, l'Enrgia Elettrica è quindi la vera forma (e non fonte) energetica utilizzata al giorno d'oggi.
Questo il quadro.
Quello che preme chiarire è che, attualmente, in Italia solamente il 5-7% della totale produzione di energia (nelle tre forme viste sopra) deriva da fonte rinnovabile.
Chiarisco una cosa: per avere un corretto metro di confronto, si consideri che di media una casa ha un interruttore da 3kW per l'alimentazione elettrica dalla rete.
Una centrale idroelettrica da 1MW (quindi 1.000 kW) è in grado di soddisfare le esigenze di circa 330-340 case.
In ambito eolico ormai la tecnologia ha prodotto (produce ed installa, per fortuna), mulini da circa 80 metri di altezza, con pale da 40-50 metri di lunghezza (queste sono le taglie più grosse). Una torre eolica può quindi arrivare ad un totale di circa 120-130 metri di altezza e produrre fino a 2,5 MW elettrici e soddisfare, secondo il calcolino fatto prima, le esigenze di circa 830-840 famiglie.
I Don Chisciotte dicono che i mulini eolici deturpano il territorio. Molto soggettiva come analisi.
Inoltre, sempre più spesso, al proprietario del terreno su cui viene installata la torre eolica si fornisce energia gratis o addirittura si paga un affitto annuale. Chi direbbe di no?!?
Le torri eoliche hanno emissioni zero.
Un parco di medie dimensioni, costituito quindi da circa 20-30 torri eoliche, vede un installato di circa 50-70 MW, a sufficienza per venire incontro alle esigenze di circa 20.000 famiglie. Considerando nuclei medi di 2 o 3 persone, stiamo parlando di circa 50.000-60.000 abitanti.
Certo, per fare dei calcoli precisi bisognerebbe chiamare in causa l'Energia Elettrica espressa in MWh/anno (come appare nelle nostre bollette), e non la potenza installata, espressa in MW, ma l'analisi vuole essere solo qualitativa.

Questo intervento per invitarvi a non credere come allocchi ai detrattori delle fonti rinnovabili e dell'eolico in particolare, anche se è da chiarire che, purtroppo, in Italia le maggiori potenzialità eoliche si hanno al Sud, per la costanza dei venti. Venti troppo forti o discontinui non si sposano infatti con questa tecnologia.

Sarà l'eolico una riserva per il futuro? penso di sì.
Sarà la soluzione ai problemi energetici attuali? certamente no, per lo meno non sa solo, anche se può dare un importante contributo, soprattutto a livello locale.
Aiuterebbero inoltre, in questo senso, un po' più di educazione e comportamenti virtuosi da parte di ciascuno di noi.
Saluti

2 commenti:

la nave delle idee ha detto...

Non sapevo che la germania avesse gia esaurito il territorio disponibile e favorevole per l'eolico, questa è una notizia per certi versi sconvolgente,anche perchè il territorio tedesco sembrava uno dei piu favorevoli a questo tipo di infrastrutture.
Io qui in italia credo molto nel geotermico , io lo chiamo l'oro rosso vedi la mappa su questo post:

http://progettonuovaenergia.blogspot.com/2008/12/larabia-saudita-del-geotermico.html

Credo che ad esempio l'Eni con le sue avanzatissime tecnologie di trivelazione ecc.. potrebbe sfruttare questa energia con costi piu che convenienti.

Il solare lo trovo efficacissimo ed utilissimo per le singole abitazioni ma non credo negli impianti su grande scala, almeno con le attuali tecnologie...

Anonimo ha detto...

In effetti, uno suardo "diverso" all'eroe!

Interessante comunque.
Una delle isole Canarie, mi pare La gomera, o Hierro, ha incentivato l'uso di energia di totale derivazione Eolica. del resto, a quella latitudine e con quei venti, se lo possono permettere. Un progetto coraggioso, ad ogni modo.