Ed ora, dopo i Comunisti, dopo la Magistratura e dopo i Giornalisti, anche gli esecutivi esteri (non tutti, ma alcuni di sicuro), si sarebbero coalizzati contro il Cavaliere per rovesciarne il potere, aiutati in questo da alcune testate giornalistiche imbeccate dalla sinistra nostrana.
Un complotto internazionale, quindi, orchestrato fra gli altri da Rupert Murdoch.
Tutto questo perchè? per la concorrenza fra Sky da una parte e Mediaset dall'altra, e per le resistenze che RAI e Mediaset starebbero incontrando per approdare al satellitare (vorrei solamente in questo ricordare, alle Menti Brevi italiane, lo scandalo del digitale terrestre e della Legge Gasparri).
Come sempre, dunque, non ci sono programmi e politica, ma si tenta di spostare il focus del problema su qualche cosa che anche la casalinga annoiata possa comprendere: la televisione. La nostra politica non è più politica ma è televisione. Le nostre vite non sono più vite ma televisione.
Questa è la realtà dei fatti: nessuno parla più di cose reali, pratiche e quotidiane, tanto c'è la tv su cui scaricare colpe e frustrazioni. Ora Berlusconi vorrebbe farci credere che la sua crisi personale e politica sia tutta da imputare a quella stessa televisione che gli da potere e notorietà, escludendo ogni possibile pecca politica o programmatica.
Saluti
2 commenti:
E' uno psicotico.
Aggiungerei a pia, con evidenti segni di complesso di persecuzione attenuati dalle sue scappatelle da perfetto satiro con imberbi ninfette da periferia degradata...
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