Ormai viviamo in un regime, ma questo forse è poco significativo e non desta più allarme. La solita Sinistra che si fa le solite ideologiche pippe mentali solo per svilire e denigrare il Premier.
Ci vogliono allora i fatti per dimostrare fino a che punto Berlusconi I, Presidente d'Italia, possa spingersi.
Ecco un fatto.
Con buona pace della trasparenza Brunettiana, l'Amministrazione INPS ha diffuso a chiare lettere un comunicato con il quale si "chiede" ai dipendenti di non divulgare dati sulla Cassa Integrazione, se non quelli ufficiali e confermati dall'Amministrazione stessa (leggi "censurati"). Poichè la crisi avanza e con essa la Cassa Integrazione per centinaia di migliaia di lavoratori, il Governo, che fondamentalmente brancola nel buio quanto a soluzioni, ha deciso di non diffondere il panico e, a quanto pare, nemmeno i dati proprio della Cassa Integrazione, che possono dare una misura quanto mai precisa ed oggettiva della portata della situazione nei sistemi aziendali.
La CGIL (ormai pare unico organo politico attivo quanto ad opposizione), ha denunciato tutto questo.
Vi riporto qui integralmente il volantino fatto circolare.
Saluti
"FP CGIL - COORDINAMENTO NAZIONALE INPS
Via Chopin 35 - 00144 Roma
email cgil@inps.it
La Voce del Padrona
Sembra che l'Amministrazione già da Luglio abbia dato indicazioni alle proprie strutture di non divulgare i dati sulla cassa integrazione.
Se ciò non bastasse, pare che l'Amministrazione si stia apprestando ad inviare una circolare dove verrebbe proibita la comunicazione all'esterno di qualsiasi dato se prima non validato dall'ufficio stampa di Direzione Generale.
Se così fosse, saremmo ad un vero e proprio attacco alle più elementari basi della Democrazia con tanti cari saluti alla tanto sbandierata trasparenza brunettiana.
l'INPS, così facendo, nasconderebbe al Paese i veri dati della crisi, ossequiosa verso il Governo che predica ottimismo.
In un'era massmediatica come la nostra, il controllo dell'informazione è potere, e nn è un caso che uno dei primi provvedimenti del presidente bi-commissionario sia stato quello di esternalizzare la comunicazione e l'ufficio stampa (costo circa 3 milioni di euro), e metterli alle proprie dirette dipendenze.
Il controllo così è totale.
Un controllo di dati ed informazioni che risponde al preciso volere del "padrone"., ovvero di chi ha scelto il vertici politici dell'Amministrazione.
L'Istituto perde l'ultimo brandello di autonomia.
Ma l'INPS non è né di del Presidente bi-commissionario, né di Brunetta, né di Berlusconi: l'INPS appartiene a milioni di lavoratrici e lavoratori. Appartiene ai cittadini di questo Paese, un Paese sempre più incline a derive di stampo autoritario e che anche nostri vertici contribuiscono ad alimentare.
Ma noi padroni non ne abbiamo, non siamo dipendenti né del Presidente bi-commissionario, né del Governo: noi siamo al servizio esclusivo della Nazione (art. 98 della Costituzione), ed alla Nazione non possiamo non far sapere quanto sta accadendo a danno dei cittadini.
Roma 17 Dicembre 2008
fraterni saluti
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi"
5 commenti:
esatto, proprio così... bella prospettiva, eh?!?
Saluti
non la sapevo queta,
bella lì campo!
PS
Il nuovo ScaricaBile è online. Dacci un occhio
Non mancherò, mio impegnato amico.
Saluti
o.t. Ciao, ti ringrazio per la preziosa visita sul mio blog oggi.
Preziosa perchè hai portato veramente un gran bel contributo al tema trattato, sei il benvenuto ogni volta che vorrai intervenire, altrochè prolisso!
Ciao
Non sapevo nulla, immaginavo ma delle notizie controfirmate sono meglio di illazioni.
Ti ringrazio, veramente.
Blogger
PS Grazie per le tue visite commenti; sono serio pure io, tranquillo, ci rido per non piangere.
A presto
Posta un commento